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La storia

La Banda della Marina tra le vie del Borgo

La Ritirata: le note che scandivano il rientro dei marinai dalla libera uscita

La Banda della Marina tra le vie del Borgo

La Banda della Marina tra le vie del Borgo

Le antiche tradizioni marinaresche rilegate alla musica risalgono molto prima della nascita della Regia Marina.

A bordo dei legni della Marina borbonica, sarda e piemontese nel periodo preunitario erano presenti numerose musiche imbarcate, ciascuno con le loro musiche e tradizioni ma similari nell’uso degli onori e degli ordini di manovra.

Con la nascita della Regia Marina nel 1861, le varie formazioni musicali furono unite e restarono ubicate a bordo delle varie navi di Divisione fra cui l’ammiraglia della flotta, la fregata corazzata Re D’Italia.

A bordo era presente una formazione musicale composta da oltre 25 esecutori come stabilito dal Regio Decreto n°14 del mese di Giugno 1863, composta da un capo e sottocapo musica, 8-12 musicanti inquadrati nel ruolo e dai 15 a 18 allievi musicanti, trombettieri e tamburini.

Il 20 luglio 1866 durante la Battaglia di Lissa la nave ammiraglia Re d’Italia fu speronata e affondata e fra l’equipaggio perirono 18 esecutori e il sottocapo musica Lelio Nicola; i loro nomi furono annoverati negli elenchi dei caduti del Corpo Reale Equipaggi della seconda Divisione navale.

Con la legge del 3 dicembre 1878 n°4510 inerente al riordino del personale della Regia Marina, il Corpo di Fanteria di Marina fu abolito e sostituito dal Corpo Reale Equipaggi che fra le varie categorie e specialità comprendeva anche il ruolo di musicanti e trombettieri, con le successive varianti delle tabelle organiche delle varie Musiche.

Anche il grado di capo musica, corrispondente al grado di maresciallo d’alloggio dei Reali carabinieri (capo di 1^classe), fu inquadrato nelle tabelle organiche con assunzione d’incarico  previsto mediante anzianità di grado o per concorso.

Nel 1877 presso a La Spezia fu formata la Banda dei Regi Equipaggi, composta dall’unione delle varie musiche imbarcate sotto la guida del capo musica Cereghino e la sua comparsa nello scenario cittadino fu molto apprezzata per le splendide esecuzioni musicali.

La grande formazione musicale entrò in rivalità musicale con la Banda del 26°Corpo di Fanteria del Regio Esercito ed entrambi si sfidavano a suon di musica, esibendosi in svariati concerti fra cui quello della domenica mattina ai giardini pubblici.

Ma l’evento che accrebbe la notorietà della Banda dei Regi Equipaggi fu la cerimonia della Ritirata che veniva eseguita tutti i giorni in concomitanza del rientro dei marinai dalla franchigia.

Il termine ‘Ritirata’ scaturisce dal titolo della famosa  marcia militare, composta dal sottocapo musica Tommaso Mario verso la fine del 1869.

“La Ritirata “, divenne in breve tempo la colonna sonora delle musiche militari della Regia Marina per i suoi bellissimi e ritmati temi. Ben presto la cerimonia fu molta apprezzata e sentita dalla popolazione a tal punto che nelle cronache cittadine di quel periodo,1892, diversi articoli citarono la notevole stima ed interesse della popolazione. Con il trasferimento della Banda dei Regi Equipaggi a Venezia la cerimonia della Ritirata fu effettuata dalla centralissima piazza San Marco fino alla caserma di San Daniele.

Con l’avvento del nuovo Capo Musica, Sebastiano Matacena la banda fece ritorno a La Spezia, accolta con grande giubilo dalla cittadinanza e riprese lo svolgimento delle attività musicali nella città fra le quali la cerimonia giornaliera della Ritirata.

Questa notevole ed intensa attività ben presto creò malcontento fra i musicanti, sottoposti ad orari giornalieri a partire dalle ore 6.30 fino alle 15.30 a parte l’impiego della Ritirata effettuata nelle ore serali.

In data 30 aprile 1898 apparve sul quotidiano di La Spezia  una protesta dei musicanti che chiedevano di effettuare il servizio della Ritirata con formazione ridotta e un ritocco degli orari lavorati.

Molte altre petizioni furono effettuate e accolte con stima dalla popolazione creando un notevole imbarazzo per l’alto comando il quale grazie all’intervento dell’amm. Accinni fu stabilito che la cerimonia della Ritirata doveva svolgersi tre volte alla settimana, ivi compresa la domenica, da eseguire  con formazione ridotta,con 38 esecutori, in modo da assegnare il giusto riposo ai musicanti.

Una attività simile si svolgeva in concomitanza anche nella base militare della Regia Marina a Taranto, su corso due Mari, poco distante all’ammiragliato, dove la banda si esibiva presso la struttura o su palco in legno ubicato accanto al ponte girevole già a partire dal lontano 1877, supportato dalle formazioni bandistiche cittadine.

