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Il fenomeno
10 Agosto 2024 - 12:00
									I cieli della Puglia si impreziosiscono di luci sfavillanti, durante le prossime notti, lampi luminosi attraverseranno la volta celeste. Quelle che nella tradizione popolare vengono chiamate “lacrime di San Lorenzo” o più semplicemente “stelle cadenti” sono, invece, frammenti di polveri e roccia detti “meteoroidi”. Questi detriti vengono lasciati dal passaggio di comete e asteroidi e, nel momento del contatto con l'atmosfera terrestre, prendono fuoco producendo una scia luminosa visibile. Ogni anno, intorno al 10 di Agosto la Terra, nel corso della sua orbita intorno al Sole, incontra lo sciame meteoritico delle Perseidi, una concentrazione di detriti lasciati dai passaggi della Cometa Swift-Tuttle, che venne osservata per la prima volta nel 1962 dagli astronomi statunitensi Lewis Swift e Horace Parnell Tuttle. Questa è una cometa periodica con un’orbita di 135 anni, il cui l’ultimo passaggio al perielio è stato nel 1992. La notte di San Lorenzo è tradizionalmente associata al fenomeno delle stelle cadenti, considerate evocative dei carboni ardenti su cui il santo il 10 Agosto del 252 fu martirizzato. Celebre la poesia di Giovanni Pascoli, che interpreta la pioggia di stelle cadenti come lacrime celesti, intitolata appunto, dal giorno dedicato al santo, X Agosto. Per un effetto puramente prospettico, sembra che le meteore provengano tutte da una certa direzione, puntata verso la costellazione boreale di Perseo. Per questo motivo, questo sciame si chiama delle Perseidi. La grandezza media di un meteoroide non supera il granello di sabbia, ma a volte è possibile osservarne di più grandi chiamati “bolidi”, che bruciano e producono una scia luminosa più duratura e visibile. Per effetto della precessione degli equinozi, la notte migliore per l’osservazione delle “lacrime di San Lorenzo” è quella del 12 Agosto, con una frequenza di 100/200 all'ora, ciò non toglie che si possano osservare anche nei giorni precedenti e nei giorni successivi.
La nostra regione è privilegiata nell'osservazione di questi eventi spettacolari per latitudine e posizione geografica; infatti, agli spettatori dalla Puglia è assicurato un posto in prima fila per questo spettacolo mozzafiato. Per varietà di paesaggi e caratteristiche ambientali, il nostro territorio offre un ampio ventaglio di contesti osservativi dalle alture alle campagne purché distanti dai centri urbani, in cui purtroppo l'inquinamento luminoso impedisce di osservare pienamente questo spettacolo. Di impareggiabile fascino il cielo stellato che si può ammirare al mare, dove le fresche brezze salmastre si accompagnano allo sciabordio delle onde, creando un'atmosfera davvero magica. Non è necessario alcun equipaggiamento particolare: è sufficiente armarsi di entusiasmo e pazienza, assumere preferibilmente la posizione semi distesa con una inclinazione ad un angolo superiore a 45°, rispetto alla visuale dell’orizzonte e guardare verso il Nord-Est da mezzanotte fino alle prime luci del mattino. L'osservazione delle meteore offre un'eccellente possibilità di intrattenersi ad ammirare le altre bellezze del cielo, che in questo periodo ricamano la volta celeste: la costellazione del Sagittario culmina intorno alla mezzanotte, distendendosi nei bracci della Via Lattea. Identificata simbolicamente con un centauro con il mantello nell’atto di tendere l’arco verso il vicino Scorpione, il Sagittario occupa una posizione di cielo affollata di nebulose, ammassi e oggetti astrali facili da individuare anche con un piccolo binocolo. Ricordiamo che per osservare il cielo ad occhio nudo bisogna abituare gli occhi all’oscurità occorre circa mezz’ora per riuscire a vedere le stelle meno luminose ma già dopo 10 minuti sei in grado di scorgere gli oggetti più importanti del cielo stellato è preferibile se si dovessero consultare dei testi delle mappe stellari utilizzare una luce a infrarossi così da non dare fastidio ai nostri occhi puntati verso il cielo.
Alessandra Basile
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