Notizie
Cerca
Il caso
23 Marzo 2024 - 06:00
I giornali raccontano ciò che accade. E a Taranto, in questi giorni, la questione che ha tenuto e continua a tenere banco è quella dell’aumento dello stipendio del Capo di Gabinetto del Comune. Una vicenda controversa rispetto alla quale sono intervenute forze politiche e organizzazioni sindacali, persino con annunciato invio della relativa documentazione alla Corte dei Conti e richiesta – arrivata da più parti - di revoca della delibera finita sotto accusa. Una questione che ha assunto un significato politico, ben oltre l’aspetto amministrativo. E il giornale di questo ha dato conto ai propri lettori, anche alla luce del fatto che quello del Capo di Gabinetto è stato sin dalla nomina un caso politico, prima ancora che si avesse notizia dell’adeguamento del trattamento, la cui delibera di giunta risale all’1 marzo.
Il nostro giornale ha fatto niente più che il suo compito: riportare le dichiarazioni che, come detto, forze politiche e organizzazioni sindacali hanno rilasciato in queste settimane. Allo stesso modo in cui abbiamo pubblicato la richiesta di rettifica arrivata da Palazzo di Città e come avremmo fatto se solo fossero arrivate dichiarazioni a difesa della delibera con la quale sindaco e giunta hanno deciso di parametrare il trattamento economico del Capo di Gabinetto a quello dei dirigenti. Ma di queste dichiarazioni a sostegno dell’atto approvato dall’esecutivo presieduto da Melucci non abbiamo visto nulla (e ci sarebbe da chiedersi perché), se non qualche chiassosa schermaglia sui social dove, sì, si è scatenata una cagnara nei toni senza limiti propri di quegli ambiti così poco urbani. Ma il giornale non è un social e ha dato contezza ai propri lettori dello scontro politico in atto. Il fatto è che la richiesta di rettifica pubblicata sia sulla versione cartacea del nostro giornale che sul nostro sito tarantobuonasera.it contiene una surrettizia quanto infelice minaccia di ricorrere alle vie legali, più precisamente ad una richiesta di risarcimento per una presunta lesione «della dignità, dell’onore e della reputazione» della persona che oggi ricopre il ruolo di Capo di Gabinetto. Peraltro da Palazzo di Città si accusa il giornale di aver pubblicato notizie false, dove il falso sarebbe aver pubblicato notizie relative ad una delibera di giunta nella quale si stabilisce che il compenso alle unità di staff a cui sono attribuite le funzioni di Capo di Gabinetto «sia parametrato alla retribuzione tabellare prevista per la dirigenza». Difficile comprendere dove sia il falso, al netto delle precisazioni del Comune correttamente pubblicate, e al di là del fatto che le osservazioni su quella delibera non le ha fatte il giornale ma una organizzazione sindacale e alcuni esponenti politici e il giornale ne ha dato notizia come è proprio dovere. Viene poi da chiedersi perché fino ad oggi nessuno della maggioranza e degli stessi assessori abbia mai difeso attraverso i giornali quell’atto che tante polemiche sta suscitando (anzi, alcuni esponenti dell’attuale maggioranza contestarono addirittura l’assunzione stessa della staffista poi promossa Capo di Gabinetto); e perché la rettifica del Comune e i chiarimenti tecnico-amministrativi del segretario generale siano giunti a distanza di così tanti giorni dall’esplosione del caso. Sarebbe bastato uscire sulla stampa nell’immediatezza per spegnere ogni polemica sul nascere, sempre ammesso che i chiarimenti fossero stati esaustivi.
Il dubbio è che questo esplicito riferimento a richieste risarcitorie – a distanza di due giorni dall’annunciata querela ad un non meglio identificato parlamentare del Pd - faccia parte di una strategia politica per intimidire chiunque voglia esprimere una critica politica nei confronti del sindaco, della sua giunta, della sua maggioranza. Se così fosse, staremmo assistendo ad una pericolosa deriva nell’atteggiamento del sindaco e di quanti gli sono fedeli in questa cieca spirale intorno alla quale Melucci si sta attorcigliando da tempo.
Visto il clima che si respira, possiamo ancora dire che un sindaco eletto con oltre il 60% dei voti qualche errore lo avrà pur commesso se oggi si ritrova a dipendere dal voto di quello che era il suo più accanito avversario, cioè Luigi Abbate? Possiamo ancora dire che è stato sconcertante l’abbraccio con Massimiliano Stellato, ispiratore della rivolta notturna che spedì Melucci a casa anzitempo nel suo primo mandato da sindaco? Possiamo ancora dire che è stata imbarazzante la pantomima dell’adesione a Italia Viva poi ritrattata dopo appena quindici giorni? Possiamo ancora dire che la voce del Comune si è dissolta nella più grave vertenza italiana, quella dell’ex Ilva? Possiamo ancora dire che i ritardi accumulati in quattro anni rischiano di far sfuggire alla città la grossa opportunità offerta dai Giochi del Mediterraneo? Possiamo ancora dire che l’atteggiamento dell’amministrazione comunale su temi sensibili come il Comparto 32 si presta a una certa ambiguità? Possiamo ancora dire che non era mai capitato di avere un sindaco capace di inimicarsi pezzi importanti della città come – per fare un esempio - commercianti, imprese dell’indotto siderurgico, tifosi della squadra di calcio? Possiamo ancora dire che il sindaco dovrebbe essere la guida della città e non la sua controparte? Possiamo ancora dire che la nomina del Capo di Gabinetto – con successivo adeguamento di stipendio - è stata politicamente inopportuna per la prevedibilità delle polemiche che si sarebbe trascinata e per aver esposto alla gogna nelle piazze reali e virtuali la stessa persona interessata? Possiamo ancora dire che il sindaco dovrebbe riflettere meglio sulle sue scelte, prima ancora di scagliarsi contro giornali e avversari politici minacciando querele?
Noi continueremo a dirlo.
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA