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Amministrative di Bari


“Non abbiamo ragioni per accantonare la candidatura di Michele Laforgia”

Nicola Colaianni ha ritirato la sua candidatura riscontrando, una sostanziale impraticabilità della stessa

“Non abbiamo ragioni per accantonare la candidatura di Michele Laforgia”

Giuseppe Conte non ha dubbi ed esclude decisamente una convergenza dell’opposizione sulla figura del magistrato e docente universitario in pensione Nicola Colaianni.

La risposta, prevedibile, giunge dopo il mandato affidato, nel corso della riunione di sabato u.s. dalla “Convenzione Bari 24”, a Michele Laforgia di "verificare se vi fossero le condizioni per condividere la proposta di candidatura di Nicola Colaianni".

Capitolo chiuso quindi e Michele Laforgia precisa: “non sono solo il candidato del M5s, ma di un largo schieramento di opinione rappresentato da Italia Viva, dai Socialisti, di una serie di associazioni e movimenti e di una parte del Pd”. In effetti Titti De Simone, presidente del Pd barese insieme a Gianni Giannini, Antonella Morga, Nicola Biancofiore, Umberto Stravolo hanno voluto precisare il senso di una scelta: “Occorre dare un segnale forte, di indignazione e di messa al bando di modalità e di uso del consenso che non devono più avere spazio e legittimazione. Noi crediamo che si possano trovare le condizioni chiare, politiche, programmatiche, per una convergenza unitaria sulla candidatura di Michele Laforgia, su cui per altro il PD non ha mai espresso giudizi ostativi, e che riteniamo rappresenti la scelta più giusta”.

Sono mesi che da lungomare Nazario Sauro più che da via Re David, si continua a sostenere “candidiamo un altro, fate un passo indietro…” L’impressione che se ne ricava è che chi ha gestito le sorti del Partito Democratico di Bari e pugliese, negli ultimi dieci anni al Comune e altrettanti in Regione, oggi, sentendosi assediato, voglia dimostrare che al suo metodo non esistono alternative. E soprattutto che la guida di una delle principali città del Mezzogiorno non possa vederlo estraneo. E’ vero invece il contrario. La discontinuità rappresentata da Michele Laforgia sarà decisiva.

Ora che il terzo nome si è manifestato, per altro attraverso una mediazione di Niki Vendola, viene letta come un harakiri, una sorta di pietra tombale, più che un rilancio, della “primavera pugliese”. Nicola Colaianni in queste ore ha ritirato la sua candidatura riscontrando, una sostanziale impraticabilità della stessa.

La risposta della Convenzione è netta e inequivocabile: andare avanti nel percorso intrapreso e realizzare l’obiettivo. E’ la ragione per la quale da Bari e dalla Puglia sta crescendo una raccomandazione: “Michele non mollare

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