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Grandi manovre

Renzi, Emiliano e l'intrigo Taranto

Nasce un nuovo gruppo. Cosa accade in consiglio comunale

Renzi ed Emiliano

Renzi ed Emiliano

TARANTO -  La notizia è che Matteo Renzi e Michele Emiliano sono tornati a parlarsi. Impensabile fino a qualche settimana fa per due personaggi che in questi anni se le sono date, politicamente parlando, di santa ragione. Obiettivo di questi contatti: la costituzione di un Terzo Polo supportato dalle liste civiche. In quest’ottica andrebbe vista la strategia di Emiliano di far confluire in un unico contenitore a livello regionale i gruppi Con e Per, cioè i Riformisti. Una novità che avrebbe un impatto importante anche sul consiglio comunale di Taranto proprio all’indomani della verifica compiuta dal sindaco Rinaldo Melucci. 

rinaldo melucci

Oggi il gruppo Con in consiglio conta sui consiglieri Stefania Fornaro, Patrizia Mignolo e sul presidente dell’assemblea, Piero Bitetti. I Riformisti contano Paolo Castronovi, Giuseppe Fiusco, Michele Patano. In totale sei consiglieri, realisticamente cinque se si considera che Castronovi, essendo comunque il segretario provinciale del Psi potrebbe non aderire a questa eventuale nuova formazione.

Ammesso che tutto vada a buon fine (e non è detto che ciò accada, dal momento che qualche veto potrebbe spuntare all’interno d questa variegata composizione) avremmo in aula una nuova forza che, dal punto di vista numerico, andrebbe a competere con il gruppone Taranto 2030, cinque consiglieri anche qui, che esprime l’assessore Cosimo Ciraci, e con lo stesso Pd ridotto a cinque consiglieri dopo gli abbandoni di Gianni Liviano e Patrizia Mignolo.

Una simile configurazione andrebbe a ripercuotersi nella stessa composizione della giunta, nella quale il Partito Democratico esprime gli assessori Gianni Azzaro e Francesca Viggiano, oltre a Mattia Giorno che, pur essendo considerato “tecnico”, è comunque nella direzione regionale del Pd.

A quel punto potrebbe essere in bilico l’assessore Laura Di Santo, indicata dal Psi, nel caso il consigliere Castronovi dovesse restare fuori dal gruppo di nuova formazione che prsumbilmente potrebbe rivendicare spazio nel governo cittadino. Ma il discorso potrebbe allargarsi anche ai consigli di amministrazione delle aziende municipalizzate. Insomma, all’orizzonte si intravede un rimescolamento generale.

Tutto ciò all’indomani delle consultazioni che hanno avuto come tema predominante la posizione del consigliere Massimiliano Stellato. Il quale ha candidamente affermato che più che essere interessato all’ingresso di Italia Viva in maggioranza è interessato a portare Melucci all’interno di Italia Viva. E se Renzi ed Emiliano dovessero brindare ad una nuova alleanza, allora sarrebbe davvero intrigante capire cosa accadrebbe a Taranto in consiglio comunale.

Massimiliano Stellato

Riformisti, l’attacco a Stellato

Intanto, a commento delle vicissitudini della maggioranza si registra proprio l’intervento dei Riformisti Castronovi, Fiusco, Patano. Con neanche tanto velato riferimento polemico a Stellato e a Italia Viva: «Leggiamo dalla stampa che alcune forze politiche civiche, assorbite da una forza nazionale stiano mostrando la volontà di entrare nella maggioranza del Consiglio Comunale di Taranto. In questa maggioranza che sostiene lo stesso Sindaco che nel novembre del 2021 è stato maldestramente defenestrato, creando danno non al Sindaco Melucci ne alla sua maggioranza, ma alla città stessa. Vorrebbero appoggiare lo stesso Sindaco pesantemente denigrato in campagna elettorale».

«L’attuale maggioranza - scrivono ancora i Riformisti - ha affrontato circa un anno fa, una campagna elettorale che ha consentito al Sindaco di ottenere un larghissimo consenso elettorale basato su un programma condiviso e sottoscritto da tutti i Partiti politici e le liste candidatesi. Sarebbe importante che i buoni propositi si esprimessero intorno a questo programma e ci piacerebbe che questa espressione fosse dichiarata dai vertici nazionali di questo partito. Ci piacerebbe sentire il parere sulle questioni fondamentali del nostro territorio; sull’accordo di programma, sulle nuove infrastrutture, sui Giochi del Mediterraneo sul DPP propedeutico al Piano Urbanistico Generale; ci piacerebbe che si parlasse di politica insomma. Al contrario invece sentiamo parlare di posizionamenti, di laboratorio Taranto senza citare il nostro programma “Ecosistema Taranto”».

«Il confronto - concludono Castronovi, Fiusco e Patano - non ci spaventa, ma la nostra bussola è quella; il patto sottoscritto con i cittadini nella scorsa campagna elettorale. L’attuale maggioranza su questo si confronta anche animatamente e non su altro. Chi ha sbagliato lo ammetta e venga a dire che sarebbe disponibile a sottoscrivere il nostro programma e poi vediamo. Una domanda però è lecito fare prima di tutto a noi stessi, i cittadini capirebbero? Non è questo, i cambi di casacca (di cui a Taranto abbiamo un campione Europeo), uno dei motivi che continuano ad allontanare i cittadini dalle urne?». 

                            

 

 

 

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