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Cultura

Soprintendenza, ecco la lettera indirizzata al ministro Giuli

Oltre cinquanta associazioni in campo

Via Duomo, Città Vecchia. La sede della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo

Via Duomo, Città Vecchia. La sede della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo

Oltre cinquanta associazioni tarantine sono scese in campo per dire “no” allo spostamento della sede centrale della Soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo da Taranto a Napoli.

Di seguito pubblichiamo la lettera indirizzata al ministro della Cultura Alessandro Giuli.

Gentilissimo Ministro Alessandro Giuli, nel rivolgerci a Lei, e invitandola a visitare Taranto in vesti istituzionali, Le chiediamo in forma ufficiale di non piegare ancora una volta Taranto con lo spostamento dei compiti della Soprintendenza nazionale per il patrimonio subacqueo, da questa città martoriata da tanti drammi. Non sposti la sede centrale. Conosce bene l’identità della Magna Grecia e il legame con la storia del mare dei Mediterranei

Lei che punta alla tradizione e alle identità può venire incontro anche a un nuovo sviluppo di una città affogata nell’acciaio. Dia a Taranto, nella completezza delle duplici funzioni, la sua Soprintendenza, che è stata istituita come Soprintendenza  nazionale per il patrimonio subacqueo e che in seguito ha ottenuto il ruolo di Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il territorio di Taranto.

Il provvedimento adottato durante il governo Conte II pose fine ad un clamoroso sbaglio nel 2016 ai danni di Taranto, sede dal 1909 della Soprintendenza Archeologia della Puglia e a lungo con competenze anche sulla Basilicata, quando non era nemmeno capoluogo di provincia.

Cancellare con un colpo di spugna una storia ultra secolare era stato un errore. L’istituzione della Soprintendenza di Taranto, con la sua duplice funzione nazionale e provinciale, è stata una doverosa riparazione. Intanto nei confronti di Taranto: una città e il suo territorio, che è grandemente in credito con l’intera comunità nazionale per i sacrifici che le vengono tuttora imposti sul piano dell’ambiente e della salute in nome dell’interesse dell’industria nazionale. Ma privare Taranto della sua Soprintendenza Abap è un errore anche dal punto di vista storico e culturale.

Archeologia, belle arti e paesaggio conoscono infatti nel nostro territorio una concentrazione senza paragoni nel resto della regione.

A titolo di campionatura non esaustiva ci limitiamo a ricordare, per quanto riguarda l’archeologia le testimonianze di villaggi neolitici, i dolmen, gli empori micenei, i primi approdi di coloni greci, la grande polis greca di Taras (unica vera polis in Puglia e unica colonia fondata dagli spartani), con le sue vestigia, con le sue numerose tombe a camera e con le testimonianze della sua espansione e del suo interscambio con l’area messapica, peuceta e lucana, l’area archeologica di Manduria con le mura messapiche e il fonte pliniano, con le testimonianze di una precoce presenza ebraica  (primo territorio italiano dove fu deportata una colonia ebraica dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme), le testimonianze longobarde, la barriera corallina preistorica nel mar Piccolo, l’esistenza in provincia di Taranto del più grande comune arbreshe d’Italia, san Marzano di san Giuseppe, un unicum demoetnoantropologico; a cavallo fra le competenze archeologiche e paesaggistiche le monumentali gravine fra cui quelle di Massafra, Mottola, Palagianello, Castellaneta e Laterza con le loro innumerevoli chiese rupestri, un territorio dalle grandi similitudini con la Cappadocia; quell’unicum che è nel suo complesso la città vecchia di Taranto, uno dei siti più stratificati al mondo con il suo complesso di circa cento ipogei e dove sono ancora evidenti i due grandi sottosistemi urbani, quello greco e quello bizantino medievale; il Duomo di Taranto la prima fra le cattedrali romaniche di Puglia; le masserie; la Valle d’Itria con i suoi trulli e i muretti a secco.

Senza guerre campanilistiche Le chiediamo signor Ministro di non tornare a privare Taranto di una istituzione che non è solo burocratica o amministrativa, ma culturale.

Pensata per Taranto ha già ottenuto risultati di rilievo internazionale e non può essere ridotta a sede operativa periferica, con grave nocumento per il suo ruolo scientifico, culturale, di attrazione di studenti e studiosi da ogni parte del mondo.

A Taranto si è già consumato nel 2016 un errore che ha danneggiato la città e il suo territorio, contro la sua storia, contro la cultura.

Non consenta, signor Ministro, che venga commesso un altro errore soprattutto per il turismo di un’intera geografia culturale e territoriale.

Ripristini lo status quo, semmai provvedendo a dotare la Soprintendenza di Taranto di maggiori risorse e personale. Taranto ha dimostrato in questi anni di averne i titoli.

Confidiamo in Lei e ci auguriamo di poterLa incontrare di persona appena Le sarà possibile.

Di seguito l’elenco delle associazioni socio culturali firmatarie.

Associazione Italiana di Cultura Classica; Associazione culturale Nobilissima Taranto; Società Dante Alighieri di Taranto; Società di Storia Patria della Puglia sez.Taranto; Dopolavoro Filellenico; Associazione La Città che vogliamo; Aps Taras300; Gruppo Taranto; Associazione Aldo Moro fra ex studenti e insegnanti del liceo Archita; Lions club Taranto Aragonese; Leo Club Taranto Aragonese; Comitato qualità della Vita; Associazione Itaca; Associazione Pittaggio del Baglio; Taranto Spartana; Tarantinidion aps; Associazione culturale Neopolites; Ets Progentes; Compagnia teatrale La Rotaia; Manifesto della città vecchia e del mare; Associazione culturale L’Obiettivo; Circolo fotografico Il Castello Ets; Circolo Arci Gagarin; Spazio Porto; Made in Taranto; Gruppo lettori del libro di Grottaglie di Piero Aresta; Associazione vogatori città di Taranto; Lions Club Massafra Mottola Le Cripte; Orizzonte Cultura 2.0; Associazione Genitori Tarantini; Soc.Coop. Museion; Coop. Polisviluppo servizi archeologici; Archita Festival; Discoverart srls; Terra Magica Arte e Cultura; Codacons associazione di consumatori; Pro Loco Taranto aps; Ancr (associazione nazionale combattenti e reduci); Tarantanz asd; Palazzo Ulmo; Taras Futura; aps Xenia; Associazione teatrale La Cricca; Compagnia teatrale Crest; Associazione culturale Taranto in Diretta; Comitato provinciale di Taranto dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano; I Cavalieri de li terre tarantine; Presenza Lucana; aps pro Mottola Enzo Lippolis; Associazione schierarsi di Taranto; Amici dei Musei Greci e Messapi di Lizzano; Associazione culturale Dedalo ets; Aps Follow your sun; Archeoclub d’Italia sez. di Manduria; Archeoclub Espedito Iacovelli di Massafra.

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