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Gianpiero Garelli: «Il calore del pubblico è la nostra gratificazione più importante»

Grande debutto al Palamazzola per ALIS, il circo delle meraviglie

Grande debutto al Palamazzola per ALIS, il circo delle meraviglie

Grande debutto al Palamazzola per ALIS, il circo delle meraviglie unico nel suo genere in Europa e, forse, anche nel mondo grazie ad un cast d’eccezione che vanta l’élite internazionale del circo contemporaneo. Un successo annunciato, a dire il vero, che va a sommarsi a quelli già registrati in tutte le città in cui è approdato e che conferma l’unicità dello spettacolo ideato e prodotto da “Le cirque top performers”. «Il segreto del nostro successo - commenta Gianpiero Garelli, l’imprenditore a cui si deve la fondazione della compagnia di nouveau cirque - è probabilmente quello di aver rimesso al centro della scena le performance degli artisti: negli spettacoli di circo contemporaneo, Cirque du Soleil in primis, l’evoluzione è stata quella di riempire troppo la scena di attrezzi, effetti speciali, video mapping. E tutto questo, ovviamente, ha finito col mettere in secondo piano la vera essenza di ogni performance. Il nostro nome, Top Performers, racchiude in sè quello che è il nostro progetto». Un progetto vincente, senza ombra di dubbio, così come testimoniano gli oltre 300.000 spettatori registrati dall’inizio del tour. Anche Taranto ha risposto con entusiasmo, tanto da spingere la produzione a programmare una nuova replica nel pomeriggio di sabato 29 aprile. Replica che va ad aggiungersi all’ultima delle 18,30 di domenica 30 aprile. “Le cirque top performers”: le origini Nata nel 2015, la compagnia valorizza le arti circensi nelle sue molteplici forme: dall’equilibrismo all’acrobazia, dal funambolismo al contorsionismo, alla giocoleria, all’umorismo, alla comicità, alla danza e alla musica. Una storia tutta italiana che come accennato porta la firma della famiglia Garelli: Gianpiero, fondatore e imprenditore di lunga esperienza e il figlio Alessandro, cofondatore e alla guida del Dipartimento Strategia, Marketing e Comunicazione. «“Le cirque top performers” è nato inizialmente come spettacolo di grande livello artistico da proporre nelle serate di gala - ci racconta Garelli - Poi un giorno, durante un evento a Lucca, il Sindaco mi chiese di renderlo fruibile all’intera cittadinanza: da lì abbiamo pensato di fare un primo test organizzando un mini tour che ha toccato tre città. In 21 giorni abbiamo registrato sold-out con la vendita di 9.000 biglietti. È stata questa la spinta maggiore che ci ha portato a programmare un progetto legato ad una compagnia vera e propria». Da allora e fino ad oggi, passando per la pandemia, che tipo di evoluzione ha subito il progetto? «L’evoluzione è stata notevole: mi ero prefissato di creare dopo un triennio, quindi nel 2019, un secondo spettacolo. Così è nato “Tilt”e poi, subito dopo la pandemia, superate le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, abbiamo realizzato un format diverso, uno spettacolo aperotime particolare e after dinner show chiamato “La belle vie”, nato per tour estivi». Ci parli della sua passione per il circo contemporaneo: quando e come è nata? «A dire il vero, io non ho mai avuto una particolare passione per il circo: sono un imprenditore e ho pensato e visto che tanto spazio c’era in questo settore. Ho iniziato ad analizzare e a far fare ricerche al mio staff per comprendere quali fossero, realmente, le potenzialità. Ero, comunque, certo che in tre anni saremmo diventati la compagnia più importante d’Europa: ne sono passati cinque da allora ed oggi, a detta della maggior parte degli esperti del settore, lo siamo». L’élite del circo contemporaneo si può dire che faccia quasi completamente parte del cast di ALIS: quanto lavoro c’è dietro la nascita di uno spettacolo e quali sono i requisiti richiesti ad un artista per farne parte? «Sicuramente noi abbiamo l’èlite di molte discipline, non tutte: ci sono diversi artisti di caratura mondiale che non sono ancora entrati a far parte del nostro cast. Sottolineo “ancora” perchè spero che ne facciano parte in futuro. Oggi, in ogni caso, abbiamo 112 artisti che ruotano all’interno dei nostri spettacoli. Un numero, comunque, già estremamente importante. Tutti “top” con una storia e delle performance uniche al mondo, due elementi fondamentali per entrare a far parte della nostra compagnia». ALIS è l’unico show internazionale della durata di quasi 2 ore senza interruzioni: un fenomeno unico nel suo genere. Cosa sente di dire a quanti affermano che il circo non è tale senza i tradizionali numeri con gli animali? «Io non voglio paragonarmi al circo tradizionale e non ho nulla contro di esso: rappresenta la storia di quello che oggi noi che siamo l’evoluzione, portiamo sul palco. Il circo tradizionale è stato, a suo tempo, qualcosa di unico perchè offriva alla gente l’opportunità di vedere cose che altrimenti non avrebbe mai potuto vedere, considerata l’inesistenza di internet e della stessa televisione. Molti, però, non sono stati in grado di evolversi o non hanno voluto farlo restando, così, fermi con il loro prodotto, mentre noi andiamo avanti per la nostra strada. Una strada imprenditoriale ». Qualcuno ha azzardato paragoni con “i cugini” più grandi del Cirque du Soleil: cosa, eventualmente, vi accomuna e cosa vi rende, invece, diversi? «Loro sono una potenza, una multinazionale, mentre noi siamo imprenditori italiani che hanno fatto un investimento importante per arrivare dove, oggi, sono arrivati. Certo non ci fermeremo qui: abbiamo obiettivi davvero importanti e finalizzati al consolidamento della nostra leadership europea». L’entusiasmo del pubblico a fine show è, tra l’altro, la conferma di quanto siano state giuste le scelte imprenditoriali di Gianpiero Garelli. «È, per noi, la gratificazione più grande: ogni volta che vedo la sala che via via va a riempirsi e la gente smaniosa di assistere allo spettacolo, mi auguro di vederla soddisfatta anche all’uscita. Abbiamo creato veramente uno spettacolo per la famiglia pieno di emozioni, apprezzato da tutti, come confermano i commenti positivi sui social e le recensioni dei giornalisti». Che inizi dunque, il conto alla rovescia: ancora poche ore è sarà di nuovo lo show delle meraviglie...
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