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Il caso

Lido Silvana, le richieste di proprietari e residenti

Dopo l'incendio del 30 luglio scorso

L'incendio di Lido Silvana

L'incendio di Lido Silvana

A seguito del vasto incendio che ha colpito la pineta di Lido Silvana lo scorso 30 luglio e dei numerosi ulteriori episodi incendiari che hanno funestato la zona di Bosco Caggioni, che si estende dalla Marina di Pulsano alla Marina di Taranto, è stata presentata alle amministrazioni comunali di Taranto e Pulsano, nonché alla Regione Puglia, al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco un’istanza a provvedere con sei richieste che vanno dall’installazione di idranti antincendio stradali, al prolungamento della rete idrica e fognaria nelle zone interessate, alla realizzazione di un presidio permanente dei Vigili del Fuoco e all’ideazione di un piano di allarme ed evacuazione per le zone residenziali presenti nell’area, fino alla rimozione immediata e bonifica dei detriti combusti e alla regolare pulizia delle strade e delle aree verdi della zona del Bosco.

L’azione è partita da residenti, proprietari e imprenditori della zona, riunitisi nella neonata associazione “Bosco Caggioni”, finalizzata alla tutela e valorizzazione di questo spettacolare lembo di costa ionica, che annovera tra i nuovi residenti anche chi, pur non avendo alcun legame con questa terra, ha deciso di trasferirvisi, affascinato dalla bellezza e dalla cultura del territorio. Tra questi anche Francesco D’Anselmo, che, oriundo campano e toscano di adozione, dall’Isola d’Elba ha scelto di risiedere in zona Lido Silvana per la bellezza del paesaggio e per il mare incantevole, nonostante la limitazione dei servizi in zona, e che, insieme a Martino Giacovelli, già Giudice di Pace, Ludovico Tocci e Licia Veina, storici gestori del Trdakna Lido, e ad altri imprenditori, proprietari e residenti, tra cui molti non originari del luogo, ha fondato l’associazione “Bosco Caggioni” con l’intento di collaborare con tutte le istituzioni interessate al fine di promuovere misure atte a prevenire gli incendi, attuale piaga del territorio, e a tutelare e ulteriormente valorizzare questo ameno comprensorio della provincia di Taranto. Le istanze sottoposte dall’associazione “Bosco Caggioni” agli Enti interessati si intersecano con un più ampio progetto già approvato dal Comune di Taranto e curato dal Consigliere comunale Giuseppe Fiusco, volto alla prevenzione degli eventi incendiari nella città di Taranto, che partirà già dal prossimo autunno.

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