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C'è tempo sino al 30 aprile per aderire alla Rottamazione Quater

Rottamazione qauter

Rottamazione delle cartelle esattoriali

Il termine originario era lo scorso 31 marzo, poi slittato alla fine di questo mese, il 30 aprile 2023 per l’esattezza. Così i contribuenti che intendano fruire di questa agevolazione (rottamazione quater), introdotta nel 2016 dal Governo Renzi e poi replicata senza soluzione di continuità sino ad oggi sostanzialmente, possono fare domanda di rottamazione dei debiti affidati in riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, versando il solo importo del debito residuo senza il pagamento delle sanzioni, degli interessi di mora e dell’aggio. Questa possibilità non vale per le multe stradali - che in quanto sanzioni esse stesse sarebbero state cancellate direttamente dalla legge - che invece potranno essere definite pagando il valore della multa senza interessi e senza aggio.
La domanda per la Rottamazione Quater si compila solo on-line
La procedura si può fare attraverso il sito di Agenzia Entrate Riscossione - non quello di Agenzia Entrate tradizionale ma quello dell’Agenzia che si occupa della riscossione dei tributi in tutta Italia - con due modalità: attraverso una area privata, accedendo al sito con SPID, Carta Nazionale dei Servizi, Carta di Identità Elettronica o Credenziali del Sito, oppure attraverso una area pubblica, sempre sullo stesso sito, mediante la quale si caricheranno le informazioni richieste, si allegherà copia di una dichiarazione di adesione assieme al documento di identità e si invierà la richiesta. E’ bene precisare che l’utilizzo dell’area pubblica è l’unica strada riconosciuta per coloro i quali devono presentare la domanda in qualità di eredi o per coloro i quali rappresentano soggetti terzi impossibilitati ad aderire direttamente. L’Agenzia delle Entrate Riscossione, in un comunicato stampa delle scorse ore, avverte l’utenza che è opportuno attivarsi per tempo perché potrebbero verificarsi rischi di malfunzionamento del sistema informatico o del sito e impedire la trasmissione entro le ore 24 del 3o aprile. L’esito della richiesta sarà comunicato entro il prossimo 30 giugno 2023 secondo i canali che i contribuenti avranno scelto alla data della compilazione della domanda - preferibilmente via e-mail o posta elettronica certificata. Sarà possibile pagare in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate in 5 anni. A coloro che presenteranno la richiesta di definizione agevolata, Agenzia delle entrate-Riscossione invierà entro il 30 giugno 2023 la comunicazione con l’esito della domanda, l’ammontare delle somme dovute ai fini della definizione e i moduli di pagamento in base al piano di rate scelto in fase di adesione.
Occorre porre attenzione alla compilazione della domanda
Prima il sito, nell’area privata, non consentiva di selezionare automaticamente i ruoli che possono essere rottamati, escludendo quelli per i quali non è possibile fare domanda - come i tributi locali o i contributi di casse privatistiche se questi non hanno aderito alla rottamazione. Da qualche giorno invece entrando nell’area privata è possibile direttamente selezionare i ruoli ammissibili. In area pubblica invece, non operando all’interno di una utenza riconosciuta, questa opzione non è consentita ed è necessario dotarsi di un estratto conto aggiornato dei propri ruoli e caricarli manualmente. Il sistema comunica un avvertimento solo nel caso in cui il ruolo caricato non sia suscettibile di rottamazione. A tale riguardo la definizione agevolata introdotta dalla legge di Bilancio 2023 (legge 197/2022) si applica ai carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, anche se ricompresi in precedenti “rottamazioni” e a prescindere se in regola con i pagamenti. A differenza del passato sarà possibile trasmettere anche domande differenti in modo tale che si abbiano “più rottamazioni” invece che una “unica rottamazione” evitando che il mancato pagamento dell’intero debito faccia decadere l’agevolazione per tutti i carichi pendenti. Non rientrano sicuramente, indipendentemente dai tempi di consegna del ruolo all’agente della riscossione, i carichi relativi alle risorse proprie dell’Unione Europea e all’Iva riscossa all’importazione, i recuperi degli aiuti di Stato, i crediti derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti e multe, ammende e sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna. Per quanto riguarda i carichi delle Casse/Enti previdenziali di diritto privato, la legge 197/2022 prevede che possano rientrare nella definizione agevolata solo dopo apposita delibera di tali enti creditori pubblicata entro il 31 gennaio 2023 sul proprio sito internet e comunicata, entro la stessa data, ad Agenzia delle entrate-Riscossione mediante posta elettronica certificata.
Modalità di pagamento per la Rottamazione Quater
Le modalità di pagamento non subiscono modifiche rispetto alla pianificazione precedente: l’importo dovuto per la definizione agevolata potrà essere versato in un’unica soluzione oppure dilazionato in un massimo di 18 rate in 5 anni, con le prime due (di importo pari al 10% delle somme complessivamente dovute) in scadenza al 31 luglio e 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. Attenzione quindi all’impatto delle prime due rate del 2023 che saranno più salate rispetto alle successive ed occorrerà farsi trovare pronti. Francesco Andrea Falcone Dottore Commercialista - Revisore Legale
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