Infatti un’ordinanza emessa il 27 giugno 1895 dal Comando Militare Marittimo di Taranto, a firma del contrammiraglio della Piazza, autorizzava la musica del Distaccamento Corpo Reali Equipaggi ad esibirsi nelle giornate di mercoledì e sabato, seguendo lo stesso orario delle Musiche Municipali diretta importanti maestri tarantini e non , appartenenti al grande mondo musicale delle rinomate Bande da giro pugliesi (Archivio di Stato-Taranto).

A seguire la cerimonia della Ritirata fu autorizzata ad effettuarsi negli stessi giorni a partire dalle ore 22 subito dopo il colpo di cannone, sparato dal castello che preannunciava il termine della franchigia e il rientro dei marinai nell’Arsenale Militare dall’ingresso monumentale.

L’antica cerimonia continuò per l’intero corso degli anni e fu momentaneamente sospesa durante la prima guerra mondiale per poi essere ripresa dagli anni venti fino all’inizio del secondo conflitto mondiale a La Spezia e Taranto.

Al termine della guerra a Taranto, nel 1948, con la ricostituzione della Fanfara Dipartimentale, guidata dagli anziani capi musica Bertolini e Vincenzo Di Marino, la tradizionale cerimonia fu ripresa si consolidò, per breve tempo, anche a Napoli dove era presente la Fanfara Dipartimentale diretta dal capo musica Giordano.

Successivamente a Taranto nel gennaio del 1965 nasceva il nuovo Corpo Musicale della Marina Militare, diretto dal M° direttore GM.(DCM) Vittorio Manente, vincitore di concorso nazionale e fino al 1969 la Ritirata fu eseguita ogni sera alle ore 22.

La Banda usciva dall’Ammiragliato e percorreva le centralissime vie D’Aquino e Di Palma per poi rientrare nell’Arsenale Militare con a seguito i marinai in divisa che rientravano cantando a squarcia gola i celebri inni di San Marco,Sommergibili e le strofe della Ritirata.

Il passaggio dei tanti “solini blu” entusiasmava l’animo della popolazione allontanando sempre più lo spettro della guerra ma nel 1969, l’escalation di attentati che segnarono il periodo degli anni di piombo, condussero lo Stato Maggiore della Marina a sospendere la cerimonia per legati alla sicurezza.

A partire dal 1971 presso a Taranto la cerimonia della Ritirata fu ripristinata cambiando la denominazione in cerimonia dell’Ammaina bandiera, eseguita tutti i giorni, tranne il lunedì, da un turno della Banda Centrale della Marina Militare davanti al castello aragonese.

La formazione bandistica, denominata turno, composta da un minimo di 35 elementi, guidata da un capo musica, usciva dal portone dell’Ammiragliato in corso Due Mari e si posizionava sul marciapiede di fronte per eseguire le celebri marce militari.

All’alza insegna del segnale di ammaina bandiera la Banda eseguiva il dietro front e subito dopo espletava gli onori alla bandiera seguiti dall’Inno di Mameli per poi riprendere l’esecuzione delle marce militari e rientrare nell’ammiragliato.

In breve tempo la cerimonia divenne un vero appuntamento per il popolo tarantino, da sempre legato ai valori dell’amata Marina Militare.

In particolare modo la cerimonia eseguita durante i giorni festivi assumeva un pregevole tocco armonico coinvolgendo l’intera cittadinanzae trasmettendo gli antichi valori della cerimonia della Ritirata.

Questa bellissima enfasi e tradizione fu interrotta nel dicembre 1991 a causa il trasferimento della Banda Centrale della Marina Militare a Roma.

Il restante della Fanfara Dipartimentale per motivi di riduzione dell’organico non espletò più giornalmente il servizio di ammaina bandiera ma solo due volte alla settimana.

A seguire a partire dal 1999 la cerimonia fu sospesa ed eseguita solo in particolari e straordinarie festività legate alla Marina Militare, IV Novembre, Santa Barbara e durante i festeggiamenti di San Cataldo e San Francesco di Paola.Oggi giorno la cerimonia viene eseguita raramente dalla fanfara, ridotta ad un esiguo organico e il tutto è stato sostituito dalle musiche trasmesse per interfono dagli spalti del castello aragonese.

Una compagine storica descritta e vissuta da colui che per tanti anni ha svolto quell’esemplare cerimonia condividendo l’amore trasmesso alla e dalla popolazione tarantina e in particolare dall’entusiasmo sprigionato dai ragazzini sul bellissimo lungomare.

Con questo breve scritto è impossibile descrivere il valore dei ricordi, dei sentimenti condivisi in tanti anni al servizio della musica con le stellette ma rimane l’amaro in gola nel non poter più assistere alla esecuzione dal vivo della musica dei “solini blu”, sostituita tristemente da incisioni  diffuse dall’altoparlante.

Michele Fiorentino

studioso delle vicende della Banda Centrale della Marina Militare

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