Cerca

Cerca

IL COMMERCIALISTA

Liberi professionisti, il Governo apre alla ricongiunzione dei contributi

Una misura attesa da anni consentirà ai professionisti di ricostruire il proprio percorso contributivo in un’unica gestione

Il commercialista

Nuove regole previdenziali: cambia il percorso contributivo per migliaia di professionisti italiani

Dopo anni di ricorsi contro l’INPS il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale apre finalmente alla ricongiunzione in entrata e in uscita anche in favore dei liberi professionisti iscritti alle Casse di Previdenza autonome.
Per dovere di chiarezza i liberi professionisti non sono tenuti a versare contributi ad INPS come tutti i normali cittadini ma versano i contributi a Casse di Previdenza autonome quando queste sono state istituite dalla legge.
Se non esistono casse di previdenza autonome e private, sono tenuti a versare i contributi ad INPS in una particolare gestione che è chiamata Gestione Separata. La Gestione Separata, un ramo specifico della contribuzione INPS, è stata istituita con un meccanismo di funzionamento purtroppo poco chiaro e nel periodo di boom dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa, o dei contratti a progetto, ha visto arrivare in entrata milioni di euro di versamenti da parte di giovani lavoratori o lavoratori autonomi o lavoratori impiegati in forme di attività non subordinata.

Spesso questo tipo di contratti hanno riguardato anche giovani professionisti al primo impiego che poi, iscrittisi alle proprie casse di previdenza autonoma, hanno avuto difficoltà seria a ricostruire la loro storia contributiva piena con il meccanismo della ricongiunzione - cioè dello spostamento dei contributi tutti in una sola cassa secondo le regole di questa singola cassa.
La Gestione Separata INPS infatti ha delle regole piuttosto strette: si matura il diritto alla pensione solo dopo aver contribuito almeno 5 anni all’interno di questa gestione e la normativa che ne ha introdotto le regole non ha mai previsto espressamente che si potesse ricongiungere in entrata e in uscita questi versamenti. Semplicemente la legge istitutiva della Gestione Separata non prevedeva, sino allo scorso 21 novembre, che si potessero “spostare” i contributi esterni alla Gestione Separata, al loro interno per ottenere una unica pensione dalla stessa gestione previdenziale e viceversa.
Nel tempo diversi cittadini si sono rivolti ad un giudice per ottenere il diritto, soprattutto in uscita, di riversamento dei contributi raccolti dalla Gestione Separata, verso le proprie casse private di appartenenza per alcune ragioni specifiche: le casse di previdenza autonome hanno regole autonome per accedere alla pensione, che possono essere anche molto diverse da quelle INPS, e consentono per esempio di accedere all’assegno pensionistico molto prima degli altri cittadini.
Altro motivo riguarda la condizione per la quale se non sono maturati almeno 5 anni di contribuzione all’interno della Gestione Separata INPS, non si ha diritto ad un assegno pensionistico anche estremamente ridotto e l’anzianità contributiva ha valore solo ai fini del calcolo complessivo degli anni di contributi versati senza incidere sull’assegno finale.

E’ così evidente che chi ha iniziato a lavorare contribuendo in quella forma previdenziale e si è spostato poi verso casse autonome, ha tutta la convenienza a richiedere la ricongiunzione dei contributi facendoli migrare verso la propria cassa privata per non sottostare a questa regola.

Nel corso del tempo l’INPS ha perso costantemente in giudizio in molti tribunali d’Italia perchè l’assenza del presupposto della ricongiunzione, previsto chiaramente dalla legge, rappresentava un limite costituzionale molto forte per i cittadini. Così le ragioni di INPS volte a evitare la migrazione di questi contributi e incentivare la totalizzazione, in luogo della ricongiunzione, sono state contrastate puntualmente in giudizio in numerosissime occasioni.

Perchè la totalizzazione conviene di meno rispetto alla ricongiunzione? Perchè la totalizzazione comporta che il cittadino riceva come pensione la somma delle singole pensioni che discendono da diversi istituti nei quali si sono versati i contributi, ciascun assegno con regole diverse e periodi diversi di accesso alla pensione. Così il lavoratore autonomo che segue la strada della totalizzazione e non della ricongiunzione, riceverà un assegno pensionistico misto con tempistiche diverse asseconda del tipo di provenienza dei contributi.

E’ notizia dello scorso 21 novembre 2025 che il Governo abbia deciso di aprire e liberalizzare la ricongiunzione dei contributi dalla Gestione Separata INPS in entrata e in uscita verso altre forme di previdenza privatistica, ponendo conseguentemente fine ad un contenzioso diffuso in tutta Italia per migliaia di professionisti interessati al problema.

Saranno quindi tutti liberi di chiedere e ottenere la migrazione dei propri contributi verso altre forme pensionistiche attraverso il meccanismo della ricongiunzione e non della totalizzazione, andando in pensione in una unica soluzione e con i tempi più convenienti per loro, disposti dalla propria cassa autonoma. In alcuni casi anche raggiungendo la possibilità di andare in pensione con il sistema misto e non contributivo puro, con un importante miglioramento dell’assegno finale.

*Dottore Commercialista - Revisore Legale

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori