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La Festa del Cinema

Essere bambini a Taranto, il documentario conquista Roma

"Bangarang", di Giulio Mastromauro

Una scena del film

Una scena del film

Rumore, caos. Disordine. Tutto condensato in una sola parola giamaicana dal suono buffo, "Bangarang". Ed è così che Giulio Mastromauro ha chiamato il suo film, unico documentario in concorso ad Alice nella città, una sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. Uno sguardo su Taranto, e su come la vedono i bambini; e su di loro, i figli di questa terra. Un doc sull'infanzia in una città industriale del Mezzogiorno d'Italia: non un film sui bambini e l'ex Ilva - ma, inevitabilmente, una pellicola che affronta anche questo delicatissimo tema. 

La locandina

Quest’anno la Fondazione Apulia Film Commission e la Regione Puglia sono presenti con tre titoli alla Festa del Cinema di Roma, che si chiude domenica 29 ottobre. Per la diciottesima edizione, infatti, sono stati scelti tre film girati in Puglia: due storie diverse ambientate entrambe nella città di Taranto e la terza girata principalmente a Lecce e nel Salento. Si tratta del lungometraggio “Palazzina Laf” di Michele Riondino, opera prima da regista di lungometraggi dell’attore pugliese,  proiettata sabato 21 ottobre per la sezione Grand Public; il documentario “Bangarang” diretto dal regista pugliese Giulio Mastromauro, proiettato ieri, giovedì 26 all’Auditorium Conciliazione in concorso nella sezione Panorama Italiano per “Alice nella città”; infine, Shukran” di Pietro Malegori, è in programma domenica 29 alle 17 nell’Auditorium Conciliazione, una Proiezione Speciale all’interno di “Alice nella città”. 

Bangarang”di Giulio Mastromauro, prodotto da Zen Movie e Nuovo Imaie con il supporto di Apulia Film Commission, Pugliapromozione, Regione Puglia e con la partecipazione di Dispàrte, è un documentario girato a Taranto che entra nel mondo dell’infanzia. I bambini sanno essere chiassosi, spensierati, giocosi, inconsapevoli, violenti. Anche a Taranto, una città industriale del Sud Italia che ospita dagli anni Sessanta la più grande acciaieria in Europa. Osservandone i gesti e ascoltandone le emozioni, entriamo nel mondo dell’infanzia e allo stesso tempo ci immergiamo nel presente di questo territorio.

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