Cerca

Cerca

L'inchiesta

Viaggio nei mercati della città

La crisi ha colpito anche le “bancarelle di quartiere”. Ma gli ambulanti provano a difendersi.

Il mercato del rione Tamburi

Il mercato del rione Tamburi

La crisi che ha colpito il commercio tarantino non ha lasciato indenni gli ambulanti dei mercati rionali. Nei giorni scorsi, Buonasera Taranto ha avviato un focus utile ad analizzare le criticità con l’obiettivo di proporre soluzioni necessarie a ridare slancio alle attività commerciali.

Giovanni Castellano, tra i decani dell’ambulantato tarantino, ricopre l’incarico di coordinatore della Fivag Cisl. Con lui abbiamo fatto il punto sui mercati che si tengono con cadenza settimanale nei quartieri.

«Un ambulante, nonostante il periodo di profonda crisi, riesce a sopravvivere perché non aspetta i clienti ma va a cercarli a due passi da casa loro. La mattina - ci racconta - ci alziamo presto e allestiamo le bancarelle per offrire il nostro prodotto di qualità. Ovviamente, siamo consapevoli di non poter contare sugli incassi di qualche anno fa perché la concorrenza è aumentata ed è spietata».

Una circostanza, questa, che accomuna gli ambulanti ai titolari di negozi e botteghe storiche del Borgo e di via Liguria. Tra i fattori alla base delle difficoltà del commercio, quindi, l’incredibile ascesa dell’e-commerce, l’appeal dei centri commerciali ed il ridotto potere d’acquisto delle famiglie tarantine.

«Negli ultimi otto mesi, assieme al segretario Felsa Cisl Piero Berrettini, e ai rappresentanti delle altre organizzazioni sindacali di categoria, abbiamo lavorato alla bozza del Piano Strategico del Commercio. Le nostre speranze - prosegue Castellano - risiedono proprio in quel documento, perché avremo la possibilità di confrontarci sulla riqualificazione di ogni singolo mercato rionale».

In attesa del varo del Piano, abbiamo provato a fare il punto sulle criticità di ogni singola area mercatale.

Tamburi - via Archimede (giorno apertura: sabato)

«Da noi addetti al settore, quello del quartiere Tamburi è stato sempre considerato come uno dei mercati più grandi ed affascinanti del Sud Italia. Era il più apprezzato dai colleghi che arrivavano da fuori provincia. Da diversi anni a questa parte, però, è in stato di abbandono. Forse, da parte dell’amministrazione comunale, è sentito più come un fastidio che come una risorsa. Sta di fatto che si è passati da 333 operatori di qualche anno fa, agli attuali 130-140».

Per capire realmente quando sono iniziati i problemi del mercato settimanale dei Tamburi, bisogna tornare all’11 febbraio 2012, quando una voragine di circa 8 metri si aprì nell’area di via Archimede, inghiottendo un furgone con all’interno tre ambulanti. Per loro, fortunatamente, solo lievi ferite e tanto spavento. Da quel giorno, però, è iniziata l’odissea degli ambulanti dei Tamburi, i quali hanno dovuto affrontare numerosi trasferimenti (ex Pibigas ed ex mercati generali di via Orsini, solo per citarne alcuni). Tornati nella sede originaria, però, si sono materializzati nuovi problemi.

Il mercato del rione Tamburi

«Quelle bancarelle non sono sistemate nelle postazioni ma collocate in ordine sparso. Questo rende quel mercato disordinato, caotico. Nella zona mercatale, così come nel resto del quartiere, sono stati realizzati i lavori per riqualificare strade e marciapiedi. Quando sono partiti gli interventi, sono arrivati con le ruspe e ci hanno fatto chiudere. C’è stato poco rispetto per il nostro lavoro – afferma Castellano - Gli attuali problemi di allestimento del mercato si ripercuotono, inevitabilmente, sull’utenza. Gli agenti della Polizia locale fanno quello che possono».

Paolo VI - via Murri (giorno apertura: giovedì)

Anche il mercato che settimanalmente si tiene al quartiere Paolo VI, nel corso degli ultimi anni, ha visto un netto decremento delle postazioni occupate dagli ambulanti.

«Fino a qualche anno fa erano circa 120 operatori. Adesso ce ne sono meno di una cinquantina - osserva il coordinatore della Fivag Cisl - È stato un mercato sfortunato perché sconta l’ormai storica assenza delle istituzioni. In più non è controllato, nonostante sia un mercato “istituito”, cioè legale. A questo mercato, poi, serve un’altra area, anche perché quella attuale è privata, quindi antieconomica per il Comune”.

Talsano - via Cacace (giorno di apertura: mercoledì)

Quello della borgata rappresenta un’eccezione nel panorama mercatale tarantino.

«Possiamo dire che quello di via Cacace, a livello logistico, è uno dei mercati meglio organizzati. Lo abbiamo realizzato anni fa confrontandoci con l’architetto Terenzio Lo Martire. Ad oggi ci sono circa 170 ambulanti ed una trentina di posti vuoti. Quello che manca, però, è la capacità attrattiva, visto che bisogna lottare quotidianamente contro la media e grande distribuzione. Nonostante questo, gli operatori riescono a... portare a casa la giornata».

Salinella - via Lago di Garda (giorno di apertura: mercoledì e venerdì)

Doppia apertura settimanale per uno dei mercati più apprezzati dai tarantini. «Il mercoledì ci sono circa 150 operatori. Il venerdì, invece, arriviamo a circa 170. Il problema storico del mercato della Salinella è di tipo logistico. È un mercato assai funzionale ma ci vorrebbero più parcheggi ed una più corretta sistemazione della parte esterna. Ci dicono che a breve partiranno i lavori di restyling dell’intero quartiere e quindi anche dell’area mercatale. Li aspettiamo con ansia, anche perché da anni chiediamo (invano) interventi di manutenzione necessari a sopperire ai problemi legati agli allagamenti. Dopo intere giornate di pioggia, per alcuni ambulanti, diventa impossibile allestire le proprie bancarelle a causa delle pozzanghere. Infine, aspettiamo la pubblicazione del bando per la riassegnazione dei posteggi del mercoledì. Un passaggio comunque già previsto all’interno del Piano Strategico del Commercio».

I mercati coperti

«Il mercato Fadini, così come quello di via Lucania, ha bisogno di interventi massicci di riqualificazione. Si tratta di mercati coperti storici e con un grande bacino di utenza che non possono continuare ad essere trascurati. Come ho detto in precedenza - osserva Castellano - il Piano del Commercio rappresenta una importante chance per gli operatori di queste aree mercatali. Funziona bene, invece, il mercato coperto della Salinella».

Bancarelle al mercato Fadini (foto d'archivio)

Lo scorso luglio l’amministrazione comunale ha annunciato l’avvio del restyling del mercato Fadini e non solo. «Villa Peripato, mercato Fadini, aree limitrofe alla Concattedrale, il parcheggio di scambio a Porta Napoli, il ponte della ferrovia per la strada statale 106, sono alcuni dei progetti più importanti di prossima cantierizzazione da parte dell’amministrazione comunale ai quali, a seguito di alcune recenti riunioni, il sindaco Rinaldo Melucci ha chiesto agli uffici tecnici di assegnare priorità, all’interno della programmazione triennale delle opere pubbliche soggette a mutuo - hanno spiegato da Palazzo di Città - In linea con le procedure amministrative in corso, si dovrebbe partire tra la fine dell’anno corrente e l’inizio del 2024 con i primi interventi di riqualificazione proprio alla Villa Peripato e al mercato Fadini».

Il calendario delle aperture straordinarie dei mercati

In attesa dell’avvio degli interventi di riqualificazione del mercato Fadini, ma soprattutto della discussione ed approvazione in Consiglio comunale del Piano Strategico del Commercio, nelle scorse settimane è arrivato il via libera al calendario delle aperture straordinarie dei mercati Salinella e Talsano.

La Direzione Sviluppo Economico e Imprese del Comune di Taranto, infatti, ha pubblicato l’ordinanza dirigenziale n. 8 del 12.02.2024. «L’atto amministrativo - si legge in una nota di CasaImpresa Confesercenti, Cisl Fivag Felsa, Confimprese, Unsic 

e Upalap - risponde ad una precisa e circostanziata richiesta delle associazioni di categoria che avevano proposto un calendario di date capaci di consentire un’ottimale alternanza di operatività. Queste aperture domenicali sono state inserite - a ragion veduta - nel nuovo “Piano Strategico del Commercio” che verrà approvato a breve».

Sull’argomento si registra la soddisfazione Giuseppe Covella di CasaImpresa Confesercenti Puglia, Cisberto Zaccheo delegato sindacale Unsic Taranto e Giovanni Castellano della Cisl Fivag Felsa (Federazione Italiana Venditori Ambulanti e Federazione lavoratori somministrati, autonomi e atipici): «questa ordinanza è frutto di una buona collaborazione tra le associazioni e la Pubblica Amministrazione. In questi momenti così critici per il settore del commercio e soprattutto per il settore degli ambulanti, il dialogo con le Istituzioni è assolutamente necessario. Crediamo che il “mercato” debba tornare ad essere un luogo di incontro, di aggregazione, di socializzazione. Gli ambulanti hanno bisogno di più attenzione e di maggiore fiducia proprio adesso che le aree mercatali ed anche il volume degli affari va riducendosi giorno per giorno. Il Comune di Taranto ha dato un buon segnale creando, così, quelle condizioni necessarie al fine di garantire ricadute economiche e sociali sulla comunità tarantina (che ne ha tanto bisogno). É sotto gli occhi di tutti che noi ambulanti siamo stati penalizzati sia dall’emergenza della pandemia Covid sia dalla crisi economica. Un buon calendario di aperture straordinarie - concludono Covella, Zaccheo e Castellano - così come quello da noi proposto ed approvato dal Comune, può rendere più ordinato il nostro lavoro, ravvivare le piazze e contribuire a far rinascere il nostro settore».

Ecco il calendario delle aperture straordinarie dei mercati per il 2024:

Mercato Salinella - 3 marzo; 7 aprile; 5 maggio; 2 giugno; 7 luglio; 4 agosto; 1 settembre; 6 ottobre; 10 novembre; 1, 8, 15, 22, 29 dicembre.

Mercato Talsano - 10 marzo; 14 aprile; 12 maggio; 9 giugno; 14 luglio; 11 agosto; 8 settembre; 13 ottobre; 17 novembre; 1, 8, 15, 22, 29 dicembre.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Buonasera24

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Termini e condizioni

Termini e condizioni

×
Privacy Policy

Privacy Policy

×
Logo Federazione Italiana Liberi Editori