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IL COMMERCIALISTA
24 Giugno 2025 - 18:01
I dicasteri coinvolti sono quelli del Ministero per lo Sport e i Giovani, condotto dal Ministro Abodi e del Ministero dell’Economia
Il Consiglio dei Ministri licenzia il Decreto Sport che ha la finalità di introdurre correttivi e miglioramenti alla disciplina, già riformata, del settore sportivo e sostenere economicamente alcuni dei grandi eventi previsti nel 2026 e tra questi proprio i Giochi del Mediterraneo.
I dicasteri coinvolti sono quelli del Ministero per lo Sport e i Giovani, condotto dal Ministro Abodi e del Ministero dell’Economia.
Intanto il primo dei temi attenzionati è quello della istituzione di una commissione indipendente che vigili sui conti e sui bilanci dei club professionistici di calcio e basket.
Si tratta di un intervento mirato a rafforzare la trasparenza nella gestione economico-finanziaria delle società sportive.
La Commissione avrà il potere di indicare le misure correttive e riparatrici nella gestione sportiva delle società e sarà dotata di autonomia regolamentare, organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e finanziaria.
Ne fanno parte oltre ai due membri di diritto (il Presidente dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale e il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, o dirigenti di livello generale appartenenti alle rispettive istituzioni da loro delegati), il Presidente e altri quattro componenti, due dei quali individuati nell’ambito di una rosa di cinque nominativi proposti dalle Federazioni sportive nazionali interessate, d’intesa con le Leghe professionistiche di riferimento.
La nomina del presidente e dei componenti della Commissione è previamente sottoposta al parere delle competenti Commissioni parlamentari che lo esprime a maggioranza dei due terzi. Si prevede uno stringente regime di incompatibilità del presidente e dei componenti e al termine della carica, sorge una incompatibilità di due anni.
Abodi ha inoltre annunciato la possibile introduzione di misure volte a contrastare il match fixing e a intervenire sul sistema arbitrale, in risposta alle criticità emerse nel dibattito pubblico e alle esigenze di maggiore tutela dell’integrità sportiva. Lo riporta lo stesso Ministro in un intervento rilasciato per il Sole24ore.
Passa poi il comparto di finanziamento del settore sportivo per i Grandi Eventi che non sono pochi.
L’Italia nei prossimi anni è interessata da una serie di eventi importanti ed internazionali nel settore del tennis e dei giochi invernali. Il decreto dovrebbe prevedere una cornice normativa e organizzativa a sostegno delle ATP Finals dal 2026 al 2030. L’esperienza di Torino, sede attuale del torneo non verrà spostata altrove anche se il dibattito circa un cambio di sede verso la cornice di Milano è molto stringente perché contestualmente nel periodo post Olimpiadi invernali, il capoluogo del Piemonte sarebbe già impegnato in una serie importante di eventi, in ogni caso, al momento, in Piemonte restano le ATP Finals almeno fino a tutto il 2027.
Sempre riguardo ai grandi eventi, sono previste disposizioni dedicate all’America’s Cup del 2027, che si svolgerà a Napoli e che promette di portare sul territorio un impatto economico da oltre 1 miliardo.
Inoltre verranno coinvolti dal provvedimento anche i Giochi del Mediterraneo in programma l’anno prossimo a Taranto, per cui recentemente la Corte dei Conti si è espressa in merito all’avanzamento delle opere. Il Decreto contiene un secondo supporto economico per la realizzazione dei Giochi che dovrebbe aiutare la struttura commissariale ed evitare il taglio di alcuni investimenti.
Un ulteriore focus è dedicato alla componente paralimpica dei Giochi di Milano Cortina 2026, con misure che mirano a valorizzare un modello sportivo integrato, fondato sulla legalità, l’inclusione e la promozione del valore sociale dello sport.
Si chiude ancora con interventi molto particolari nel settore delle scommesse sportive. Le sponsorizzazioni legate al mondo del betting sono state recentemente vietate e questo ha introdotto un impatto pesante sulle società sportive per oltre 100 milioni di ricavi. Allo stesso tempo si è diffuso il lavoro di operatori illegali, molti dei quali operano dall’estero in paesi della UE nei quali è consentito tutto il processo di sollecitazione alla scommessa sportiva senza tenere conto dei limiti imposti dal Decreto Dignità dei mesi scorsi.
Abodi ha più volte espresso la necessità di rivedere il divieto, proponendo un approccio normativo più equilibrato.
L’obiettivo sarebbe quello di spostare l’attenzione su un’effettiva lotta alla ludopatia, considerata una piaga sociale che va ben oltre il perimetro delle scommesse sportive. Resta da capire se questo orientamento troverà spazio nel testo finale.
Di certo, non sarà invece inclusa la proposta di destinare ai club una percentuale della raccolta delle scommesse sportive, nonostante il loro ruolo centrale nella promozione dell’industria del pronostico.
La riforma del settore sportivo non finisce qui. L’intero comparto sarà attenzionato da Agenzia Entrate ed INPS al fine della emersione di irregolarità contributive e retributive.
Allo stesso tempo uno degli interventi previsto dal MEF, con il sostegno della Guardia di Finanza, per il prossimo anno, sarà esattamente quello di avviare verifiche nella macrosfera dell’associazionismo per l’emersione di realtà che non sono esattamente qualificabili come non professionistiche.
*Dottore Commercialista - Revisore Legale
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