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Il programma

I festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine

Martedì la grande processione per le vie del Borgo

Luminarie alla chiesa del Carmine (foto Pasquale Reo)

Luminarie alla chiesa del Carmine (foto Pasquale Reo)

Martedì 16 luglio, la Madonna del Carmine andrà in processione per le vie del Borgo con la consueta massiccia partecipazione di confratelli. Numerosi saranno i giovani (non pochi di loro reduci dagli esami di maturità) che indosseranno l’abito di rito in una vera festa della tradizione con il volto più giovane; i loro cognomi sono infatti una storia dei riti che scorrono da tempo immemorabile negli annali del sodalizio La festa della Madonna del Carmine, ricordiamo, cade il 16 luglio perché tradizione vuole che in quel giorno nel 1251 a Cambridge, in Inghilterra, la Madonna sia apparsa a San Simone Stock consegnandogli lo Scapolare, che continua a essere segno della protezione materna di Maria e dell’impegno a seguire Gesù come sua Madre.

Fino agli anni settanta, la processione aveva luogo la domenica successiva al 16 luglio, nelle vie buie del Centro e con una partecipazione sparuta di confratelli (in gran parte anziani) e di fedeli. Sembrava si fosse giunti al capolinea di questa tradizione, tanto che si pensò all’abolizione. Invece bastò il cambio di data, scegliendo proprio la giornata del 16 luglio, per determinarne una maggiore vitalità. La scelta del giorno feriale favorisce inoltre la maggior presenza di gente, grazie all’apertura dei negozi, le cui insegne restano accese fino a tarda sera a illuminare l’incedere del pittoresco corteo. Nel 1995 la processione subì un radicale mutamento a causa dell’inopportuno posizionamento di aiuole in via D’Aquino, che costrinse la Madonna ad andare in Città vecchia, il cui ritorno in chiesa avvenne ben oltre la mezzanotte. Fu una faticaccia, con relativo bagno di sudore per i confratelli. Per fortuna l’anno successivo gli ostacoli furono rimossi e la processione tornò all’abituale itinerario. Un ulteriore impulso alle celebrazioni fu dato dalla commemorazione dei 500 anni dell’arrivo dei carmelitani a Taranto, nel ‘96, con l’allora priore Nicola Caputo che volle organizzare grandi iniziative esterne, come si usava una volta. E da allora è gran festa per il Borgo, quartiere che molto faticosamente sta cercando di risorgere, pur tra i morsi del degrado edilizio e della crisi che costringe alla chiusura tanti esercizi commerciali.

Quest’anno la festa della Madonna del Carmine a cura dell’omonima arciconfraternita si presenta particolarmente solenne per i 350 anni della fondazione del sodalizio, per il quale il Santo Padre ha concesso il Giubileo straordinario. La cerimonia di apertura avverrà lunedì 15 luglio alle ore 19.30 nella solenne celebrazione eucaristica dell’arcivescovo. In tale circostanza mons. Ciro Miniero procederà anche alla dedicazione del nuovo altare, sotto il quale è stata collocata la colonna su cui, secondo tradizione, San Pietro celebrò l’Eucarestia, accompagnato dall’Evangelista Marco, e consacrò il primo vescovo di Taranto: Sant’Amasio, o Amasiano

Il programma di martedì 16 luglio, giornata conclusiva dei festeggiamenti prevede alle ore 10, durante la santa messa, la cerimonia solenne di professione di 46 nuovi confratelli e consorelle. Alle ore 18.30, dopo un momento di preghiera in piazza Carmine, la processione percorrerà via D’Aquino, piazza Immacolata, via Berardi, via Anfiteatro, corso Due Mari, con sosta per i fuochi artificiali della ditta Itria Fireworks dagli spalti del castello aragonese. Infine, rientro in chiesa per via D’Aquino.  E sarà uno spettacolo vedere questa lunghissima fila di mozzette attraversare le nostre vie tra due ali di folla. Una particolare raccomandazione va rivolta agli automobilisti, nella serata del 16, a non percorrere le vie del Borgo, per evitare incolonnamenti e lunghe attese, prestando inoltre attenzione ai divieti di sosta lungo le vie interessate al percorso.

Presteranno servizio alla processione le bande musicali “Michele Lufrano” di Triggiano (m. Davide Filippo Abbinante) e “Giuseppe Chimienti” di Montemesola (m. Lorenzo De Felice). L’esibizione di quest’ultimo complesso bandistico in piazza Carmine, illuminata sfarzosamente dalla ditta Faniuolo di Putignano, concluderà la serata.

I festeggiamenti per la Madonna del Carmine, ricordiamo, sono iniziati il 4 luglio nella memoria di mons. Michelangelo Ridola, nel 50.mo anniversario della sua scomparsa (31 luglio 1970), parroco e padre spirituale dell’arciconfraternita del Carmine dal 1947 al 1970.

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