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17 Maggio 2025 - 17:01
Il Palazzo di Città di Taranto
"Ho partecipato all'iniziativa promossa dall'associazione disabili attivi e sottoscritto un documento d'intenti. Ci impegniamo a costruire insieme una città accessibile e inclusiva"
Ci sono ancora troppe barriere architettoniche in città che ostacolano i movimenti di una persona invalida o con disabilità motoria o sensoriale. Marciapiedi troppo stretti, scivoli assenti o realizzati male, gradini ovunque, strutture troppo alte. È necessario intervenire con un piano di interventi capillare. Oggi ho partecipato all'iniziativa promossa dall'associazione "Disabili Attivi", rappresentata da Francesco Vinci, percorrendo in carrozzina un tragitto sui marciapiedi adiacenti la sede. L'obiettivo dell'associazione era quello di far comprendere le difficoltà di mobilità che le persone con disabilità affrontano quotidianamente quando escono di casa. Sono tanti gli impedimenti. Spesso le nostre strade diventano una giungla piena di ostacoli per le persone con ridotta o impedita capacità motoria. Ho quindi sottoscritto un documento d'intenti condiviso con le Associazioni: Comitato 16 novembre, Contro le barriere, Deep Green, Eidos 72029 e Fondazione Magna Grecia.
Il documento indica azioni da intraprendere per rendere accessibili gli esercizi aperti al pubblico e le strutture ricettive e/o alberghiere; l'attivazione di un numero telefonico dedicato ove segnalare marciapiedi e scivoli inesistenti e/o inadatti (pendenze sbagliate e/o non a livello della strada), e di seguito attuare gli interventi richiesti; la realizzazione di un servizio di Taxi sociale, per migliorare la mobilità delle persone con disabilità in carrozzina; attrezzare adeguatamente alcuni tratti di spiaggia pubblica per le persone con disabilità.
Le associazioni sostengono che il 90% di pubblici esercizi è inaccessibile ai disabili e chiedono un atto amministrativo che imponga lavori di adeguamento in un periodo fra i tre e i sei mesi in base agli interventi da attuare.
La disabilità, come ho già avuto modo di dire in altre circostanze, è un tema che mi sta molto a cuore. Provengo da un impegno cattolico nel sociale e come amministratore pubblico e presidente del Ctp mi sono sempre impegnato per eliminare le barriere architettoniche e per potenziare l'inclusione sociale. Ho sottoscritto con convinzione la dichiarazione di intenti per rispondere alle richieste che da anni vengono rivolte alle istituzioni e spesso rimangono inascoltate. Ora è il momento di trasformare le promesse in azioni. Taranto deve essere una città per tutti. Nessuno escluso.
"Nuove possibilità professionali per i portuali di Taranto si profilano all'orizzonte con l'espansione dell'offshore e del settore della cantieristica, offrendo una prospettiva di crescita significativa per la comunità locale. Recentemente, l'accordo con Vestas, leader mondiale nel settore dell'energia eolica, rappresenta un passo decisivo verso la diversificazione economica della regione. Questo accordo non solo porta investimenti sostanziali, ma contribuisce anche a una transizione verso forme di lavoro più sostenibili e innovative.
Inoltre, questi sviluppi potrebbero fornire supporto ai lavoratori ex Ilva su cui incombe la cassaintegrazione dopo l'incendio dell'altoforno 1. Si stanno affrontando sfide economiche e sociali molto complicate. La creazione di nuovi posti di lavoro nel settore dell'energia rinnovabile e nella cantieristica non solo faciliterà la rioccupazione di questi lavoratori, ma contribuirà anche alla rinascita economica della città, stimolando l'occupazione e creando opportunità per le giovani generazioni.
In questo contesto, è fondamentale puntare su strategie di formazione e riqualificazione professionale, per garantire che i lavoratori siano pronti ad affrontare le nuove sfide del mercato del lavoro. Investire nella formazione permetterà di ottimizzare le competenze dei lavoratori, rendendoli competitivi in un settore in continua evoluzione.
In sintesi, gli investimenti nell'offshore e nella cantieristica, insieme all'accordo con Vestas rappresentano un'opportunità di rilancio per i portuali di Taranto, ma anche un segnale di speranza per altri lavoratori. Con il giusto supporto e una strategia chiara, Taranto può riscoprire la sua vocazione marittima e industriale, diventando un modello di innovazione e sostenibilità".
Così l'on. Dario Iaia deputato FdI/Presidente provinciale FdI Taranto
L'appuntamento è per lunedì 19 maggio, alle ore 9.
"È indubbio come il governo Meloni e il ministro Fitto abbiano assunto una decisione quanto mai opportuna allorquando hanno deciso di traslare le risorse di 1 miliardo di euro destinate al Dri per l’ex Ilva di Taranto dal PNRR all’FSC. Questa decisione fu assunta dal Governo alla luce dell’imminenza del termine del 2026 previsto per il Pnrr che difficilmente sarebbe stato rispettato anche in condizioni normali. Nonostante le polemiche sollevate dalla regione Puglia e da Michele Emiliano riguardo questa scelta, la stessa si è rivelata assolutamente pertinente, ancor di più in considerazione della recente sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato la gara per la realizzazione dell’impianto di Dri per un valore di 1 miliardo di euro.
In questo contesto, la scelta del governo di riorganizzare le risorse si è dimostrata strategica e lungimirante, permettendo di affrontare le incertezze relative alle tempistiche e garantendo un utilizzo più efficace degli investimenti per il futuro verde di Taranto".
Così Dario Iaia, deputato FdI/Presidente provinciale FdI Taranto
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