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LA RECENSIONE

Le "Anime immonde" di Giuseppe Vivona

Un romanzo che intriga con la sua complessità e il suo intreccio di elementi psicologici, soprannaturali e misteriosi

Giuseppe Vivona

Giuseppe Vivona

Il romanzo di Giuseppe Vivona è intrigante e complesso e si struttura in tre parti, ognuna con voci narranti diverse, che creano un intreccio di suspense e mistero che coinvolge sin dalle prime pagine.

Nella prima parte, ci immergiamo nella vita di Alessio Spina, incontriamo un informatore scientifico in crisi esistenziale a causa di problemi finanziari e della separazione dalla moglie. Il suo incontro casuale con Elena Ghironda lo catapulta in una serie di eventi sconvolgenti che lo porteranno a cambiare identità e a fuggire per evitare le conseguenze di un violento alterco: un chiaro omaggio a “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello.

La copertina del libro, "Anime Immonde"

L’evoluzione della relazione tra Alessio ed Elena è avvincente; la donna si rivela essere molto più di quanto sembri inizialmente. La narrazione oscilla tra seduzione e condizionamento psicologico, creando un’atmosfera inquietante. L’introduzione degli elementi soprannaturali, come gli esorcismi subiti dalla cugina di Elena, aggiunge ulteriore tensione alla storia.

La seconda parte del romanzo propone, attraverso il diario di Elena, una prospettiva diversa. Questo permette di penetrare nella mente della protagonista e di scoprire il suo patto macabro con i demoni. La “notte del sacrificio” è un momento particolarmente angosciante e misterioso, e il romanzo mantiene una tensione costante.

Nella terza parte, il commissario Marrone cerca di svelare la verità dietro agli eventi misteriosi, ma si trova ad affrontare ostacoli insormontabili, inclusi personaggi dei servizi segreti. L’inclusione di Paolo Merli, uno degli esorcisti, aggiunge un altro strato di mistero e suspense alla trama. L’epilogo fornisce delle conclusioni per i personaggi principali, ma lascia anche delle domande aperte riguardo al controllo delle entità e alle informazioni provenienti da altre realtà.

“Anime immonde” è un romanzo che intriga con la sua complessità e il suo intreccio di elementi psicologici, soprannaturali e misteriosi. L’autore ha saputo creare una storia che tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’epilogo, mentre esplora temi profondi legati all’identità, alla follia e all’oscurità nascosta nell’animo umano.

Lo stile di Giuseppe Vivona contribuisce in modo significativo all’atmosfera oscura e inquietante del romanzo. Stile che si distingue per le sue descrizioni dettagliate e vivide. Tale peculiarità permette al lettore di immergersi completamente nell’ambientazione e di visualizzare i luoghi, i personaggi e gli eventi. Le descrizioni sono utilizzate per creare un senso di realismo anche nelle scene più surreali.

La narrazione del testo è in prima persona, il che significa che il lettore possa immergersi nei pensieri e nelle emozioni dei personaggi. Questa scelta narrativa rende la storia personale e intima, consentendo al lettore di sperimentare la trasformazione dei protagonisti in modo più profondo.

Le pagine di “Anime Immonde” sono ricche di dettagli, emozioni e mistero. La capacità di creare un’atmosfera intensa e coinvolgente, insieme all’uso di simbolismo e dialoghi ben costruiti, rende il romanzo un’esperienza letteraria avvincente per chi ama il genere thriller psicologico e soprannaturale.

Se ami le storie che sfidano le tue aspettative e ti tengono sveglio di notte, “Anime Immonde”, pubblicato da Jack edizioni, è una scelta eccellente.

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