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Il convegno

Mitilicoltura a Taranto, problematiche e prospettive

«Un settore fondamentale per l’economia e il tessuto sociale della città ionica»

Cozze in Mar Piccolo

Cozze in Mar Piccolo (foto d'archivio)

Si è tenuto oggi, mercoledì 12 giugno, il convegno “La mitilicoltura a Taranto: problematiche e prospettive” organizzato dalla Asl Taranto e rivolto ai professionisti che, a vario titolo, si occupano di mitilicoltura.

I lavori sono stati aperti dal direttore generale Gregorio Colacicco, presidente del convegno, e dal prefetto di Taranto, Paola Dessì che ha sottolineato come la mitilicoltura, fondamentale per la città di Taranto per i risvolti economici, attraverso il rispetto delle leggi, i controlli e l’attenzione da parte di tutti i soggetti coinvolti, può diventare occasione per diffondere la cultura della legalità e migliorare la vita sociale. “Abbiamo voluto organizzare questa giornata perché la mitilicoltura a Taranto è una risorsa – ha affermato il dg Colacicco – e vede la Asl, con il Dipartimento di Prevenzione e i Servizi veterinari, impegnata non solo ad accompagnare quelle azioni che servono a dare garanzie ai produttori e ai consumatori rispetto alla sicurezza del prodotto ma anche a evidenziare le prospettive future di un prodotto che ha una tradizione unica al mondo”. I saluti istituzionali hanno visto anche la presenza del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, dell’Assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia e del Direttore della sede di Taranto dell’Università di Bari Paolo Pardolesi, a conferma di quanto questa sia una realtà strategica per il territorio. Da più parti, si sono registrate lodi al prodotto tarantino, unico per sapore e proprietà organolettiche, ma anche si è voluta sottolineare l’attenzione a un sistema filiera che deve essere occasione di sviluppo nel rispetto di legalità e sostenibilità. Il questore Massimo Gambino e il comandante della Capitaneria di Porto Rosario Meo, nei loro interventi, hanno sottolineato quanto il rispetto delle norme e dei regolamenti sia non solo un obbligo ma anche una positiva opportunità di crescita e sviluppo per la città e il suo tessuto sociale.

La mattinata è proseguita con una lectio magistralis sulla storia e tradizione della mitilicoltura a Taranto a cura del professor Angelo Tursi dell’Università di Bari. Le due sessioni successive si sono poi soffermate sulla sicurezza alimentare, la normativa comunitaria, i controlli e le sanzioni; larga parte della discussione ha interessato temi legati alla sostenibilità e ai cambiamenti climatici che, con il conseguente aumento della temperatura delle acque, pongono nuove sfide alla mitilicoltura.

“Le cozze tarantine sono un prodotto estremamente controllato – ha dichiarato il direttore del Dipartimento di Prevenzione Michele Conversano – poiché non esiste al mondo un sistema di controlli così stringente come quello attuato a Taranto. Ma per garantire un prodotto sicuro, è importante che anche i consumatori facciano la propria parte, rispettando l’intera filiera e quindi acquistando il prodotto negli esercizi adeguati che garantiscono il rispetto delle norme di conservazione”.

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