“Lost - Love memories” è il titolo che Antonio Scarabaggio ha dato al suo cortometraggio, lavoro realizzato lo scorso anno, da lui ideato, scritto, diretto e prodotto. La drammatica storia racconta le vicende di due soldati (uno inglese interpretato da Giulio Tropea ed uno tedesco il cui volto è quello di Alex Leo) durante la battaglia di Arras del 1940, nel bel mezzo di un conflitto mondiale. Non una storia di guerra, ma di un amore talmente forte fra i due uomini da spingere, quest’ultimi, a sacrificare loro stessi per difenderlo oltre la guerra stessa. E non solo. «Ho sentito il bisogno di raccontare una storia che non fosse ordinaria e già vista, utilizzando l’immagine e lo schermo come strumento per diffondere il messaggio intorno al quale è stata costruita l’intera trama: quello che l’unica cosa che conti nella vita, è l’amore - afferma Scarabaggio da noi raggiunto telefonicamente - L’amore aldilà di ogni limite, aldilà della morte e aldilà dell’orientamento sessuale. Per questo ho pensato di prendere una vicenda ordinaria e trasformarla in qualcosa di non ordinario, proprio come può essere una storia d’amore tra due soldati di due diversi schieramenti, durante un conflitto mondiale». Paradossalmente “Lost - Love memories” rappresenta una sorta di anello di congiunzione tra la guerra e l’amore e dimostra come anche da un avvenimento negativo possa avere origine uno positivo, come l’esternazione dei propri sentimenti». In quanto tempo ha realizzato le riprese e come ha scelto location e attori? «La fase di pre produzione è stata molto dura: è durata circa tre mesi. Il corto è interamente girato a Taranto: sono stati tanti i sopralluoghi effettuati per trovare la location adatta a ricreare la giusta ambientazione di guerra. Solo successivamente sono stati aperti i casting in tutta Italia ed ho selezionato i volti che più di altri rappresentavano i due giovani soldati protagonisti. La scelta è caduta su tre attori romani: Giulio Tropea, Alex Leo e Daniele Sartori. Insieme a loro ho studiato attentamente la sceneggiatura completa, analizzato ogni singolo passaggio e movimento per dare massima veridicità alle scene. Con un po’ di fatica, alla fine, siamo riusciti ad ottenere un risultato soddisfacente». Quali saranno i canali di distribuzione della pellicola? «Viviamo in un mondo governato oramai dall’era digitale e dal world wide web. I social media sono fondamentali strumenti di distribuzione capaci di far conoscere al meglio le nuove realtà cinematografiche. Al momento “Lost - Love Memories” è distribuito da un colosso della distribuzione cinematografica italiana come la Premiere film che sostiene questo progetto rappresentandoci in tutto il mondo: è, sicuramente anche loro il merito della prima selezione di rilevanza mondiale al Festival francese “Boyohboy”. Siamo pronti ad iniziare il nostro giro nei Festival nazionali ed internazionali». Quali sono le tecniche e gli strumenti di regia che predilige? E per quale motivo? «A me viene tutto spontaneo. Non ho tecniche...». Come abbiamo già detto, social e piattaforme streaming stanno rivoluzionando un po’ tutto il cinema. Cambiano, velocemente, le modalità non solo di fruizione, ma anche di produzione di un prodotto. Come immagina il suo lavoro nei prossimi anni? «Le piattaforme digitali sono il futuro: è di estrema importanza che anche il cinema italiano faccia un balzo in avanti sostenendo una new generation che dia un cambio generazionale all’interno alla nostra cinematografia, dando giusta rilevanza a chi ha talento e tecnica. “Il nuovo che avanza”, per così dire... Per il lavoro che faccio, che più che un lavoro è quello in cui credo, non mi è concesso fare programmi a lungo termine: mi concentro sul presente dando il massimo giorno dopo giorno, soprattutto per raggiungere una soddisfazione personale». Taranto (ma la Puglia in genere), negli ultimi tempi è diventata un set cinematografico per molte produzioni, alcune anche importanti a livello mondiale come “6 Underground”, di Michael Bay: cosa la rende, secondo lei, così speciale? «Negli ultimi anni, in effetti, la nostra regione sta rivelando al mondo intero quelli che sono i suoi punti di forza: dalle location fantastiche, ai numerosi giovani talenti artistici del cinema, come Riondino. Nel mondo della musica, ad esempio, mi viene in mente Diodato. Sono sicuro che grosse produzioni cinematografiche come Netflix possano arrivare, in futuro, ancora fin qui dando a Taranto l’importanza e l’attenzione che merita anche oltre i confini italiani. E portando, magari, la Puglia a divenire una sorta di “Hollywood italiana”». Ha nuovi progetti in cantiere? «Certamente: ho già ideato e scritto un nuovo cortometraggio di genere thriller che attende solo tempi “migliori” per essere prodotto». Antonio Scarabaggio ha sviluppato la sua passione per la “settima arte” giovanissimo, a soli 12 anni. Una passione a lui tramandata dal padrino, Cosimo Battista. All’universo dei film si è avvicinato dopo essere rimasto affascinato dal mondo degli effetti speciali di Matrix. A 20 anni decide di studiare da autodidatta sceneggiatura scrivendo il suo primo script: un lungometraggio di genere action thriller dal titolo “Under Control”, progetto titanico realizzato in 5 anni che spera di riuscire a realizzare con l’aiuto di una grossa produzione che possa sostenere il piano di lavoro. “Lost Love Memories” rappresenta il suo debutto ufficiale nel mondo del cinema.
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