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Il caso

«Imu ad agricoltori, salviamo le aziende dal collasso»

L'appello lanciato dai consiglieri Vietri e Toscano (Fratelli d'Italia)

Toscano-Vietri

I consiglieri Tiziana Toscano e Giampaolo Vietri (Fratelli d’Italia)

Un incontro urgente alla presenza dell’assessore allo Sviluppo economico e dei rappresentanti delle associazioni di categoria del settore agricolo. É quanto chiesto dai consiglieri comunali Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano (Fratelli d’Italia) in commissione Attività produttive del Comune di Taranto per affrontare la problematica dell’Imu su aree fabbricabili utilizzate da sempre ai soli fini agricoli.

«Una sessantina di aziende agricole del tarantino, infatti, rischiano il collasso in quanto chiamate a pagare l’Imu in base alla destinazione urbanista assegnata ai loro terreni dal vecchio piano regolatore datato di oltre quarant’anni - affermano i consiglieri - Questi terreni, che pertanto risultano edificabili in quanto si prevedeva una espansione della città ed un aumento della popolazione, previsioni rimaste disattese, non hanno di fatto la ben che minima possibilità edificatoria, non hanno opere infrastrutturali come strade asfaltate, illuminazione, ecc.. Nelle aree in cui insistono tali aziende non ci sono piani attuativi, non ci sono piani particolareggiati ed i nuovi indirizzi di contenimento dell’espansione edilizia confermano che non potranno essere individuate anche in futuro come aree edificabili. Detti terreni erano, sono e saranno per sempre, si spera, terreni agricoli coltivati con colture del posto. Nelle more del nuovo piano regolatore queste imprese rischiano di chiudere i battenti in quanto chiamati a pagare a partire dal 2017 cifre irragionevoli calcolate con valori nominali ad ettaro esageratamente sproporzionati rispetto alla loro reale rendita. Tributi che assorbirebbero totalmente il guadagno derivante dal lavoro delle imprese; tributi che rendono impossibile la cessione dei terreni anche a titolo gratuito in quanto nessuno li acquisirebbe essendo la rendita inferiore alle tasse da pagare. Tributi che il Comune, comunque, non introiterà mai in quanto insostenibili da pagare. Per questo chiediamo un confronto urgente per allontanare lo spettro del fallimento che incombe su questi produttori agricoli, riesaminando le scelte amministrative adottate alla luce delle soluzioni intraprese da altri comuni che, legittimamente, consentono di tassare tali terreni attraverso un’imposizione equa commisurata alle reali rendite degli stessi. Noi di Fratelli d’Italia - concludono Vietri e Toscano - sollecitiamo l’amministrazione comunale a perseguire una linea politica di questo tipo per consentire alle imprese di proseguire le loro produzioni, continuare in loco a generare reddito ed occupazione. Non possiamo restare indifferenti e non possiamo permetterci di causare la chiusura di aziende ed un ulteriore impoverimento del nostro territorio».

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