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Il commercialista

Legge di Bilancio 2025, tutte le conferme

Nuove tasse su banche e assicurazioni, i fondi per la sanità, la “Carta per i nuovi nati”, la riduzione del cuneo fiscale e gli incentivi al lavoro nel Sud

Legge di Bilancio 2025, tutte le conferme

Legge di Bilancio 2025, tutte le conferme

Le anticipazioni della scorsa settimana in merito alle principali novità contenute nella Legge di Bilancio per il 2025 trovano molte conferme nel decreto licenziato dal Consiglio dei Ministri in maniera definitiva.

 

A Banche e Assicurazioni viene richiesto un maggior sacrificio rispetto alle altre imprese. Si prevede che una maggiore tassazione nei loro confronti porterà nelle casse dello Stato circa 3,5 miliardi di euro destinati alla Sanità e ai più fragili. Il Governo smentisce che il comparto sia stato preso di mira per ragioni particolari ma l’esigenza di fare cassa attinge dagli extraprofitti maturati in questi ultimi anni dagli istituti di credito. Ad essi è applicata la richiesta di un anticipo sulle imposte future ma non ci sarà maggiorazione dell’IRES e dell’IRAP. In questa maniera si ritiene salva la spesa sanitaria che deve essere ampliata per coprire esigenze di assunzione del personale, divenute impellenti.

 

Si prevede un taglio generalizzato delle spese dei ministeri per il 5%. Non saranno colpiti gli enti locali, tra i quali i Comuni. Il Governo conferma l’introduzione della “Carta per i nuovi nati” che riconosce ai genitori con ISEE inferiore a 40 mila euro, l’importo di 1.000 euro per il sostegno alle prime spese dettate dalla nuova nascita di figli. Viene potenziato anche il bonus asili nido e l’assegno unico che esce dal calcolo dell’ISEE. La riduzione del cuneo fiscale, cioè della differenza esistente tra quanto il cittadino dovrebbe percepire in relazione al proprio stipendio e quanto gli viene trattenuto in busta paga per effetto del carico fiscale e contributivo, ci sarà e assieme alla riduzione a tre scaglioni IRPEF, vale da sola metà della manovra, per 14 miliardi. La riduzione sarà però certa solo intorno al mese di marzo quando si vedranno gli effetti della adesione al Concordato Preventivo Biennale e al condono ad esso collegato da parte delle imprese e dei lavoratori autonomi.

 

Al 31 marzo infatti, coloro i quali aderiranno a questo incentivo, dovranno versare le relative imposte e gli importi saranno tutti destinati a finanziare questa misura di sgravio. Arriva poi il quoziente familiare per le detrazioni in dichiarazione dei redditi e l’introduzione di un tetto massimo di reddito oltre il quale non si potrà beneficiare di detrazioni fiscali. Ad oggi la previsione è che oltre i 120 mila euro di reddito dichiarato, gli importi degli sconti fiscali in dichiarazione iniziano a calare. Nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi all’occupazione di giovani e donne, anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermati inoltre la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie, la transizione digitale ed ecologica. Si confermano i fringe benefits, con importi maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri. Si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività ai lavoratori. Si conferma l’esenzione fiscale dei premi ai lavoratori dati dalle imprese.

 

La soglia defiscalizzata sale a 2.000 euro per i lavoratori con figli e a 1.000 euro per tutti gli altri. La detrazione del 50% delle spese per ristrutturazioni edilizie viene confermata, almeno stando alle ultime indicazioni contenute nella legge di bilancio. Portarla al 36% come previsto avrebbe esposto a seri rischi di evasione fiscale atteso che i benefici sono oggettivamente assai ridotti rispetto alla possibilità di evitare di pagare a nero le opere elidendo il versamento dell’IVA e della ritenuta speciale prevista per legge. Non ci sono grandi novità nel settore delle pensioni, ad eccezione della piena indicizzazione delle stesse all’inflazione. Il Governo decide poi di potenziare le risorse a sostegno del settore della Difesa. Ad oggi parte del PNRR è stato destinato anche a questo comparto che tuttavia deve garantire, per accordi internazionali, un investimento del PIL pari al 2% nei prossimi anni. Il Governo poi pone un limite ai compensi dei manager di enti pubblici, fondazioni e società di Stato.

 

Il Ministro Giorgetti ha chiesto ed introdotto un limite di 80 mila euro annui quale compenso massimo percepibile. Infine, il provvedimento sulle accise. Il Governo ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo di revisione delle disposizioni in materia. Tra le soluzioni previste, la revisione delle modalità di accertamento, liquidazione e versamento dell’accisa sul gas naturale, superando l’attuale sistema basato su di un meccanismo di acconto storico. Il nuovo sistema si baserà su acconti mensili commisurati a quanto fatturato ai consumatori finali mese per mese. Ciò, ha spiegato l’esecutivo, eviterà irragionevoli esposizioni economiche per gli operatori del settore e renderà più difficili le frodi. Inoltre, al fine di razionalizzare il sistema di tassazione e ridurre il contenzioso, l’attuale distinzione tra usi “civili” (per i quali vi è un’accisa più elevata) e usi “industriali” del gas naturale viene sostituita da quella tra “usi domestici” e “usi non domestici”. Si semplifica anche la vendita di prodotti alcolici, nel provvedimento anche una semplificazione per gli esercizi di vendita al minuto di alcolici (per esempio, i bar) per i quali la denuncia all’Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) sarà assorbita dalla (già prevista) comunicazione di avvio delle attività di vendita di prodotti alcolici assoggettati, da presentare allo Sportello unico per le attività produttive.

 

Il rilascio della licenza sarà richiesto solo per alcune tipologie di deposito di prodotti alcolici e solo al di sopra di prestabiliti volumi minimi. Si estende infine da 2 a 4 anni la durata delle autorizzazioni di vendita per sigarette elettroniche e tabacchi lavorati.

*Dottore Commercialista
Revisore Legale

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