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Il focus

L'attacco di Solingen e le misure di sicurezza in Italia

L'intervento del prefetto Francesco Tagliente

L'attacco a Solingen - foto dal sito AdnKronos

L'attacco a Solingen - foto dal sito AdnKronos

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del Prefetto Francesco Tagliente, Presidente della Fondazione Insigniti OMRI

L'attacco di Solingen e il ritorno della paura del terrorismo ci ricordano quanto sia cruciale mantenere alta l’attenzione su una minaccia che, seppur non sempre in prima pagina, continua a rappresentare un pericolo concreto e imminente per la sicurezza globale.

In questo contesto, l’Italia ha sviluppato una serie di misure e strategie che, se rafforzate e aggiornate, possono contribuire in modo significativo alla lotta contro il terrorismo.

I punti di forza dell’Italia nella lotta al terrorismo

L’Italia, grazie alla sua lunga storia di lotta contro il terrorismo, è dotata di servizi di intelligence e strutture investigative altamente competenti.

Il nostro Paese ha sviluppato una grande esperienza, a partire dagli “anni di piombo”, passando per la lotta contro la mafia, fino ad arrivare alla gestione delle minacce terroristiche moderne.

- Capacità di monitoraggio e analisi:

L’Italia dispone di istituzioni come il Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo (CASA), l’AISI (Agenzia Informazioni e Sicurezza Interna), l’AISE (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna), e il ROS (Raggruppamento Operativo Speciale) dei Carabinieri, che sono in prima linea nella prevenzione e nel contrasto al terrorismo. Queste strutture hanno una comprovata capacità di analisi delle minacce e sono in grado di coordinare efficacemente le risposte operative.

- Strutture investigative locali efficaci:

Le DIGOS (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) e gli uffici investigativi dei Carabinieri, con una presenza capillare su tutto il territorio nazionale, rappresentano un altro punto di forza. La loro conoscenza approfondita del territorio e delle dinamiche locali permette un controllo costante e puntuale delle situazioni potenzialmente pericolose.

- Approccio integrato e multidisciplinare:

L’Italia ha sviluppato un approccio integrato nella lotta al terrorismo, che combina strumenti di intelligence, misure di polizia, cooperazione internazionale e interventi sociali per prevenire la radicalizzazione. Questo approccio olistico è uno dei principali punti di forza del nostro Paese.

In conclusione, sebbene la minaccia del terrorismo sia una realtà con cui dobbiamo convivere, l’Italia ha dimostrato di essere ben preparata per affrontarla. Tuttavia, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. È essenziale continuare a innovare, a cooperare con i partner internazionali e a rafforzare le nostre capacità di prevenzione e reazione. La sicurezza nazionale non è mai una conquista definitiva, ma un obiettivo da perseguire continuamente, con determinazione e unità.

Francesco Tagliente

Misure necessarie per rafforzare la sicurezza

1. Cooperazione internazionale e condivisione di informazioni:

La collaborazione internazionale è fondamentale per combattere un fenomeno transnazionale come il terrorismo. L’Italia deve continuare a giocare un ruolo attivo in organismi come l’Europol e l’Interpol, facilitando lo scambio di informazioni in tempo reale con partner europei e internazionali. La condivisione di dati su movimenti sospetti, tecniche di reclutamento e identità di individui radicalizzati è essenziale per prevenire attacchi.

2. Prevenzione della radicalizzazione:

La prevenzione è la chiave. Rafforzare le iniziative di monitoraggio del web per identificare e contrastare la propaganda estremista deve essere una priorità. Questo include non solo la rimozione di contenuti illeciti, ma anche la diffusione di messaggi alternativi che promuovano il dialogo, la pace e la tolleranza. Il coinvolgimento delle comunità locali e dei leader religiosi moderati può essere un potente strumento per prevenire la radicalizzazione, soprattutto tra i giovani.

3. Sorveglianza delle periferie e monitoraggio delle Moschee:

Le forze di sicurezza devono intensificare la loro presenza nelle periferie urbane, dove il rischio di radicalizzazione è più alto. Monitorare le moschee e assicurarsi che siano luoghi di culto autentici, privi di attività sovversive, è essenziale. Le moschee che non rispettano le caratteristiche proprie di un luogo di culto potrebbero essere chiuse, in conformità con la legge.

4. Rafforzamento dei controlli nei penitenziari:

Le carceri sono spesso terreno fertile per il proselitismo estremista. È necessario rafforzare il monitoraggio all’interno dei penitenziari per prevenire e sventare qualsiasi tentativo di reclutamento di nuovi terroristi. Un controllo rigoroso delle visite ai detenuti accusati di terrorismo può ridurre significativamente questo rischio.

5. Innovazione tecnologica e videosorveglianza:

L’uso di tecnologie avanzate è cruciale per identificare potenziali minacce. Le “telecamere intelligenti”, in grado di analizzare i comportamenti sospetti, devono essere potenziate e integrate in una rete nazionale che consenta una sorveglianza capillare e tempestiva. Questo non solo riduce i costi dell’attività investigativa, ma migliora anche l’efficacia della risposta immediata alle emergenze.

6. Sicurezza degli eventi pubblici:

La protezione di eventi che attraggono grandi folle, come festival, partite di calcio e manifestazioni religiose, deve essere una priorità assoluta. Oltre a intensificare i controlli di sicurezza, è necessario educare il pubblico a mantenere la calma in situazioni di emergenza, per evitare il panico che spesso amplifica il numero delle vittime.

7. Continuità nella vita quotidiana:

È essenziale che la società non ceda al terrore. Il terrorismo prospera sulla paura e sull’isolamento, e la migliore risposta è continuare a vivere con normalità. Questo non significa abbassare la guardia, ma piuttosto rafforzare la resilienza sociale, dimostrando che la nostra identità e i nostri valori non saranno mai piegati dalla violenza.

Prefetto Francesco Tagliente, Presidente della Fondazione Insigniti OMRI

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