Cerca

Cerca

Taranto

Mitilicoltura, stato di calamità

La decisione del ministro Lollobrigida

Mitilicoltura

Mitilicoltura

Il ministro Lollobrigida ha firmato la declaratoria dello stato di calamità per la mitilicoltura tarantina. Questo permette quindi di attivare tutte le misure, comprese quelle finanziarie, a sostegno di un comparto così importante per l'economia della città. 

È darne notizia è la Confapi.

Questo è il risultato dello sforzo congiunto degli operatori del settore, dell'associazione e delle istituzioni, si legge in una nota.

"Si tratta di un importante segnale da parte delle istituzioni e del Governo nei confronti di un segmento importante della nostra economia" -commenta il presidente Fabio Greco.

"Insieme al nostro centro studi diretto da Massimo Zito continueremo a lavorare a supporto della categoria continuando le interlocuzioni con il Commissario per le bonifiche affinché i mitilicoltori siano messi nelle condizioni di continuare a produrre determinando economia e lavoro".

Iaia: "Supporto dal governo"

"Le legittime istanze dei mitilicoltori tarantini giunte sul tavolo del governo Meloni sono state tenute in debita considerazione. Il ministro dell'agricoltura Lollobrigida ha infatti riconosciuto lo stato di calamità naturale e di conseguenza si potranno avviare tutti gli strumenti necessari a sostenere il comparto. Del tutto positiva è dunque risultata l'interlocuzione tra le rappresentanze del settore e le istituzioni nazionali, mentre si prosegue anche sul fronte delle bonifiche, così da favorire anche in questo senso la mitilicoltura jonica, simbolo della città ed elemento identitario di un territorio che guarda finalmente al futuro con concretezza e fiducia".

Così on. Dario Iaia, deputato di Fratelli d'Italia e pesidente provinciale FdI Taranto

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori