Sarà presentata lunedì 19 dicembre alle ore 18:00, presso l’Aula Magna del Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’ (via Duomo 259), la nuova opera della giornalista tarantina Tiziana Grassi, per molti anni autrice di programmi di servizio per gli italiani nel mondo a Rai International. Un’opera corale, la quarta che dedica alla sua città di nascita, in due volumi di oltre 1000 pagine, dal titolo “Taranto. Storie di chi investe nella felicità del territorio. I seminatori di cambiamento dalla Laudato si’ all’Agenda 2030” (Posa Edizioni - Mottola (TA), - la prima parte sarà presentata a dicembre mentre la seconda vedrà la luce nei primi mesi del 2023 - che raccoglie e mette in sinergia alcune delle numerose buone pratiche della città e del territorio ionico che ha da tempo scelto di rinascere anche attraverso una narrazione nuova. «Una narrazione - spiega l’autrice - che adotta la lente della buona notizia, facendo emergere la comunità operosa che, da sempre impegnata per la crescita del territorio, crea il cambiamento, ma che spesso non fa notizia. Dopo essere stati a lungo ostaggio di uno storytelling fuorviante che nell’immaginario collettivo ha penalizzato Taranto in un racconto prevalente delle sue ferite, che pure permangono, e ha relegato in un cono d’ombra tutte le sue migliori risorse, per la nostra città è arrivato il momento di rovesciare la prospettiva, di rompere gli schemi e dare voce ai protagonisti e facilitatori della rinascita facendo emergere e valorizzando il nucleo identitario di Taranto, fatto di bellezze materiali e immateriali di cui siamo a buon diritto portatori e in cui, con orgoglio e consapevolezza, dobbiamo maggiormente credere». Con la Prefazione di Marco Frittella, giornalista Rai e Direttore di Rai Libri, “Taranto. Storie di chi investe nella felicità del territorio”, arricchito da un apparato fotografico e multimediale con video e qr code, descrive il fermento e il virtuoso divenire di un territorio attraverso progetti scolastici, di imprenditori e startupper su transizione ecologica, sviluppo sostenibile, ambiente, blue e green economy, e in particolare il dinamico contributo di molti giovani che hanno scelto di restare o di ritornare a Taranto, anche grazie - viene affermato - al propulsivo impegno dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Rinaldo Melucci. «Ho già apprezzato il lavoro della giornalista Tiziana Grassi profuso nel precedente volume ‘Taranto all’appuntamento con il futuro. In colloquio con la città sui traccianti del Mare’, perché - dichiara la Presidente del Consiglio Regionale della Puglia, Loredana Capone, che ha sostenuto e inserito la pubblicazione nella Linea editoriale ‘Leggi la Puglia’, condividendone gli obiettivi di conoscenza e valorizzazione di Taranto e della Puglia, soprattutto pensando ai giovani del territorio - non c’è un unico sguardo a guidare il lettore: la sua Taranto è la Taranto di tutti, dei tanti, tantissimi progetti realizzati negli anni in un sodalizio pubblico-privato che ha sempre riconosciuto nella storia e nella cultura del mare un grande patrimonio. Un’operazione, quella di Tiziana Grassi, che punta a fare di Taranto e della sua provincia un’opportunità di economia, di sviluppo e, contemporaneamente, metafora di accoglienza, umanesimo, libertà». Marco Frittella, nell’analisi-Prefazione al volume, osserva: «Per troppo tempo Taranto è stato quasi soltanto questo: il dramma dell’Ilva, il gigante malato della siderurgia italiana che distribuiva equamente pane e malattia. Ma questo destino crudele non poteva, non doveva riassumere per intero la realtà di Taranto, città meravigliosa che merita tanto di più, e che effettivamente sta facendo tanto di più. È questo il lavoro di cui si è incaricata coraggiosamente la brava collega Tiziana Grassi, innamorata della sua terra e della sua comunità, e che in questo libro è andata alla ricerca di tutti gli innumerevoli segni della rinascita, del riscatto di una Taranto che reca in sé la gloria di una storia antichissima. Dobbiamo dire grazie a Tiziana Grassi per questa sua meticolosa e preziosa fatica: lei ci testimonia che il giornalismo inteso come servizio pubblico non è solo quello che (giustamente) fa inchieste di denuncia ma anche quello che costruisce, che mette in circolo gli elementi di crescita, di solidarietà, di vita nuova».
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