Notizie
Cerca
Il commercialista
04 Ottobre 2023 - 06:37
Il paniere tricolore
L’inflazione continua a salire incessantemente da diversi mesi ormai e si registrano le prime reazioni delle imprese del settore della distribuzione in favore delle famiglie per contrastare il carovita ma soprattutto la caduta dei consumi delle famiglie.
Secondo i dati Istat i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona frenano dal +9,4% al +8,3%, ma guidano la corsa dell’inflazione. La crescita tuttavia dei prezzi resta ancora molto alta e lo segnala precisamente Istat calcolando una impennata dei prezzi sui beni di consumo primari dello 0,2% ogni mese e del 5,3% su base annua. All’interno del paniere dei beni di consumo primari, spicca l’aumento dei prezzi dei beni alimentari e per la cura della casa e della persona che appunto segnano un incremento dell’8,3% su base annua, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto dal +6,9% al +6,6%. Ad intervenire sul tema è sia il centro studi di Confcommercio che Coldiretti. Secondo il primo si prevede una lieve flessione dei prezzi entro fine anno. Su frutta e verdura, Coldiretti rileva che per i vegetali l’aumento scende dal +20,1% del mese scorso al +13,9%, mentre la frutta è stabile.
Segnali importanti, ma Coldiretti rileva che gli italiani hanno tagliato del 5% le quantità di prodotti alimentari acquistate nel 2023 e vanno a caccia dei prezzi più bassi. Sempre secondo Istat il lieve calo generale si deve soprattutto al rallentamento, sempre su base tendenziale dei prezzi degli alimentari non lavorati (da +9,2% a +7,7%), degli alimentari lavorati (da +10,0% a +9,1%), dei beni durevoli (da +4,6% a +4,0%) e, in misura minore, dei beni non durevoli (da +5,2% a +4,8%), dei beni semidurevoli (da +2,9% a +2,4%) e dei servizi relativi all’abitazione (da +3,9% a +3,7%). Su tutti, però, pesa, in prospettiva, il riaccendersi delle tensioni sui beni energetici e quindi sarà sostanzialmente l’arrivo dell’inverno a determinare l’andamento generale dell’aumento dei prezzi. Dal 1° ottobre intanto si darà seguito al Patto Anti Inflazione sottoscritto dal Governo e da una numerosa categoria di esercenti.
È stato sottoscritto lo scorso 28 settembre infatti, a Palazzo Chigi dalla premier Giorgia Meloni, dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e dai rappresentanti del mondo produttivo il “Trimestre antiinflazione“: un Patto anti-inflazione per aiutare gli italiani a spendere meno al supermercato. In cosa consiste questo Patto? Dal 1° ottobre al 31 dicembre, per 3 mesi appunto, i punti vendita che aderiscono all’iniziativa in tutta Italia venderanno a prezzi calmierati tutta una serie di prodotti di prima necessità: si tratta sia alimentari che non, prodotti per l’infanzia e di largo consumo, che saranno determinati dalle aziende e dalle catene distributive. Un vero e proprio “paniere tricolore” come l’ha battezzato Meloni, che verrà messo a disposizione dei consumatori attraverso iniziative ad hoc come prezzi fissi, promozioni, prodotti a marchio del distributore e carrelli a prezzo scontato o unico. Per contrastare il caro-spesa e tutelare il potere d’acquisto dei cittadini è fondamentale il coinvolgimento dei principali attori della filiera, dalla distribuzione moderna e classica al mondo delle cooperative, delle farmacie, delle parafarmacie, dell’industria, della produzione, dell’artigianato e dell’agricoltura.
Per questo il Ministero guidato da Urso ha predisposto appositi accordi con le associazioni e le aziende coinvolte e ha attivato due tavoli per facilitare la corretta attuazione del trimestre: il Tavolo di coordinamento e monitoraggio, che si occupa di osservazioni e rilevazioni, anche statistiche, e il Tavolo permanente di filiera, per lo studio delle eventuali criticità, dalla raccolta alla vendita al dettaglio. Le dichiarazioni di adesione sono diverse: Coop annuncia un - 10% su 200 prodotti e il prezzo bloccato su mille prodotti, mentre Conad offrirà 600 prodotti a prezzi calmierati di qui a fine anno. Despar blocca i cartellini di 300 prodotti. Prezzi senza aumenti anche da Penny su un paniere di articoli di prima necessità. Carrefour, infine, mette nel suo carrello anti-inflazione 30 prodotti di prima necessità a 30 euro, come pasta, riso, caffè, salumi, formaggi, acqua, bevande, carta igienica. L’intera strategia del Governo si associa alle mosse messe in campo dalla BCE lo scorso 14 settembre che ha previsto l’aumento dei tassi di interesse di altri 25 punti base.
La misura ferma o scoraggia l’accesso al credito per milioni di cittadini in tutta Europa ma produce allo stesso tempo l’aumento degli interessi sui mutui contratti a tasso variabile con la conseguenza della crescita delle rate mensili. Il contributo indiretto di questa misura si traduce in un aggravio delle capacità di spesa dei cittadini che si trovano a combattere ora anche con l’incremento dei prezzi dei carburanti. Sarà cioè ancora un autunno difficile per gli italiani alle prese con variabili internazionali complesse da gestire singolarmente.
Francesco Andrea Falcone
Dottore Commercialista - Revisore Legale
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA