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Reperti archeologici

La Germania restituisce a Taranto alcuni tesori del passato

Ecco i beni che tornano a casa

Anche Taranto ritrova i suoi tesori

Anche Taranto ritrova i suoi tesori

Erano stati sottratti anche dall'area di Taranto alcuni dei tesori archeologici che la Germania ha restituito all'Italia.

Il 5 giugno a Roma nella sede del Reparto Operativo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, alla presenza di Viktor Elbling, Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, sono stati restituiti al nostro Paese, rappresentato dal Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Vincenzo Molinese, 14 beni culturali di notevole valore economico e culturale, provento di diverse attività di reato.

I reperti tarantini sono un elmo corinzio in bronzo risalente al IV secolo a.C., 3 monete romane in bronzo (epoca da 68 a.C. – III sec. A.C.) e antefissa tarantina, IV secolo a.C. Nel 2020, dopo  una specifica attività tecnica svolta sul territorio italiano dai Carabinieri della Sezione Archeologia del dipendente Reparto Operativo, poi proseguita in territorio austriaco e tedesco dalla Polizia bavarese, i beni sono stati bloccati a Monaco di Baviera nella disponibilità di un pluripregiudicato cittadino italiano. I cinque reperti, provento di recenti attività di scavo clandestino avvenute in Puglia ed esportati illecitamente, sono stati oggetto di rivendica penale dell’Autorita giudiziaria di Taranto.

Per la Polizia Criminale del Lander Bavarese (Bayerisches Landeskriminalamt – BLKA) sono intervenuti a Roma il Dott. Guido Limmer (Vice Comandante), il Commissario Capo Christian Klein (responsabile della Sezione opere d’arte) e l’Ispettrice Barbara Sperr (investigatore della Sezione opere d’arte). Inoltre, la Dott.ssa Florentine Kutscher, in rappresentanza del Ministero Federale per la Cultura e Media di Berlino (Germania), il Consigliere Clemente Contestabile, Consigliere Diplomatico del Ministro della cultura, la Dott.ssa Julia Külb, Esperto Nazionale per la Germania a Eurojust (l’Aia, Paesi Bassi) e il Dott. Aldo Ingangi, Magistrato e Assistente al Membro Nazionale Italiano a Eurojust.

Il sequestro e la consegna definitiva dei 14 beni culturali è frutto della collaborazione intercorsa tra il personale addetto alla Cooperazione Internazionale del Comando Carabinieri TPC e il BLKA di Monaco di Baviera nonché del coordinamento intercorso tra i rispettivi Ministeri della Cultura.

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