Coordinata e presieduta da Mario Guadagnolo è nata a Taranto l’Associazione “Amici di Civiltà socialista” costituita da professionisti, politici, sindacalisti, uomini di cultura che si propone di sostenere e divulgare “Civiltà socialista” la rivista di politica, economia e cultura diretta da Fabrizio Cicchitto e Umberto Ranieri fondata lo scorso ottobre a Roma e della quale è direttore responsabile Fabio Ranucci. La rivista non ha come obiettivo la rinascita di un partito (cosa storicamente improponibile) ma intende perseguire la riproposizione e il dibattito intorno a valori che fanno parte della cultura dell’umanesimo e del riformismo socialista comuni a diverse culture laiche, liberali e cattoliche sanciti nella Costituzione e sui quali è stata costruita la repubblica: democrazia, libertà, tolleranza, uguaglianza, rispetto della persona umana, rispetto dei diritti delle persone, europeismo, garantismo, riformismo, attenzione ai meno garantiti e protetti della società. Tra i collaboratori della rivista voluta da Fabrizio Cicchitto, Claudio Martelli, Claudio Signorile, Biagio Marzo, Sergio Pizzolante, Umberto Ranieri, figurano Giuseppe Gargani, Simona Colarizi, Giuliano Cazzola, Ercole Incalza, Claudio Petruccioli, Margherita Boniver, Giuseppe Calderisi, Riccardo Nencini, Laura Ravasio, Andrea Spiri. Claudio Signorile, annunciando il Forum sul tema “Il tempo nuovo dei riformisti socialisti” che si è tenuto a Roma lo scorso 18 marzo dà l’idea di ciò che vuole essere la rivista “Abbiamo vissuto una lunga stagione di globalizzazione economica e finanziaria nella quale la tendenza dominante dal punto di vista culturale è stato il neoliberismo. Siamo entrati ora in una globalizzazione della sopravvivenza nella quale è il socialismo quasi necessariamente il punto di riferimento culturale e ideologico. Quello che è morto è il socialismo classista, antagonista, autoreferenziale. Quello che sta crescendo è invece un socialismo umanitario, comunitario. E’ la globalizzazione della sopravvivenza e non per puro profitto, la globalizzazione comunitaria sul piano sanitario, sociale, ambientale. Un mondo nuovo. Con Civiltà socialista si cercano di individuare quali nuove risposte possano essere date alle domande che irrompono da una società in profonda trasformazione. Oggi il pensiero debole di una sinistra senz’anima né progetto non solo non riesce a dare queste risposte ma non sembra neanche in grado di formulare le giuste domande”. E Claudio Martelli “…Siamo e vogliamo essere, uno spazio e una voce in cui l’esperienza politica socialista, socialdemocratica e laburista che tanto ha dato all’Europa e all’Italia torni a confrontarsi liberamente e pubblicamente con se stessa e con i suoi interlocutori naturali: il cattolicesimo democratico, i liberaldemocratici, i democratici progressisti, gli ambientalisti seri e combattivi. In Italia non è esistito altro riformismo che quello socialista e quello cristiano e cattolico oggi quasi ridotti al silenzio”. La rivista in buona sostanza nasce dalla constatazione che dal dopoguerra in poi si è imposta nei media, nelle scuole, nelle televisioni una narrazione falsa e mistificatrice della storia del nostro Paese dagli inizi del ‘900 ai nostri giorni secondo la quale l’Italia ha avuto come protagoniste della propria storia solo due culture la cattolica e la comunista. E oggi con l’elezione a capo del governo di Giorgia Meloni e quella di Elly Schlein alla segreteria la storia sembra essersi polarizzata esclusivamente tra la cultura della destra conservatrice e la cultura estremista dei populisti e demagoghi senza storia targata 5 stelle di Conte e Schlein. Invece è vero esattamente il contrario perché la storia di questo Paese ha visto protagoniste una varietà di culture e di ideologie. Accanto a quella comunista e cattolica ci sono state le culture socialiste, riformiste, liberali, repubblicane, azioniste ecc. E’ il pensiero unico dei post comunisti che non vogliono capire e non digeriscono il fatto che dopo Livorno il filone di pensiero socialista e riformista italiano che da Turati e Matteotti passa per Nenni Lombardi e Craxi è stato ben presente, vivo, vegeto ed ha contribuito in maniera determinante a costruire la democrazia e la libertà di questo Paese. Il paradosso