Notizie
Cerca
Socialismo Oggi in piazza SS Apostol
18 Giugno 2024 - 07:33
Socialismo Oggi in piazza SS Apostoli per difendere il Mezzogiorno. Non ci può essere Nazione spaccando il Paese.
Il governo sta forzando la mano e prova a minare le basi democratiche della nostra Costituzione. L’autonomia differenziata in cambio del premierato svende il Sud a Salvini. Il Governo e la coalizione che lo sostiene non solo non affrontano la crisi sociale che stiamo attraversando, ma si apprestano a votare definitivamente un Disegno di legge che aumenterà le diseguaglianze e i divari territoriali, con un ulteriore indebolimento del welfare, con l'impossibilità di mettere in campo qualsivoglia politica industriale e di sviluppo che torni a farci crescere e a creare occupazione di qualità, con la regionalizzazione perfino dell'Istruzione pubblica, un pilastro dell'identità culturale nazionale.
Non possiamo consentire che facciano a pezzi la Costituzione. Non si tratta di correzioni e miglioramenti, ma di una necessaria revisione dell’impianto stesso della legge che affronta con leggerezza normativa e approssimazione nelle coperture, questioni che riguardano il destino di comunità e territori nella loro integralità. Perché di questo si tratta, di economia reale; di interessi sociali forti; di sicurezza da rafforzare e garantire, in tutto il Paese ma attraverso le Regioni. Per questo è rilevante la loro dimensione e la loro ricchezza, per governare le diversità, superare gli squilibri.
Lo sviluppo del Sud e la riduzione dei divari del reddito e del lavoro sono questioni strategiche e centrali per tutta l’Italia. Contro l’autonomia differenziata, il Mezzogiorno deve essere opposizione consapevole e costruttiva, severa e determinata. Noi siamo nazione e il nostro spazio vitale è l’Italia europea e mediterranea che proprio nel Sud è in grado di trovare le energie e le risorse per proporsi come ponte per traffici e scambi internazionali e culturali, rifiutando vecchie autarchie, nuovi sovranismi e opposti populismi.
Alla forza delle regioni del Nord non va contrapposta la protesta ed il rifiuto ma costruito lo sviluppo. Le otto Regioni del Mezzogiorno in applicazione del comma 8 dell’articolo 117 della Costituzione, e quindi a Costituzione invariata, devono federare i poteri attribuiti dal dettato costituzionale dando vita ad una gestione sistemica delle materie di loro competenza, attraverso una progettualità interregionale ed organi comuni funzionali. Stiamo parlando di gran parte dell’Italia mediterranea, con le sue coste strategiche, i suoi insediamenti energetici, le sue infrastrutture , la ZES, le Università, le aree urbane, agricole, i giacimenti culturali, turistici, naturali, e poco meno di 19 milioni di abitanti. Anziché una realtà frantumata e debole, divisa e litigiosa, di otto regioni impotenti, il Governo dovrebbe misurarsi con un Mezzogiorno Federato consapevole delle sue potenzialità, al quale l’Europa ha dato le risorse finanziarie e normative per la sua crescita, nel cuore del mare interno alla dimensione euromediterranea. Il paradosso è nel sostanziale riequilibrio che il Mezzogiorno Federato determinerebbe rispetto alle macro regioni del Nord. Cominceremmo a fare i conti con il fallimento del regionalismo a 20, ed i danni che ha portato al Paese. E impareremmo a governarci come comunità e territori, federati da interessi e valori concorrenti.
Federare il Mezzogiorno per un nuovo meridionalismo che spinge a prendere atto della enorme distanza che l’Italia del centro sud ha rispetto alle altre parti del Paese per infrastrutture e per servizi; ma a non ritenere che la questione debba essere superata con una domanda risarcitoria. Ma piuttosto guardando al Mezzogiorno come ad un territorio dove risiedono fattori di sviluppo disponibili per l’intero Paese, primo tra tutti la nuova centralità del Mediterraneo, mare interno al sistema eurasiatico, e nodo essenziale economico, sociale, strategico. Senza Mezzogiorno non c’è Nazione.
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA