Il Pd respinge l'invito di Melucci

Il Pd respinge al mittente l’invito ad un incontro chiarificatore fatto dal sindaco Rinaldo Melucci. L’incontro avrebbe dovuto tenersi oggi pomeriggio a Palazzo di Città.

A spiegare le motivazioni del “no”, è la segretaria provinciale del Partito Democratico, Anna Filippetti: «Non possiamo accettare l’invito del Sindaco di Taranto a un nuovo confronto, se prima non viene fatta chiarezza. Una chiarezza purtroppo inficiata dalle dichiarazioni rilasciate sul palco di Roma alla assemblea di Italia Viva da Melucci, dalle costanti esternazioni del consigliere Stellato che evidentemente si sente forte della posizione ormai raggiunta tanto da dettare la linea al Sindaco stesso ed, infine, dal respingimento (voluto dal Sindaco) della richiesta di rinvio del voto sul bilancio avanzata dai partiti della maggioranza originaria».

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L'iniziativa del sindaco

«Per il Partito Democratico - spiega Filippetti - la condizione per riaprire il dialogo è sempre la stessa e cioè che al tavolo non ci sia Italia Viva, peraltro rappresentata in Consiglio comunale da chi era nel 2021 tra i 17 firmatari, responsabili della fine di quella amministrazione. E visto che, all’invito del Sindaco, ha fatto  seguito l’ennesima nota stampa del consigliere Stellato, che vuole farsi garante di un patto di cittadinanza,  non riteniamo che ci siano le condizioni per accogliere la convocazione».

«Pronti a scrivere un patto di cittadinanza. Abbiamo temi cruciali da cui ripartire»

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Insomma, il percorso dell'amministrazione comunale continua ad essere irto di ostacoli. Il voto sul bilancio, nonostante l'approvazione, ne ha fotografato la crisi: appena 16 voti, un voto in meno di quella che dovrebbe essere la maggioranza. In quella circostanza, si è registrata la spaccatura nel Pd (tre consiglieri hanno votato a favore, mentre Lonoce e Di Gregorio hanno votato "no") e in Con (astenuti Bitetti e Fornaro, a favore Lo Muzio e Fiusco).

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