Cerca

Cerca

Il commercialista

Delega fiscale, meno tempo per gli accertamenti

Via libera anche dalla Commissione Finanze del Senato

Accertamenti fiscali

Accertamenti fiscali

Anche la Commissione Finanze del Senato approva il contenuto della Delega fiscale, che ricordiamo essere lo strumento normativo attraverso il quale il Parlamento autorizza il Governo a riscrivere le norme sul fisco.

Un Fisco più conciliante che eviti sanzioni irrecuperabili ai danni di cittadini ed imprese è la mission della riforma, senza che questo sconfini necessariamente in un alleggerimento della lotta alla evasione fiscale. Intanto dovrebbero essere escluse le sanzioni penali tributarie per coloro i quali decidano di collaborare con il Fisco attuando comportamenti conciliativi e comunicando preventivamente l’esistenza di possibili omissioni dichiarative. Lo prevedono tre emendamenti identici di FdI, Fi e Lega approvati in commissione Finanze al Senato. Il caso riguarda esclusivamente soggetti che non abbiamo tenuto comportamenti dolosi.

Altro intervento normativo sarà teso a rafforzare i regimi premiali per i contribuenti più affidabili per il fisco. Lo prevede un emendamento alla delega fiscale presentato da Claudio Lotito (Fi) approvato giovedì 27 luglio dalla commissione Finanze del Senato. La modifica aggiunge tra i criteri per la revisione degli adempimenti tributari quello di «rafforzare i regimi premiali attualmente vigenti, inclusa la possibile riduzione dei tempi di rimborso dei crediti fiscali, per i contribuenti che presentano alti livelli di affidabilità fiscale, misurati anche sulla base degli indicatori statistico-economici utilizzati per la definizione degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale». Proprio gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale non verranno aboliti ma verranno alleggeriti e semplificati. Si tratta in questo caso di un intervento bipartisan con sei emendamenti a firma di maggioranza e opposizione.

Gli indici di affidabilità fiscale sono uno strumento statistico contenuto nelle dichiarazioni dei redditi di imprenditori e professionisti mediante il quale il loro reddito viene messo a confronto con quello della media degli operatori di settore per territorio per studiarne possibili profili di evasione. Salta l’automazione nella procedura di pignoramento dei conti correnti, come inizialmente previsto nel testo originario della delega fiscale. La commissione Finanze del Senato ha approvato alcuni emendamenti, che modificano un passaggio che secondo l’opposizione prefigurava una sorta di prelievo forzoso. La modifica prevede «la razionalizzazione, informatizzazione e semplificazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari», anche con «l’introduzione di meccanismi di cooperazione applicativa sin dalla fase della dichiarazione stragiudiziale del terzo, ferme restando le forme di tutela» a favore del debitore.

Vengono introdotte anche misure volte alla semplificazione delle procedure di pagamento degli adempimenti tributari superando l’uso del modello F24 con l’addebito diretto sul conto della banca o altri strumenti di pagamento elettronico. Lo prevede un emendamento alla delega fiscale presentato dalla Lega (a prima firma Garavaglia) e approvato dalla commissione. La modifica introduce tra i criteri «l’ampliamento delle forme di pagamento, consentendo la facoltà al contribuente di utilizzare un rapporto interbancario diretto (RID), ovvero altro strumento di pagamento elettronico». Un altro emendamento, a prima firma Filippo Melchiorre, FdI, Claudio Lotito, FI, Massimo Garavaglia, Lega, e Pietro Patton, Aut, richiede l’esclusione delle sanzioni amministrative tributarie e la riduzione di due anni dei termini di decadenza per l’attività di accertamento in favore dei contribuenti che adottino sistemi di riduzione del rischio fiscale certificato da professionisti qualificati anche in ordine alla conformità ai principi contabili.

Arriva un regime di adempimento collaborativo, con i relativi effetti premiali, anche per chi porta la residenza in Italia provenendo dall’estero e portando qui le proprie risorse finanziarie. Un emendamento alla delega fiscale approvato dalla commissione Finanze del Senato prevede «l’introduzione di un regime di adempimento collaborativo per le persone fisiche che trasferiscono la propria residenza in Italia nonché per quelle che la mantengono all’estero ma possiedono, anche per interposta persona o tramite trust» nel territorio dello Stato un reddito complessivo «mediamente pari o superiore a un milione di euro». In ultimo il Governo comunica lo slittamento delle scadenze fiscali per coloro i quali vivono in luoghi colpiti dalle recenti calamità naturali.

«A seguito delle difficoltà connesse con i versamenti tributari e contributivi in scadenza il prossimo 31 luglio, il Governo, una volta definite con precisione le zone interessate dalle calamità, si farà carico delle esigenze di cittadini e di imprese danneggiate dagli eventi naturali eccezionali e imprevedibili che hanno colpito alcune zone d’Italia» ha annunciato il Mef. E il governo ha deciso di «prorogare le scadenze contributive e tributarie nelle zone colpite dagli incendi e dalle calamità naturali di questi giorni». Lo afferma in una nota il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo.

 

Francesco Andrea Falcone
Dottore Commercialista - Revisore Legale

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori