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Teatro amatoriale e in lingua: presentati i lavori in concorso

Teatro amatoriale e in lingua

Teatro amatoriale e in lingua

Il mai troppo rimpianto Claudio De Cuia, studioso di storia locale, sosteneva spesso che i tarantini sono come gli indiani: cancellano le tracce del loro passaggio, cioè ignorano o spesso denigrano il loro passato assieme a usi e tradizioni. E senza radici, ovviamente, non si può costruire il futuro. Ma non tutti, fortunatamente, sono così. C’è, infatti, chi si impegna senza risparmio di forze, riuscendo a superare ogni difficoltà, affinchè questa sorta di maledizione sula nostra comunità abbia a cessare. È il caso del commediografo Lino Conte, infaticabile autore di commedie in dialetto e promotore di rassegne nonché di concorsi in tema. Come appunto il “Festival del teatro dialettale Alfredo Majorano”, giunto alla terza edizione, assieme a quello del “Premio Città di Taranto”, seconda edizione, riservato ai lavori in lingua. A parteciparvi, con lavori inediti (è la novità di quest’anno), saranno complessivamente otto compagnie amatoriali locali con altrettanti lavori: tre per la rassegna dialettale e cinque per quella in italiano. Il tutto, a cura del Comune su proposta della Fita (Federazione italiana teatro amatoriale), con la realizzazione, appunto, della compagnia teatrale di Lino Conte. Il programma delle due rassegne è stato presentato venerdì scorso nel foyer del Teatro comunale Fusco. «Fra gli avvenimenti di interesse che registreremo nelle prossime settimane – ha detto l’assessore comunale alla Cultura, Fabiano Marti - ci sono certamente questi due concorsi. Si tratta di una bella idea per dare spazio alle compagnie amatoriali diverse, davvero, di alto livello e che spesso non hanno nulla da invidiare a quelle professionali. Tanti i lavori che hanno partecipato al bando così che la selezione è stata davvero difficile. Il risultato è stato più che soddisfacente e il pubblico certamente si divertirà. Sarà una bella festa di queste realtà amatoriali che troverà inevitabile collocazione al “Fusco”, la casa del teatro tarantino. Mi piacerebbe solo che queste nostre compagnie facessero squadra per una maggiore crescita comune e si impegnassero, veramente, affinchè tutti i lavori che verranno presentati (non solo il proprio, quindi) siano premiati da una buona affluenza di spettatori». Anche l’intervento del direttore del Teatro Fusco, Michelangelo Busco, è stato finalizzato alla sensibilizzazione degli appassionati di teatro affinchè assistano, numerosi, ad ogni spettacolo, nella certezza che non saranno delusi. Appunto per stimolare la partecipazione degli spettatori, anche quest’anno si è voluto mantenere basso il ticket (10 euro in platea, 8 i ridotti, galleria e logge), «che basteranno appena a coprire i costi degli allestimenti», ha sottolineato. Infine Lino Conte ha riferito di essere stato subito d’accordo con la proposta dell’assessore Marti di ripercorso ispirati a quelli più famosi, annunciando già il sold out per il primo lavoro in calendario: quello della Compagnia La Rotaia, che sarà rappresentato giovedì 2 marzo. Il compito di valutare ogni commedia in gara spetterà a una giuria specializzata (presieduta da Lino Conte) così composta: Albarosa Gigantesco (docente di Lettere, scrittrice e regista), gli attori Francesco Donvito, Antonello Conte, Debora Boccuni, Aldo Salamino e Deborah De Tommaso. I lavori in gara Per il Festival del Teatro Dialettale “Alfredo Majorano” i lavori in gara sono i seguenti: giovedì 2 marzo - “Non aprite la valigia della mamma” ovvero “Le solde fanne venè ‘a viste alle cecate”, con la Compagnia La Rotaia – due atti di Gianfranco Carriglio; giovedì 23 marzo - “Avaste cu le chiande” – Compagnia I Viandanti Sognatori – Due atti di Nicola Causi; giovedì 13 aprile - “99% dei batteri: batteri e buoi dei paesi tuoi” – Compagna Le Panaridde – Due atti di Maria Camasta. Per il Premio Città di Taranto: giovedì 9 marzo - “Bisbetica domata”, ispirato a “La Bisbetica domata” di W. Shakespeare – Compagnia Kissa – Adattamento e regia di Raffaela Caputo; giovedì 30 marzo - “Il Calapranzi”, di Harrold Pinter – Compagnia Zoo di Legno – Regia di Michele Cipriani; giovedì 27 aprile - “L’urlo” di Mimmo Fornaro che cura anche la regia del lavoro – Il laboratorio di Mimmo Fornaro, giovedì 1 maggio - “La vita è bella” tratto dall’omonimo film – Garbo Teatro – Adattamento e regia di Luigi De Biase; giovedì 11 maggio - “Look, no Hans - Occhio alla Spia” – due atti di J. Chapman & M. Pertwee – Spazio Teatro - Regia di Luigi D’Andria. Ingresso in sala: ore 20.30; sipario: ore 21. Posti numerati: platea, euro 10; ridotti platea (Fita, Uilt, over 70 – bambini fino a 10 anni), euro 8; galleria e logge, euro 8.00 Info: 342.7103959 – 392. 3096037.
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