Cerca

Cerca

Taranto

"Aprire una vertenza cultura in città"

L'iniziativa di Stellato

Via Duomo, Città Vecchia. La sede della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo

Via Duomo, Città Vecchia. La sede della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio culturale subacqueo

"Se non si corregge subito il decreto del Ministero della Cultura, che relega quella di Taranto a sede operativa, la nostra città perderà la sede nazionale della Soprintendenza per il Patrimonio Culturale Subacqueo in favore di Napoli.

Quella che, a fatica, il capoluogo sta compiendo per affrancarsi dalla monodipendenza dall'acciaio è una rivoluzione capace di trasformare la valorizzazione dei suoi beni culturali in fattore di sviluppo economico e produttivo.

E allora, proprio perché la cultura genera economia, penso sia giunto il momento di aprire una "vertenza cultura" per Taranto".

Lo dichiara Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale.

"Una "vertenza" che non si limiti alla sola protesta di piazza, ma che individui percorsi, interlocutori e obiettivi.

Occorre partire dal confronto con le "forze qualificate" che fanno e promuovono cultura nelle sue diverse forme ed espressioni.

A Taranto, ci sono realtà affermate, altre storiche, alcune emergenti in grado di indicarci la rotta da percorrere.

Si tratta di mettere a sistema voci e competenze, trovando un filo conduttore comune che metta insieme contributi e idee, associazioni e imprese, artisti e saggi.

E, perchè no, coinvolgendo la politica e le istituzioni centrali e periferiche.

Tanto è stato fatto, certo - prosegue Stellato - ma il potenziale culturale ancora inespresso è davvero tanto.

La cultura a Taranto non si trova "solo" al Castello Aragonese, alla Concattedrale, a San Domenico, alla Cattedrale di San Cataldo, al MarTa, al Museo diocesano, al Mudit, all'Arcivescovado, al chiostro dell'ex convento di Sant'Antonio o agli spazi del Conservatorio Paisiello.

È molto altro, ancora.

E non bisogna nemmeno accontentarsi della riqualificazione di Palazzo degli Uffici, Palazzo Carducci, Palazzo Troilo e Palazzo Frisini.

La Città Vecchia, con i suoi spazi e i suoi vicoli ancora da recuperare - a mio avviso con un partenariato pubblico-privato- è un incubatore culturale che nonostante tutto desta meraviglia agli occhi dei turisti.

Ad entrare in simbiosi con i nostri luoghi della cultura devono essere gli eventi culturali, non solo gli spettacoli.

È questa l'alleanza perfetta.

Con il Ministero della Cultura non occorre solo discutere della restituzione del maltolto, rispetto allo "scippo" della Soprintendenza del Patrimonio Culturale Subacqueo.

Occorre aprire una vera e propria "vertenza cultura", in grado di far voltare finalmente pagina alla nostra città".

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori