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Il caso
05 Marzo 2024 - 11:00
La sede del Consiglio regionale pugliese
«E' stato importante in commissione parlare di Michele Verdi, l’imprenditore originario di Laterza che si è tolto la vita lo scorso 4 gennaio, dopo la messa all’asta della sua azienda zootecnica per un debito di 40.000 euro. Simili tragedie non devono più accadere, per questo assieme al presidente Renato Perrini e agli altri componenti della commissione ci siamo impegnati ad accogliere i suggerimenti del Movimento Legalità per una proposta di legge alle Camere per sospendere le aste quando il prezzo di aggiudicazione degli immobili risulti troppo basso rispetto al reale valore, in modo da bloccare possibili speculazioni e infiltrazioni criminali. In questo caso a causa delle precedenti aste andate deserte l’azienda del valore di 330.000 euro stava per essere messa in vendita a poco più di 24.000 euro». Parole del capogruppo del M5S in Regione Marco Galante a margine della seduta di ieri della commissione di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia. «I piccoli imprenditori agricoli hanno difficoltà di accesso al credito, per questo dobbiamo lavorare affinché funzionino al meglio gli strumenti messi a disposizione dalla Regione e creare un fondo di garanzia, come ci è stato chiesto oggi. Non possiamo lasciare che i nostri agricoltori si sentano abbandonati. Continueremo a confrontarci con le associazioni di categoria, l’associazione Antiracket e il Movimento Legalità per capire come poter supportare e sostenere la loro attività sui territori».
«Il drammatico racconto dell’avvocato dell’allevatore di Laterza che si è suicidato dopo aver visto la sua azienda agricola per poche migliaia di euro all’asta è stato uno di quei momenti che rimarrà indelebile nella storia di questa Commissione: Michele Verdi aveva visto la propria masseria, valutata 330mila euro, finire all’asta per soli 24.700 euro a causa di tante aste andate deserte. Una situazione talmente insopportabile che lo ha indotto al gesto estremo» dice il presidente Perrini. «L’aver acceso i riflettori su questa dolorosa vicenda non deve servire solo a tenere accesi i riflettori su situazioni analoghe, ma per accogliere i suggerimenti che sono stati avanzati dal Movimento Legalità, con sede a Castellaneta, su come aiutare gli imprenditori agricoli (e non) e commercianti, vittime di usura e racket, ai quali le banche non concedono fidi. E’ stato, infatti, evidenziato che i 60 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione, attraverso Cofidi, comunque non risolvono il problema essendo questi comunque a disposizione di chi, comunque, può ottenere prestiti dalla banche. Farò subito un approfondimento e come Commissione ci faremo promotori di una proposta di legge che riguardi anche i ribassi d’asta: se un bene vale 330mila euro non può essere venduto a 24.700».
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