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Il nord senza il sud non ha futuro

Il Mezzogiorno per l’Italia e l’Europa Mediterranea

il Mezzogiorno non dispone di una rappresentanza parlamentare che sia in grado di difendere le istanze del Sud

Il Mezzogiorno per l’Italia e l’Europa Mediterranea

Abbiamo scelto di affrontare questioni importanti, che valgono la qualità della vita nei nostri territori che, ormai da anni si è abbassata in modo sconcertante. Nonostante questo e nonostante la qualità degli interventi, non stiamo centrando la vera causa di tutto ciò, che io credo trovano ragione in una precondizione rappresentata da una legge elettorale sbagliata, iniqua e dannosa rispetto ai problemi del Paese. Perché con questo sistema il Mezzogiorno, in particolare, non dispone di una rappresentanza che sia in grado di difendere le istanze del Sud o peggio ancora, che sia interessata a quello che serve ai cittadini meridionali. Le ultime elezioni parlamentari sono state terreno di conquista per le varie liste che hanno “sistemato” uomini e donne di alte parti del Paese e che oggi non si curano di ciò che da queste parti viene richiesto. Ma voi notate il silenzio assordante dei Parlamentari nei confronti di una proposta di legge come l’Autonomia Differenziata? Vi accorgete che la battaglia del Presidente De Luca non trova sostegno da parte di un rappresentante delle Camere? Questo per due motivi: il primo è quanto dicevo prima, sono rappresentanti eletti nel Sud ma di altre regioni; il secondo è questi deputati, come tutti quelli “nominati” rispondono al segretario del partito di appartenenza e basta. La loro elezione e, soprattutto, la prossima indicazione, è nelle mani del segretario del partito che decide chi si candida, dove si candida e perché si candida.

Questa è la malattia che fa scaturire poi tutti i sintomi a valle: la riforma della giustizia continuamente annunciata e mai avviata, la mancanza di una atto contro l’assurda legge che considera chi abita nella città di Napoli un truffatore dalla nascita, costringendolo a pagare un assicurazione per l’auto a cifre molto più alte rispetto a tutto il resto del Paese, e ultimo, ma non ultimo, questo silenzio sull’Autonomia Differenziata, dei quali effetti siamo tutti convinti sia la distruzione del Mezzogiorno e con esso dell’intero Paese.

La politica negli ultimi 30 anni è stata messa nell’angolo da una serie di fatti, trasformandola in un’appendice della giustizia, della stampa e dell’economia globale. Il tutto con la compiacenza della stessa classe politica, che pur di sopravvivere ha deciso, di vota in volta, di adattarsi alle pressioni esterne, il tutto a danno dei cittadini ed in particolare, della parte più debole del popolo.

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