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LA RECENSIONE
05 Giugno 2025 - 17:18
di Daniele Lo Cascio
L’ultimo appuntamento della 81ª Stagione concertistica 2024/2025 degli Amici della Musica Arcangelo Speranza di Taranto ha visto come protagonista un film muto del 1914, una vera reliquia per gli appassionati e per quanti sanno apprezzare l’arte nelle sue molteplici forme. Martedì sera il numeroso pubblico facente parte dello storico sodalizio tarantino ha assistito alla proiezione presso il Teatro comunale Fusco del film del 1914, Histoire d’un Pierrot, tratto dalla pantomima, ossìa da una azione scenica muta, caratterizzata da una successione di gesti e di atteggiamenti in tre parti di Fernand Beissier, musicata da Mario Costa e rappresentata per la prima volta il 2 gennaio 1893. Si è trattato di una interessante operazione effettuata dagli Amici della Musica per commemorare la figura e l’opera di Mario Costa recuperando il film presso la Library of Congress a Washington dov’era conservato.
Il presidente degli Amici della Musica, Paolo Ruta, ha ricordato prima della proiezione che questo fu «uno dei primissimi tentativi di sonoro ai tempi del muto» in quanto il film veniva distribuito con uno spartito per pianoforte nel quale era indicato un sincronismo tra azione sullo schermo ed accompagnamento musicale. Per la sua realizzazione si costituì appositamente la Italica Ars che ne curò anche la distribuzione.
Il film venne presentato a Roma in una “prima” svoltasi al teatro “Apollo” il 12 marzo 1914 e successivamente distribuito a Milano, Torino ed in altre città, diventando una delle pellicole di maggior successo dell’anno 1914, anche se poi scomparve dopo le prime visioni. A Taranto la pantomima fu rappresentata il 4 giugno 1913 al Politeama Alhambra alla presenza della signora Malagisi (madre di Mario Costa) ad opera della Compagnia Lirica Città di Roma con Lucia Croppi nel ruolo di Pierrot: il successo fu grande come per la replica del giorno dopo. Il successo nei teatri fu tale che nel 1914 la pantomima di Mario Costa ebbe una versione cinematografica, con protagonista Francesca Bertini, una vera e propria celebrità dei film muti.
Il film è poi tornato a Taranto sullo schermo dell'auditorium TaTà qualche anno fa in occasione dei cento anni del film muto.
Ad eseguire dal vivo la sonorizzazione del film martedì sera presso il Teatro Fusco, i pianisti Carlo Angione e Umberto Jacopo Laureti che hanno eseguito la riduzione per due pianoforti del Mº. Biagio Finamore il quale ha riarrangiato la partitura di Costa. Da un punto di vista musicale ci ha spiegato il Maestro Carlo Angione, la musica di Mario Costa scritta per accompagnare questo film si caratterizza per l’uso di stilemi quasi folcroristici: la tarantella, il waltzer e molte danze caratteristiche, costituendo un impianto melodico tardo romantico, sempre vivo con armonie tradizionali.
Le immagini nitide, di grande bellezza sono state accompanate da una musica molto espressiva capace di rappresentare le emozioni dei personaggi ma anche di sostenere il filo del racconto. Molto bravi nella esecuzione i maestri carlo Angione e Umberto Jacopo Laureti che hanno saputo ben allacciare la musica alla proiezione come se da questa stessa promanasse.
Prossimo appuntamento giovedì 5 giugno presso il Museo Diocesano (MU.DI) con la rassegna “Le corde che suonano”. Quattro concerti dedicati agli strumenti a corda. Protagonista la chitarra di Pino Forresu.
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