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Omaggio a Carrino e alla sua arte al Museo degli Illustri Tarantini

Nicola Carrino

Nicola Carrino

Omaggio a Nicola Carrino mercoledì, 18 gennaio, alle 17:00, nella sede del MUDIT, il Museo degli Illustri Tarantini, in via Plateja nr. 51. L’appuntamento in cui si ricorderà una delle nostre maggiori figure di artisti tarantini nasce su iniziativa della Società di Storia Patria per la Puglia, sezione di Taranto, in collaborazione con il Comune di Taranto, la Museion soc. coop. e lo stesso MUDIT. L’evento sarà coordinato da Giovangualberto Carducci, presidente della sezione tarantina della Società di Storia Patria; tra i relatori tra i relatori Giulio De Mitri, noto nell’ambito artistico nazionale (ha insegnato nell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro) e attualmente presidente del Crac Pugla (Centro di Ricerca Arte Contemporanea), Silvano Trevisani (poeta, scrittore, giornalista, socio della Società di Storia Patria) e Gianluca Lovreglio (scrittore e storico della cultura tarantina, socio della Società di Storia Patria). De Mitri si soffermerà sugli aspetti essenziali della poetica che ha caratterizzato l’attività dell’artista tarantino, Silvano Trevisani, per decenni responsabile della redazione culturale del quotidiano tarantino “Corriere del Giorno”, relazionerà sul difficile rapporto che Nicola Carrino ha avuto con la sua città, mentre Gianluca Lovreglio si soffermerà su Piazza Fontana. Croce e delizia di Carrino. L’evento si inserisce in una rassegna il cui obiettivo è quello di far conoscere gli artisti del secolo scorso, in particolare quelli che più di altri hanno contribuito alla diffusione e acquisizione della cultura artistica del Novecento a Taranto e dintorni. Tra questi, oltre a Nicola Carrino, l’attenzione si soffermerà su Emanuele De Giorgio, Pietro Guida, Franco Sossi e Michele Perfetti. Nicola Carrino Nicola Carrino è nato a Taranto nel 1932. La sua prima mostra collettiva risale al 1952, mentre la sua prima personale è del 1958. Dal 1952 al 1962 la sua ricerca pittorica è stata caratterizzata dal realismo ed in seguito dall’informale. Insegna nel 1961 Disegno dal Vero nell’Istituto d’Arte di Grottaglie. Dal 1962 al 1978 insegna Figura disegnata prima nel Liceo Artistico di Lecce ed in seguito in quelli di Frosinone e di Roma. Invece, dal 1966 al 1970 insegna Esercitazioni Visive al Corso Superiore di Disegno Industriale e Comunicazione visiva di Roma e nel 1975 Applicazioni di Psicologia della Percezione e Teorie dei Colori nell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) di Roma. Dal 1978 al 1992 insegna Pittura e Scultura nelle Accademie di Belle Arti di Bari, di Lecce e di Frosinone. Cura nel 1967 il Convegno Nazionale Accademie di Belle Arti una riforma improrogabile per l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e nel 2002 il Convegno Internazionale La sintesi delle Arti oggi, per l’Accademia Nazionale di San Luca. Dal 1962 al 1967 ha fatto parte del Gruppo 1 di Roma 1962-1967. Fondato a Roma nell’ottobre 1962 dai pittori Gastone Biggi, Nicola Carrino, Nato Frascà, Achille Pace, Pasquale Santoro, Giuseppe Uncini, indaga sul rapporto artista-società e propone l’analisi dei processi del fare e del vedere, attraverso l’uso della forma geometrica primaria e dei materiali della tradizione e contemporanei, con interessi ottico-percettivi (Biggi, Frascà, Pace, Santoro) e materico oggettuali (Carrino, Uncini). Dal 1965 Gruppo 1 è costituito da Carrino, Frascà, Uncini e sviluppa la ricerca sulla tridimensione in rapporto allo spazio ambiente, in collaborazione all’architettura e alla comunicazione visiva. Gruppo 1 termina l’attività nel luglio del 1967. Dal 1969 ha realizzato grandi opere tridimensionali, geometrico-modulari che si integrano con il paesaggio urbano. È stato docente di Scultura nelle Accademia di Belle Arti sino al 1992. È stato membro dell’Accademia Nazionale di San Luca dal 1993 e Presidente nel biennio 2009-2010. È venuto a mancare il 14 maggio 2018. L’attività artistica Data la ampia, proficua e continua attività artistica di Carrino, arduo risulta il compito di citare tutte le mostre a cui partecipa. Tra le altre ricordiamo le Biennali di Venezia (1966, 1970, 1976, 1986), quella di Parigi (1967), quella di San Paolo del Brasile (1971, 1979), e le quattro volte alle Quadriennali di Roma (1965, 1973, 1986,1999). Tra le mostre personali che si sono succedute negli anni, resta significativa per Taranto la mostra Nicola Carrino, opere e interventi 1959-’79, che si tenne nella nascente Galleria d’Arte Contemporanea nel 1979 (presentazione di Franco Solmi), nelle sale del Castello Aragonese. Tra le mostre di Carrino ordinate negli ultimi anni in diversi spazi, significative sono le due personali, tenute negli spazi dello Studio Invernizzi a Milano e quella tenuta al Macro di Roma che secondo Lorenzo Madaro, “hanno definitivamente consacrato l’artista come maestro della scultura italiana e internazionale”. Sue opere sono presenti nelle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, del Museo Sperimentale d’Arte Contemporanea di Torino, della Sammlung Dierichs della Ruhr-Universitat di Bochum, del Neues Museum für Moderne Kunst di Norimberga, del Museum Boymans Van Beuningen di Rotterdam, del Tel Aviv Museum of Art. Fra le numerose opere permanenti in spazi pubblici si citano il Rilievo di facciata del Complesso Corviale IACP (Roma, 1974) e in particolare, il Riassetto Urbano della Piazza Fontana (Taranto, 1983-1992), già Piazza Grande. Opera paradigmatica per la storia della scultura e dell’urbanistica italiana. Nelle intenzioni dell’artista, il senso di quel lavoro inaugurato nel 1992, non era solo una scultura, ma un progetto urbanistico vero e proprio, ideato nella sua interezza nell’ambito di un programma di pensiero sofisticato e quindi ben definito.
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