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Il “Cristo Velato” a Taranto

Sino al 15 maggio, sarà esposta nel cappellone della Cattedrale di San Cataldo a Taranto una copia in scala reale del Cristo velato, realizzata dal maestro Pietro Santamaria.

L’opera originale, una delle sculture piu’ note e suggestive del mondo, fu scolpita da Giuseppe Sammartino 1753 ed e’ custodita museo cappella Sansevero di Napoli.

L’iniziativa rientra nel programma di festeggiamenti per San Cataldo, patrono dell’Arcidiocesi e della citta’ di Taranto, presentato sabato mattina dall’arcivescovo Filippo Santoro, da don Marco Morrone, parroco del Duomo e presidente del Comitato festeggiamenti e da monsignor Emanuele Tagliente, arcidiacono del Capitolo metropolitano.

E’ stato il commissario straordinario per le bonifiche Vera Corbelli a chiedere a Santamaria, suo amico, di portare a Taranto la copia del Cristo Velato. “Cerchiamo - ha sottolineato Corbelli - di fare qualcosa di buono per questa città. Questa opera rappresenta la morte, la rinascita e la resurrezione di Cristo. Ci voleva un simbolo e cercavo di capire come poter fare qualcosa. Poi ho saputo che un mio amico artista da tre anni aveva realizzato quest’opera e ho chiesto di portarla a Taranto. Questa città puo’ e deve rinascere”.

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