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La Provincia di Taranto il 2 settembre compie 99 anni

Una veduta aerea della sede di Prefettura e Provincia di Taranto

Una veduta aerea della sede di Prefettura e Provincia di Taranto

“Antonio Fornaro, ideatore e curatore di questa rubrica settimanale, entra subito nel vivo dell’argomento principale della settimana, e cioè la nascita 99 anni fa della Provincia di Taranto. La Provincia di Taranto l’anno prossimo compirà cent’anni, infatti fu istituita il 2 settembre 1923 con decreto reale numero 911. Per rendere solenne l’atteso evento si svolsero in città grandi festeggiamenti con parate fasciste, gare sportive e manifestazioni civili e militari. Il decreto fu firmato da Vittorio Emanuele III e controfirmato da Benito Mussolini e dal Guardasigilli. Fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 settembre dello stesso anno. La neonata Provincia comprendeva 27 comuni, si estendeva su una area di 242 ettari di terreno e contava 423.368 abitanti. All’epoca della promozione a Provincia, Taranto aveva più di 100.000 abitanti, un numero superiore a tante altre città come Livorno, Ravenna, Siena. Lo stemma della Provincia raffigurava uno scorpione con tre gigli sul dorso mentre regge la corona del Principato di Taranto e la corona viene retta fra le chele. Tale stemma fu ufficialmente riconosciuto il 24 febbraio 1927. Il primo capo della Provincia tarantina fu il commendator Giuseppe Siragusa e il primo presidente dell’Amministrazione provinciale fu il commendator Nicola Mattei. Quando nacque l’amministrazione provinciale di Taranto il capoluogo jonico aveva 3.872 aziende con 15.624 occupati, 11 locali di pubblico spettacolo, 2 squadre di calcio. Questi i santi della settimana: Agostino, Sabina, Felice, Raimondo, Egidio Abate, Gregorio I e Rosalia. Santa Rosalia è patrona della città di Palermo. Sant’Agostino, certamente, è il maggior teologo della Chiesa ed uno dei quattro grandi Padri della Chiesa. A Taranto è nota la Chiesa di Sant’Agostino nella Città Antica. Da antico tempio dedicato a Venere fu poi dedicato a San Cataldo. Diventò Chiesa di Sant’Agostino nel 1402. Gli agostiniani restarono a Taranto fino al 1808 quando la Chiesa diventò di proprietà del Municipio e nel 1816 fu trasformata in caserma di gendarmeria e tale rimase fino al 1860 quando subentrarono nella Chiesa e nell’annesso Convento le Suore Figlie della Carità. Nella stessa Chiesa ci sono gli altari delle storiche famiglie nobiliari tarantine Calò e d’Aquino. Dal 1964 le ceneri di Tommaso Niccolò d’Aquino sono racchiuse in un’urna murata nella stessa Chiesa. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la Chiesa rimase chiusa per restauri ed attualmente è regolarmente funzionante. Ricordiamo che in questa settimana i grottagliesi si preparano a festeggiare il loro Santo copatrono, il grottagliese gesuita Francesco de Geronimo. Per quanto riguarda questa presenza dobbiamo ricordare che a Grottaglie c’è un bel Santuario di San Francesco de Geronimo ed è esposto al pubblico l’urna di vetro nella quale ci sono le spoglie di questo grande Santo. Ma c’è anche da ricordare che in questo periodo si festeggia la Madonna del Pozzo la cui devozione era nota al nostro Santo tarantino Egidio prima che partisse per Napoli, ultima destinazione della sua vita terrena. Egidio aveva conosciuto il culto della Madonna del Pozzo proprio in quell’arco della Madonna del Pozzo che a Taranto ancora si trova a metà di via Duomo all’altezza della casa natale di Mario Costa. Anche il nostro Sant’Egidio era devoto e prima di partire per Napoli definitivamente a San Pasquale a Chiaia volle portare con sé un quadro della Madonna e diffuse il culto della Madonna del Pozzo fra i napoletani.Questi i detti della settimana: “Tutti nudi siamo nati!”, “Beato chi ha un occhio”, “Abbi fortuna e gettati a mare”, “Dove ti sei visto!”, “Chi si alza a mezzogiorno guadagna un corno”, “La moglie degli altri piace a tutti”, “Se non ti muovi ti mangiano le mosche”. Ed infine chiudiamo con l’effemeride di Giuseppe Cravero che ci ricorda che dal 2 al 6 settembre 1901 si tenne a Taranto il I Congresso Nazionale Cattolico organizzato a Taranto da Mons. Iorio in San Domenico nel quale vi parteciparono tre mila congressisti.Chiudiamo con le altre effemeridi di Fornaro: il 27 agosto 1518 muore Giovanna IV, principessa di Taranto. Il 30 agosto 1856 viene autorizzata la linea ferroviaria Salerno-Taranto.Il 1° settembre 1865 vengono abbattute le muraglie di via Garibaldi e della Ringhiera. Il 27 agosto 1915 viene ultimata la vasca della Fontana di Piazza Maria Immacolata.
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