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Tasse
20 Giugno 2023 - 07:30
La conferenza stampa di Fratelli d'Italia sui tributi locali
«Il Comune di Taranto da inizio anno ha recapitato numerose cartelle di pagamento per tutte le annualità mancanti dal 2017 ad oggi al fine di recuperare non già una sola annualità come avvenuto finora bensì di accertare e riscuotere tutti i crediti pregressi verso coloro che non risultano in regola con i versamenti tributari. In merito a questa legittima attività di riscossione dei crediti pregressi diverse imprese e cittadini, nella consapevolezza di dover saldare i propri debiti, ci hanno segnalato le oggettive difficoltà di corrispondere, con l’attuale piano di rateizzazione consentito dal Comune, somme riferite a più anni comprensive oggi di tutti gli oneri e sanzioni previste dalla legge».
Lo hanno dichiarato, nel corso di una conferenza stampa, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Giampaolo Vietri e Tiziana Toscano.
«La stessa problematica ci è stata evidenziata anche da associazioni di categoria in quanto in molti casi si parla di aziende che escono dalla crisi economica dovuta alla pandemia, da imprese non saldamente strutturate che rischiano costantemente la chiusura e da cittadini precari sotto l’aspetto lavorativo o che, per altre ragioni familiari, non hanno potuto onorare i propri obblighi tributari. Per queste ragioni noi di Fratelli d’Italia abbiamo presentato una mozione consiliare per impegnare l’amministrazione comunale a modificare l’art. 5 comma 1 del Regolamento per la concessione di rateizzazione delle entrate tributarie aumentando così il numero delle rate concesse e allungando l’arco temporale entro cui poter pagare le somme richieste. Riteniamo, infatti, necessario - hanno spiegato Vietri e Toscano - incrementare il numero delle rate, avendo il comune aumentato il numero delle annualità richieste e crediamo che senza la modifica da noi richiesta la riscossione di questi crediti non farà registrare particolari risultati positivi, impegnando successivamente l’ente in un ulteriore e dispendiosa attività di recupero attraverso l’adozione di atti esecutivi. La nostra proposta è, del resto, coerente con quanto già fa l’Agenzia di riscossione che, per il recupero di somme di un certo rilievo, consente ricorrendone i requisiti di pagare anche in 120 rate. Crediamo che una proposta di questa natura possa agevolare quanti vogliono realmente onorare i propri debiti mettendo gli stessi nelle condizioni di poterlo fare, consentendo allo stesso tempo al civico Ente di rientrare del credito dovuto. Una maggiore possibilità di rateizzazione può scongiurare la chiusura di attività atteso che diverse imprese hanno debiti consistenti da onorare e si potrebbero trovare dinanzi ad un bivio che li costringa a chiudere i battenti o, peggio ancora, a ricorrere a forme di prestito non legali. Concedere maggiore tempo a chi si presenterà presso gli uffici tributari per concordare un piano di rateizzazione può rappresentare una ragionevole e, per alcuni casi, indispensabile boccata d’ossigeno per i destinatari di questi avvisi di accertamento. Un’iniziativa in tal senso avrebbe sicuramente un significato tanto in tema di sostegno alle imprese in difficoltà quanto di carattere sociale verso singoli cittadini. Anche con questa proposta Fratelli d’Italia intende caratterizzarsi per posizioni e proposte frutto di ascolto e approfondimento nell’interesse del civico ente che abbiano allo stesso tempo in conto la realtà che vivono le imprese e i cittadini di Taranto.
Casaimpresa e Unsic: «Bisogna sfruttare l’opportunità»
Nei giorni scorsi, CasaImpresa e Unsic Taranto hanno scritto al sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci per chiedergli di «sfruttare l’opportunità concessa dal Governo agli enti locali, con la legge di conversione del D.L. del 30 marzo 2023, n. 34. La decisione di estendere la possibilità di applicare la disciplina della definizione agevolata nei casi di riscossione diretta dei tributi locali e di altre entrate o di affidamento della loro riscossione ai soggetti iscritti nell’apposito albo, è la naturale prosecuzione di quanto già avviato dal Governo a livello centrale con la cosiddetta “rottamazione”. Gli enti territoriali dunque possono con un provvedimento stabilire le condizioni di accesso alla definizione agevolata da parte dei contribuenti».
Francesca Intermite, CasaImpresa Taranto e Cisberto Zaccheo, Unsic Taranto si sono rivolti al primo cittadino: «Perché non approfittarne per consentire alle imprese che operano in città, nonostante le varie criticità, di affrontare più agevolmente i percorsi di rientro dall’indebitamento nei confronti dell’ente Comune?».
Francesca Intermite, presidente CasaImpresa Taranto
«Dapprima la pandemia, poi l’aumento del costo di energia e gas, e la crescita abnorme dell’inflazione: diversi i fattori che hanno messo a dura prova il tessuto imprenditoriale della città, fatto essenzialmente di medie e piccole imprese. Dall’altra parte il calo del potere d’acquisto delle famiglie. Come più volte evidenziato la situazione di Taranto presenta connotati di particolare difficoltà per la crescita esponenziale dei trattamenti di integrazione salariale, che stanno mettendo in crisi moltissime famiglie. E, inoltre, persino la cassa integrazione di ben 2.500 lavoratori della grande fabbrica, negli ultimi giorni, sembrerebbe essere stata a rischio. Tutto questo determina ovviamente riflessi negativi sul contesto locale. Sappiamo che sono migliaia gli atti di recupero di imposte locali (Imu, Tari, Tosap, etc.) già notificati o che giacciono presso gli uffici comunali in attesa di un prossimo avvio».
Cisberto Zaccheo (Unsic Taranto)
«Riteniamo dunque che agevolare il pagamento delle imposte locali pregresse alle imprese ed ai cittadini, che non sono stati in grado di rispettarne le scadenze, rappresenti un atto di sensibilità e di attenzione dal quale potrà derivare, altresì, un più sicuro recupero dei crediti da parte del Comune. Già in occasione di una recente audizione dinanzi alla Commissione Bilancio del Comune, avevamo chiesto l’adozione di un provvedimento che consentisse di portare la rateizzazione del debito fino ad un massimo di 120 rate mensili, proprio per favorire più agevoli percorsi di rientro dal debito. A maggior ragione, riteniamo che questa politica di attenzione alla difficoltà dei contribuenti vada adottata oggi che lo Stato, dopo averla prevista per sé, la consente anche agli enti locali. Sappiamo di poter contare sulla sensibilità dell’amministrazione comunale di Taranto e del suo sindaco, e sulla volontà di operare per il bene di tutti».
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