è stato piuttosto quello che con un ossimoro si potrebbe definire la ”vittoria dei vinti” il paradosso cioè di un partito, il PCI, che, sconfitto dalla storia, ha vinto nella politica declinandosi nelle sigle variegate di PCI-PDS-DS-PD. Per converso l’altro paradosso è rappresentato dalla “sconfitta dei vincitori”. I socialisti che hanno vinto nella storia, poichè la storia ha dato loro ragione, hanno perso nella politica massacrati da quella falsa e ipocrita rivoluzione giudiziaria che è stata Tangentopoli. Il “miracolo dei vinti”, come titola un bel libro di Biagio Marzo, un paradosso per il quale coloro che la storia ha sconfitto, con alle spalle una storia impresentabile per essere figli dello stalinismo sono sopravvissuti e hanno governato quasi ininterrottamente per venti anni mentre i vincitori cioè coloro che la storia ha premiato e che potevano andare orgogliosi della loro storia si sono dispersi. I socialisti oggi sono vittime di una conventio ad escludendum e il riformismo socialista oggetto di una odiosa cancel culture. Oggi il termine socialista e riformista per post comunisti e grillini e per la cultura del pensiero unico è impronunciabile e si vuole che il riformismo socialista forte di Riccardo Lombardi cada nel dimenticatoio. Il pensiero unico di certa sinistra intende cassarlo e distruggerlo per assumerne però le idee e impadronirsi della sua identità. In realtà quella identità è stata sempre loro estranea, è stata sempre combattuta quando non addirittura ripudiata (si ricorderà l’accusa di socialfascismo rivolta ai socialisti negli anni ’30). Dei socialisti si intende assassinare la cultura per rubarne le idee e la carta di identità senza però mai citarne il nome. Proprio per reagire a questa mistificazione e manipolazione della storia è nata “Civiltà socialista”. Per questa ragione, data l’importanza culturale della rivista, del prestigio dei suoi collaboratori e degli obiettivi che si propone io ho ritenuto che fosse opportuno diffonderla, rafforzarne la presenza e costruire intorno ad essa un grande consenso. A questo scopo presso il Centro di Servizi “Meeting” in Via Principe Amedeo 60 si è tenuta un’assemblea di simpatizzanti che hanno costituito un’associazione di sostegno della rivista denominata “Amici di Civiltà socialista”. All’assemblea sono intervenuti esponenti politici, professionisti, sindacalisti, uomini di cultura che si sono dichiarati disponibili a sostenere la rivista e a collaborare con essa fornendo contributi di analisi, di studi, di progetti utili alla crescita e allo sviluppo del nostro Paese. All’incontro hanno partecipato oltre allo scrivente Pino Albenzio, Terenzio Lomartire, Elio Danza, Carlo Angotti, Massimiliano Stellato, Beppe Lazzaro, Alfredo Venturini, Daniela Gerundo. Mario Carobbi, Arcangelo Lamola. Numerose le adesioni da parte di tanti che, non avendo potuto partecipare per cause contingenti all’incontro, si sono dichiarati d’accordo con gli obiettivi che l’associazione intende perseguire: Luciano De Gregorio, Franco De Feis, Guglielmo De Feis, Enzo Pastore, Francesco Calcante, Antonio Castaldo, Enzo De Palma, Paolo Castronovi, Sebastiano Scarfato, Enzo Risolvo, Nunzio Leone, Alberto Altamura, Pino Mastromarino, Piero Massafra, Manuel De Bartolo, Gino De Marzo, Salvatore Favale, Enzo Ferrari, Gianfranco Pedullà, Gabriele Giancane, Antonio Melpignano, Mauro Morea, Enzo Pastore, Antonello Pugliese, Pino Scialpi. L’Associazione “Amici di Civiltà socialista” è aperta a tutti coloro che si riconoscono nei valori fondanti della democrazia laica liberale e socialista e non vuole riproporre l’improbale e impossibile ricostituzione di un partito, ma, attraverso il sostegno alla rivista, intende riaffermare l’importanza di alcuni valori dell’umanesimo socialista che ieri hanno contribuito a costruire la democrazia del nostro Paese e oggi possono essere spendibili nella politica perché mantengono tutta intera la loro validità. La prima iniziativa del neonato sodalizio avverrà in Maggio con la presentazione ufficiale a Taranto della rivista e la partecipazione di Claudio Martelli, Claudio Signorile Fabrizio Cicchitto e Biagio Marzo.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Buonasera24
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo