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Il commercialista

Riforma fiscale, la consegna delle proposte

Le novità in cantiere: ecco le sette principali indicazioni

Riforma fiscale

Riforma fiscale

Sono sette i pilastri principali della riforma fiscale italiana che è in corso di elaborazione nelle commissioni ministeriali e tra gli esperti nominati dal Governo. La riforma fiscale è stata invocata da tempo, già durante la Pandemia da Covid19, approfittando della idea di trasformare questa esperienza dolorosa in una opportunità di cambiamento.

E’ stata la spinta generata dal Governo Draghi prima e dalle indicazioni dettate dal PNRR poi ad accelerare un processo lungamente richiesto da cittadini ed imprese. Le proposte di riforma elaborate dagli esperti nominati dal Governo sono state consegnate per passare al vaglio delle forze politiche. Come è noto l’iter di realizzazione della riforma è stato predisposto secondo il seguente processo: la redazione di una legge delega con la quale il Parlamento della Repubblica ha affidato al Governo il compito di redigere la riforma fiscale attraverso una serie di indicazioni di funzionamento. L’approvazione della legge delega ha consolidato il percorso che il Governo deve seguire nella procedura di elaborazione delle norme già dallo scorso 14 agosto 2023. A seguire il Governo ha nominato una serie di esperti a livello nazionale che si occupassero di accompagnare questo percorso e tra questi docenti universitari della materia, funzionari ministeriali e dell’Agenzia Entrate e Dogane, personale della Guardia di Finanza e professionisti del settore.

Allo stesso tempo il Governo ha chiesto che le proposte di riforma pervenissero entro il prossimo 20 settembre per iniziare ad avviare il percorso legislativo che è piuttosto urgente. Come già lungamente scritto su queste pagine, i finanziamenti del PNRR sono stati concessi ai paesi della UE, tra i quali l’Italia, a patto che si accelerasse sul piano delle riforme attuando tutta una serie di regolamenti approvati in sede Europea e mai applicati ancora in sede nazionale. Tra questi, urgenti sono gli interventi sulla concorrenza - si veda il caso delle concessioni balneari ad esempio - giustizia e fisco. I pilastri della riforma sono 7 e verranno raggiunti sicuramente con un lavoro di alcuni anni. Pertanto la scadenza del 20 settembre rappresenta di fatto solo un primo termine iniziale per fissare indicazioni normative sui temi di maggiore urgenza.

Primo obbiettivo è quello di politica fiscale, utilizzare il fisco come leva per fare crescere il sistema economico Paese, contribuire ad aumentare la natalità e agevolare famiglie numerose o famiglie che hanno persone disabili assistite o con giovani di età inferiore ai 30 anni. Secondo obbiettivo è rivolto al contrasto ad evasione ed elusione fiscale attraverso l’uso massiccio di dati in possesso delle Agenzie Fiscali procedendo alla interazione delle analisi delle banche dati informative del Fisco italiano. Sul tema è già annunciato da tempo l’intervento di strumenti informatizzati di matching tra le informazioni già presenti e a disposizione di Agenzia Entrate. Il terzo obbiettivo prevede la possibilità di rendere strutturale la riduzione del peso fiscale utilizzando il maggior gettito che arriverà dalla attività di stimolo alla compliance fiscale. Il carico fiscale si ridurrà impiegando le risorse acquisite dalla lotta alla evasione. Il quarto obbiettivo poggia sulla razionalizzazione e semplificazione della normativa fiscale anche attraverso l’eliminazione ad una serie di microtributi che appesantiscono la macchina amministrativa e non rendono a sufficienza in termini di ritorno nelle casse dello Stato.

Moltissimi sono i tributi minori che vanno gestiti e controllati ma il costo di tale gestione è spesso troppo oneroso rispetto ai valori recuperati. L’idea di abolirne il numero e razionalizzarli passa anche attraverso la scelta di spostare il prelievo che arriva da questo tipo di imposte verso strumenti fiscali progressivi. Quinto obbiettivo prevede la revisione degli adempimenti dichiarativi e dei versamenti. Tra le misure previste si segnala il rafforzamento del divieto alla amministrazione finanziaria di richiedere al contribuente informazioni e dati già in suo possesso, tuttavia il tema della razionalizzazione dichiarativa non riguarda solo questo. Un fisco semplice è probabilmente la chiave anche per ridurre evasione ed elusione e soprattutto si allinea con il funzionamento dei sistemi fiscali europei che sono certamente molto meno complessi. La sfida per la revisione degli strumenti di dichiarazione e di versamento si farà particolarmente complessa considerando quanto è attualmente pesante il sistema.

Il sesto obbiettivo prevede di assicurare un trattamento fiscale di favore per gli atti di trasferimento di beni e diritti in favore di persone con disabilità. Il tema della tutela delle persone fragili anche mediante l’assistenza del comparto fiscale dovrebbe garantire sgravi in favore di questi cittadini sotto più fronti. Il settimo obbiettivo riguarda la piena attuazione del federalismo fiscale attraverso misure che consentano agli enti locali di istituire e riscuotere anche tributi propri. Tema quest’ultimo piuttosto complesso per il quale servirebbero chiari limiti di funzionamento.

Francesco Andrea Falcone
Dottore Commercialista - Revisore Legale

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