Ci ha lasciato da poco Gennaro Orazio, artista grottagliese di vaglia, vivace e versatile, che con la sua arte ha dato lustro alla sua città e al territorio jonico. Formatosi nel locale Istituto d’arte Calò alla scuola di Angelo Peluso e di Biagio Lista, Gennaro si era dedicato all’insegnamento prima nelle scuole medie e poi in quelle superiori, concludendo la sua carriera nel liceo Battaglini di Taranto come docente di storia dell’arte. Aveva coltivato con continuità ed impegno il suo innato amore per la pittura e la decorazione ceramica e per la illustrazione di testi letterari e artistici, producendo una mole significativa di opere, di disegni, di chine, di ritratti, sempre nel segno dell’ eleganza e della qualità, e ottenendo validi consensi di critica e di pubblico. Al centro della sua produzione l’amata Grottaglie dove ha trascorso quasi tutta la vita, dividendosi tra arte, scuola e famiglia. Non c’è aspetto della vita cittadina che non sia stato esplorato e rappresentato da Gennaro: contadini, artigiani, massaie, figuli, hanno trovato in lui un cantore singolare, appassionato, che con la sua calda pennellata e il vivace colorismo ha portato alla ribalta una umanità spesso minore, talora emarginata, ma ricca di umanità. Nel contempo, non ha mancato di dare anche risalto alle chiese, ai monumenti, ai palazzi, alle edicole votive, alle strade e alle piazze di questa industriosa città dalla fisionomia originale. Importante il sodalizio spirituale e culturale con don Cosimo Occhibianco, sacerdote e storico grottagliese di sicuro valore, che tanto ha prodotto occupandosi della storia, delle tradizioni, degli usi e costumi e del dialetto locali. Alla maggior parte delle sue opere Gennaro Orazio ha prestato la sua opera di abile e sapiente artista ed illustratore ed io ho avuto il privilegio di conoscere e frequentare entrambi e di presentare in più occasioni le loro opere. Sono convinto che entrambi abbiano segnato la storia culturale ed artistica dell’ ultimo trentennio di Grottaglie e non si potrà non fare riferimento alla loro produzione per tracciare una storia credibile della città della ceramica. Gennaro Orazio resta uno dei continuatori più validi ed amabili della cosiddetta ‘scuola grottagliese’ nel solco dei maestri Lupo, Arces, Fanigliulo, D’Amicis, Spagnulo... Altri sapranno dedicargli nel tempo il debito spazio e la debita attenzione per mettere in luce il lungo cammino artistico e i traguardi più importanti, in questo momento noi piangiamo l’amico caro e gentile che, pur nella sua ritrosia, non mancava mai di accompagnarci con il suo sorriso, la sua verve e la sua vis narrativa. Alla moglie Anna D’Amicis, ai figli Claudio (avvocato), a Simone (magistrato), a Massimiliano (docente di discipline economiche) giungano i segni del nostro sincero cordoglio e della nostra vicinanza.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Buonasera24
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo