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Il Systems Thinking nuovo paradigma di pensiero

Studenti al computer

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In un mondo sempre più complesso e denso (anche a causa dell’incremento delle connessioni – geografiche, sociali, telematiche, ecc.), deprivato negli ultimi anni anche di gran parte di quelle ideologie politiche e sociali che avevano costituito grande stimolo per le vecchie generazioni, ed ormai preda di una giungla di fake news da cui è obiettivamente difficile districarsi, emerge improvvisamente e prepotentemente la presa di coscienza di una complessità non mediata, nuda, cruda, brutale, che produce un insopportabile senso di sbandamento nelle masse. E’ necessario cambiare approccio di pensiero ed approccio alla vita moderna ed in tal senso, l’esigenza di pensare per sistemi diventa ogni giorno più forte e chiara, soprattutto in relazione ai due ambiti chiave di questo millennio e (presumibilmente) dei prossimi 20-50 anni, ossia lo sviluppo sostenibile e la trasformazione digitale. Infatti, il Pensiero Sistemico o “Systems Thinking” (Il Systems Thinking è stato recentemente incluso dal Joint Research Center di Siviglia (centro di ricercar della Commissione Europea) in un importante studio sulle competenze fondamentali per lo sviluppo sostenibile (vds GreenComp). Per ulteriori dettagli sul Pensiero Sistemico, vds “Pensare per Sistemi” di D. Meadows (2019, ed. Guerini Next) e “La Quinta Disciplina”, di P. Senge (2021, ed. Editoriale Scientifica) consente per sua natura di affrontare le questioni complesse, interdipendenti e dinamiche che si verificano non solo all’interno di ciascuna delle due aree di sviluppo umano sopra menzionate, ma anche trasversalmente ad esse e a molte altre! Ad esempio, non si può trasformare con successo un’organizzazione senza ripensare al modo in cui le attività/servizi vengono offerti quotidianamente in modo digitale: in altre parole, le organizzazioni non devono essere riprogettate digitalmente solo al loro interno, ma anche nel modo in cui interagiscono con i loro stakeholder esterni (fornitori, clienti, contesto, ambiente, ecc.). E non si può concepire la trasformazione digitale senza prevedere cambiamenti organizzativi e di business che siano sostenibili per l’organizzazione e per l’ambiente. Il Systems Thinking è dunque la lente delle organizzazioni intelligenti che devono progettare questa transizione all’interno di un processo globale che mira allo sviluppo sostenibile! Ma non è una competenza solamente organizzativa e/o utile alle organizzazioni che apprendono, bensì è un nuovo paradigma di pensiero utile ad ogni essere umano che vuole realmente apprendere. In tal senso, dunque, occorre innanzitutto allargare le capacità di ragionamento all’interazione tra i vari sistemi che ci circondano con il più ampio e complesso sistema sociale, accettando dunque che il mondo in cui viviamo sia come detto intrinsecamente interconnesso e complesso e che per tale motivo occorre prendere definitiva coscienza della necessità di avvalersi di nuovi strumenti di pensiero che possano cogliere tale complessità sistemica. Il Pensiero Sistemico, che caratterizza un’evoluzione del già noto ed accettato pensiero critico, rappresenta dunque un’importante passo in avanti verso una comprensione “strutturale” delle motivazioni alla base del comportamento dei sistemi che ci circondano (ed in cui tutti noi siamo immersi quotidianamente) ed sarà dunque uno strumento fondamentale per questa e per le prossime generazioni per interpretare il presente ed orientare il futuro verso un mondo ed una società più giuste e sostenibili.
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