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Melucci prepara la rivoluzione

Maggioranza, giunta e clamorosa novità nelle aziende municipalizzate. Ecco cosa cambia

Rinaldo Melucci

Rinaldo Melucci

TARANTO - Rinaldo Melucci ha in animo di rivoluzionare la sua maggioranza. Prepariamoci quindi al varo di un robusto rimpasto di giunta e a sorprese che, dalle indiscrezioni che trapelano, potrebbero essere davvero clamorose ai vertici delle aziende municipalizzate.

Procediamo con ordine. La base di partenza è la consapevolezza degli affanni della attuale maggioranza. Le scollature che si sono verificate soprattutto sulle anticipazioni delle somme all’Amiu- Kyma Ambiente, hanno convinto il sindaco che qualcuno è ormai «fuori dal perimetro della maggioranza». In questi giorni il primo cittadino ha avviato una serie di consultazioni con i gruppi consiliari: è già stato il turno del Partito Democratico, mercoledì è stata la volta dei Riformisti, oggi dovrebbe toccare a Verdi e Una strada diversa, sabato ai Cinquestelle e lunedì alla delegazione di Con, che si presenterebbe in grande stile con l’ex vicesindaco Rocco De Franchi, gli assessori regionali Gianfranco Lopane e Alessandro Dellinoci, il coordinatore cittadino Francesco Falcone.  Il nodo da sciogliere è l’avvicinamento tra Melucci e Italia Viva, che in consiglio è rappresentasta da Massimiliano Stellato e Carmen Casula all’interno del gruppo che comprende anche Salvatore Brisci.

L’eventuale ingresso dei renziani nella maggioranza costringerebbe a rivedere la distribuzione degli incarichi: qualcosa a Iv a scapito, ovviamente, di altri gruppi. Questo aspetto, oltre a posizioni politiche differenti, si starebbe traducendo in una certa resistenza all’interno degli attuali gruppi di maggioranza rispetto all’ipotetico ingresso nell’area della maggioranza di Italia Viva. 

Certo, a sparigliare definitivamente le carte e a sconvolgere completamente ogni assetto potrebbe essere il passaggio del sindaco stesso nel partito di Matteo Renzi. Una ipotesi, quest’ultima, circolata in queste settimane. Ma al momento, appunto, questa resta solo una ipotesi. Allo stato Melucci spingerebbe innanzitutto i Verdi e Una strada diversa (rispettivamente i consiglieri Antonio Lenti e Luca Contrario) a costituire una sorta di intergruppo. Una mossa che servirebbe a garantire la posizione in giunta dell’assessore alla cultura Fabiano Marti, che fu candidato proprio nelle liste dei Verdi. Il vicesindaco Fabrizio Manzulli, ispiratore di Taranto Crea che oggi di fatto non esiste più, verrebbe invece considerato un assessore tecnico e per lui potrebbe esserci la delega ai lavori pubblici, fino ad oggi nelle mani di Mattia Giorno, al quale invece potrebbe essere destinata una delega ad hoc per i Giochi del Mediterraneo.

In tutto ciò resterebbe da verificare la posizione del M5S, del tutto incompatibile con Italia Viva, che in consiglio esprime Mario Odone e in giunta Maria Luppino, ora alle prese con la grana delle rette degli asili nido. 

La mossa più sorprendente del sindaco, però, potrebbe riguardare le aziende municipalizzate. Il sindaco sarebbe intenzionato ad azzerare tutti i consigli di amministrazione. Da quel che trapela sembrerebbe che Melucci sarebbe pronto ad affidare la guida delle società comunali a ufficiali militari, scegliendoli probabilmente tra chi è già in pensione. Anche in questo caso, le resistenze di chi si vedrebbe sottratte importanti postazioni di gestione non mancherebbero. Insomma, si tratterebbe di vera - ma non sappiamo quanto redditizia - rivoluzione. Figlia, forse, di una troppo frastagliata linea di partenza alle elezioni di un anno fa.

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