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​In 5.000 al MarTa per la mostra su Cobain​

Sono stati più di 5.000 i visitatori della mostra fotografica che si è chiusa domenica al MarTa dedicata a Kurt Cobain, immortalato negli scatti di Michael Lavine e Charles Peterson.

Promosso dal Medimex, il progetto Puglia Sounds, in occasione dell’edizione 2018 dell’evento, l’allestimento è stato curato da “ONO arte contemporanea”. Settantotto le foto in esposizione (sei delle quali in esclusiva per il Medimex) in due sezioni: da un lato trentotto immagini colte da Charles Peterson che si concentrano sulla storia della nascita dei Nirvana, i concerti live e la scena Grunge, dall’altro quaranta scatti di Michael Lavine estratti da servizi posati e immagini per le riviste. Le foto inedite erano equamente suddivise, tre per ognuno dei due autori.

Tuttavia, la mostra ha ripercorso non solo la storia dei Nirvana, dai suoi albori fino alla al successo globale, dai primi concerti indie fino alla consacrazione con l’aiuto di MTV che trasmette on-repeat i primi video del gruppo, portandoli in ogni angolo del mondo. Ma anche le tappe della scena musicale di Seattle, dove negli anni Ottanta l’ormai famosa etichetta indipendente Sub Pop stava dando visibilità non solo ai Nirvana ma anche ai Mudhoney e ai Soundgarden. Attraverso la storia di una band di successo, la mostra si è allargata, infatti, ad un’analisi socio-politica dell’America della fine degli anni ‘80, dalla crisi dell’edonismo reaganiano e del sogno americano della periferia, fino alla fine della Guerra Fredda e il sorgere di nuovi attori economici tipici della New Economy come Microsoft e Starbucks, nati proprio in quella stessa Seattle dalla quale provenivano i Nirvana.

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