Ha fatto registrare il tutto esaurito il pubblico che venerdì scorso 17 marzo ha salutato presso il Teatro Fusco il nuovo spettacolo di Pio Segni dal titolo “Dieci anni dopo” per la regia di Chicco Passaro. A metterlo in scena la collaudata compagnia teatrale “Voci nella Notte” composta da Mariangela Lincesso, lo stesso Chicco Passaro in veste di attore, Federico Passariello, Antonella Chiloiro, Roberto Grande, Marina Lupo, Amelia Quaranta, Annamaria Passaro e Costantino Schiavone, compagnia il cui affiatamento è esempio ed espressione di rapporti di grande amicizia che legano i suoi componenti. La trama è solo in apparenza un dejà vu, al contrario si tratta di una gustosissima pièce teatrale che questa volta vede sei amici, protagonisti di una commedia dall’english humor, ritrovati nella magione dell’aristocratico Peter, per festeggiare l’arrivo del nuovo anno esattamente “dieci anni dopo” i loro fallimenti artistici e sentimentali, un incontro che rimette insieme sei esseri umani che si erano persi per le strade delle loro vite. Quanto alla trama in senso stretto è da ricordare l’antefatto: è il 1982, quando Peter ed i suoi cinque amici Andrew, Sarah, Maggie, Roger e Mary si esibiscono innanzi agli amici aristocratici del padre di Peter. In realtà il motivo di quella performance era solo guadagnare 500 sterline perchè a dirla tutta nessuno di loro era contento di quello che stava facendo in quella serata. Oltretutto convinti da Mary, si lasciarono fotografare da Vera, la governante di casa Morton. Trascorsi oltre dieci anni, alla vigilia di San Silvestro 1993, Peter invita di nuovo tutti nella tenuta che ora, dopo la morte del padre, diventerà di sua proprietà. Andrew giunge da Los Angeles con la moglie Carol, attrice protagonista di una sitcom americana e accanita salutista. Roger e Mary che nel frattempo si sono innamorati e sposati, compongono musiche pubblicitarie e condividono una tragedia: la morte nel sonno di Simon, uno dei loro due figli gemelli. Sarah arriva in compagnia di Brian, un giovane partner occasionale, e per i suoi atteggiamenti viene etichettata come una ninfomane affamata di sesso. Maggie sempre scialba, lavora nel campo dell’editoria ed arriva sola. Un invito per il capodanno che appare quanto mai come una seduta di terapia di gruppo in cui i protagonisti non ne sono consapevoli ma ne è consapevole il pubblico la cui attenzione resta desta sino all’ultimo momento gustando uno spettacolo frizzante, che tiene desta l’attenzione fino all’ultimo momento, in cui si alternano conflitti coniugali, storie di amicizia, di sesso e d’amore. Lo spettacolo si apre con un video molto emotivo nel quale scorrono le immagini di cosa è successo nel mondo tra gli anni 80 e gli anni 90 mentre i protagonisti non si sono visti. Essenziali gli elementi scenici della regia di Chicco Passaro che ha voluto protagonista della scena un grande divano attorno al quale vi sono delle camere da letto concettuali dalle quali si affacciano i diversi personaggi. Il divano come luogo metaforico in cui svelare le veritè nascoste. In effetti all’inizio gli occhi sono puntati sugli ospiti ma poi l’attenzione si ribalta su Peter il padrone di casa interpretato dallo stesso Passaro che svela ai suoi amici il reale motivo del suo invito: comunicargli di essere sieropositivo. Erano gli anni ‘90 quando la medicina non aveva ancora fatto i passi da gigante che riscontriamo oggi e certi pesi potevano essere portati solo da più persone. I suoi amici gli dimostreranno tutto il loro affetto con molta speranza e positività. È questo, infatti, il messaggio che “Dieci anni dopo” lascia allo spettatore, la verità e i valori dell’amicizia e della solidarietà sono balsamo di vita. Vasta e quanto mai curata la colonna sonora totalmente inglese, che ha riempito e completato lo spettacolo, spaziando dai Talking Head ai Led zeppelin, passando per Bryan Ferri & Todd Terje, Lou Reed per finire con Andy Wiliams, il tutto valorizzato dalle luci disegnate da Mimmo Nacca. Pubblico entusiasta.
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