Delibera del 17 agosto 1944 - Sindaco Ciro Drago e Delibera n. 719 del 6 giugno 1951 - Commissario Prefettizio Ferruccio Scolaro. Tra via Duca degli Abruzzi e via Tito Minniti. Circoscrizione città Vecchia-Borgo Alla strada tra Via Tito Minniti e Via Duca degli Abruzzi, che era il prolungamento di Via Duca degli Abruzzi (dove oggi si trova l’ospedale SS Annunziata), durante il Fascismo era stato assegnato il toponimo di “Via delle Milizie”. In epoca di defascistizzazione, Sindaco Ciro Drago, con la delibera del 17 agosto 1944 la Giunta comunale decise di sostituire il toponimo di ispirazione fascista con il toponimo “Via Francesco Bruno”, “….tenute presenti le benemerenze di…. Francesco Bruno che seppe assurgere ai fasti dell’arte e dell’insegnamento in modo così eccellente da essere la sua figura ricordata per le opere di scultura lasciate a testimonianza del suo grande animo di artista, di cittadino e di patriota”. Francesco Bruno era un incisore tarantino maestro di grande valore nell’arte di incidere, intagliare e scolpire pietre dure per ottenere gioielli, sigilli e oggetti ornamentali. Era nato a Taranto il 23 febbraio 1839 da Pasquale e Anna Pacciano. Tra le sue realizzazioni più importanti vanno ricordate: “La battaglia di Palestro” un’opera di 30 cm di larghezza per 22 di altezza in un unico pezzo realizzato su pietra di lava bianca paglierina. L’opera fu esposta a Taranto e a Parigi. Realizzò anche i ritratti di Masaniello e di Giovanni Paisiello. Suo è il busto di Giuseppe De Cesare che il Sindaco Francesco Troilo il 10 dicembre del 1916 fece collocare nei Giardini del Peripato. Insegnò nell’Istituto Belle Arti di Napoli e sempre a Napoli fondò una scuola d’arte nell’albergo dei poveri. Scrisse anche un testo scolastico “Alcune idee sull’istruzione artistica industriale”. La rivista L’Arengo ha pubblicato nel 1982 Anno V una sua biografia scritta da Giacinto Peluso. Bruno morì a Taranto il 15 giugno 1923. Historicus
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