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IL COMMERCIALISTA

Compra una maglietta da TEMU e le arriva una sanzione di 600 euro

Un acquisto incauto, fatto online, da pochi euro si trasforma in una multa salata. Ecco cosa prevede la legge e come tutelarsi

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Il tema degli acquisti di merce contraffatta è tuttavia assai rilevante

E' accaduto a Roma, secondo diverse testate giornalistiche nazionali secondo le quali, nei giorni scorsi, un uomo ha acquistato una maglietta ed un fermacapelli per bambini, con alcune immagini Disney® dalla nota piattaforma di commercio online asiatica TEMU e si è visto recapitare una sanzione di 600 euro.
A scomodarsi, giustamente, anche gli avvocati del team legale che segue in Italia il brand dell’intrattenimento americano, consultati dall’Agenzia delle Dogane per verificare l’autenticità delle concessioni dei diritti di sfruttamento dell’immagine sui prodotti acquistati o la violazione degli stessi. I prodotti, secondo l’Agenzia delle Dogane, risultavano contraffatti e il cittadino, che nel contempo si è rivolto al Codacons per ricevere assistenza, oltre al sequestro della merce è stato destinatario della sanzione per l’incauto acquisto di beni contraffatti.
Il testo del verbale recita così: “A seguito del controllo fisico della spedizione sono stati rinvenuti una maglietta ispirata al film “The Monsters & Co” e una confezione di fermagli per capelli ispirati al film “Inside Out”.
Considerata la particolare provenienza, la qualità della merce, il tipo di confezionamento, si è proceduto a richiedere l’intervento della Spheriens avvocati quali consulenti della Disney per i diritti di proprietà intellettuale, al fine di ottenere perizia tecnica sulla natura genuina o contraffatta della merce esaminata. In data 18/7/2025 il consulente della Disney Enterprises Inc. inviava perizia attestante la contraffazione dei prodotti.
E così un acquisto di 40 euro si è trasformato in un problema per il cittadino che, ignaro o meno della provenienza della merce, oggi è chiamato a pagare ai sensi di un Decreto Legge del 2005, il 35 per l’esattezza.

Il tema degli acquisti di merce contraffatta è tuttavia assai rilevante. Il caso specifico è frutto di una selezione di campioni di merce che viene analizzata dalle Dogane periodicamente ma è probabilmente uno di molte migliaia ogni mese, che varcano le soglie dei confini italiani.
L’articolo 1 comma 7 del Decreto in questione è assai severo nei confronti degli acquirenti di merce contraffatta, i quali sono tenuti a verificare la legittima provenienza della merce salvo la perseguibilità del produttore della stessa. In altre parole, ignari o meno della contraffazione, i cittadini sono punibili alla stregua dei produttori o rivenditori di merce contraffatta e questo perché non sempre questi ultimi sono perseguibili direttamente, soprattutto se la contraffazione avviene fuori dai confini della Unione Europea.
La sanzione varia da 300 a 7.000 euro ma è anche più salata in casi di maggiore gravità.

Come proteggersi allora?

Assunto che il consumatore italiano possa o meno avere conoscenza della contraffazione e possa o meno di conseguenza porre attenzione sulla stessa, le regole generali restano le seguenti. Nelle procedure di acquisto online, tutti i prodotti che espongono un marchio noto, vanno acquistati dai siti ufficiali delle imprese produttrici o rivenditrici in Italia o nell’Unione Europea.
Se esistono concessioni di vendita fornite a importatori o rivenditori nazionali è sempre opportuno verificare la provenienza della merce accertandosi da quale sito web si acquista e se alle spalle dello stesso risiede una impresa regolarmente iscritta al Registro Imprese italiano o meno.
La forte sproporzione di prezzo tra un bene che presenta un marchio riconoscibile su un sito web e il suo omologo acquistato su altri deve fare riflettere immediatamente sulla liceità della provenienza della merce.

E’ ovviamente sempre ammissibile che ci siano scostamenti di prezzi tra diversi offerenti ma se questi sono molto rilevanti rispetto al normale, la probabilità che si sia di fronte a merce contraffatta appare piuttosto evidente e quindi l’acquisto è effettuato in maniera incauta.
L’attenzione va inoltre sempre posta rispetto a rivenditori provenienti da paesi a rischio e il mercato asiatico è notoriamente a rischio generale, sicchè non è neanche plausibile opporre la non conoscenza della materia da parte di chi acquista.

E’ opportuno difendersi in caso di sequestro?

Quasi mai. Come precisato in precedenza è estremamente difficile dimostrare che l’acquisto non sia stato incauto e le spese legali per opporre la sanzione, ammesso di avere valide motivazioni, sono generalmente piuttosto elevate.
Si ha sempre diritto ad una riduzione della sanzione se il pagamento avviene entro un termine breve, dai 30 ai 60 giorni, o è possibile dilazionare lo stesso rivolgendosi all’Agenzia delle Dogane.

Ma la piattaforma TEMU è già nel mirino della Commissione Europea da tempo. Come riportato da Repubblica del 28 luglio scorso, l’Esecutivo Ue ha accertato in via preliminare che la società ha violato l’obbligo previsto dal Digital Services Act (DSA) di valutare adeguatamente il rischio di vendita di prodotti illegali sul proprio marketplace. L’istruttoria Ue - condotta anche con acquisti anonimi - ha rilevato la presenza di numerosi articoli non conformi, tra cui giocattoli e dispositivi elettronici. La valutazione dei rischi condotta dalla big dell’e-commerce cinese nel 2024 è risultata generica e con misure di mitigazione ritenute inefficaci. Se confermate, le violazioni potrebbero portare a sanzioni fino al 6% del fatturato annuo.

*Dottore Commercialista - Revisore Legale

La replica dell'azienda:

In riferimento al caso del consumatore che ha acquistato su TEMU una tshirt Disney rivelatasi contraffatta, condividiamo di seguito il commento ufficiale da parte del portavoce di TEMU:

 “I prodotti menzionati sono già stati rimossi dalla piattaforma. Temu è un marketplace online in cui venditori indipendenti mettono in vendita i propri prodotti e a tutti i venditori viene richiesto di verificare la propria identità e di rispettare i diritti di proprietà intellettuale, che TEMU tutela in conformità con le policy della propria piattaforma.

 

TEMU gestisce altresì un sistema dedicato alla tutela della proprietà intellettuale, che comprende un monitoraggio proattivo e un portale online attraverso cui i titolari dei diritti possono segnalare e monitorare direttamente i reclami. Le inserzioni segnalate vengono prontamente esaminate e rimosse qualora risultino in violazione.

 

Per rafforzare ulteriormente il nostro impegno, abbiamo ampliato il nostro team di Identity Protection, messo a punto un centro dedicato alla tutela dei marchi e intensificato la collaborazione con i titolari dei diritti. Inoltre, TEMU è membro dell’International Trademark Association (INTA) e ha firmato un Memorandum of Understanding con la International AntiCounterfeiting Coalition (IACC) per potenziare gli sforzi congiunti contro la contraffazione online.”

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