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L'evento
05 Novembre 2024 - 16:49
A Matera ottava edizione della rassegna internazionale di arte visiva “Matera l’arte che unisce”
Si inaugura venerdì, 8 novembre, alle ore 18,00, al SPARKme Space Academy - Museo della Scienza e dello Spazio a Matera (in via dell’Industria sn – Zona Paip), l’ottava edizione della rassegna internazionale di arte visiva “Matera l’arte che unisce”, organizzata dal MIP - Matera International Photography con il contributo del Comune di Matera, con il Patrocinio della Regione Basilicata, Provincia di Matera, Comune di Matera, APT Basilicata, Università degli Studi di Tor Vergata, Master II Livello di Neuroestetica, Università degli Studi di Bari e della Basilicata.
La locandina dell'evento
Mostre, installazioni, laboratori, presentazioni di libri e giornate di studio nel ricco programma dell’evento che si aprirà alla presenza delle istituzioni, della presidente del MIP - Matera International Photography, Carla Cantore, dell’art director Antonello Di Gennaro, degli autori e della presidente dell’A.Ma.Sa.M., Lucia D’Antona.
Settecentocinquanta, in tutto, gli artisti che esporranno le loro opere in questo progetto unico nel suo genere e che coinvolge quaranta nazioni. Tra gli italiani presenti ci sono anche dei tarantini.
Gli artisti sono chiamati a riflettere sul ruolo e sulle responsabilità dell’arte nei confronti dell’umanità e del suo destino, ponendo particolare attenzione al benessere che l’arte visiva produce, o può produrre, sull’umanità. Temi che saranno affrontati da Ruggero Maggi che vuole scuotere le coscienze attraverso le sue installazioni e a Matera propone Navalny, Assenza/Presenza, una installazione di Mail Art che punta l’obiettivo sulla libertà negata ad un individuo senza colpe, se non quella di opporsi ad un brutale regime totalitario.
A questa installazione hanno contribuito 280 artisti italiani e molti provenienti da 31 Paesi nel mondo.
L’artista ed imprenditore Giangiacomo Rocco di Torrepadula, partendo dallo studio delle neuroscienze comportamentali per combattere il pregiudizio attraverso l’attivazione dell’arte, ha coinvolto centinaia di artisti in una riflessione sul razzismo con l’installazione di mail art “A postcard for Floyd”, curata da Chiara Ferella Falda.
Le immagini di George Floyd, l’afroamericano bloccato sotto un ginocchio di un poliziotto e morto soffocato dopo nove interminabili minuti, hanno colpito la sensibilità di Giangiacomo Rocco di Torrepadula che, istintivamente, ha scattato una sequenza fotografica di una candela che lentamente si spegne.
Uno spazio espositivo, “Il dolore della Palestina”, curato dall’art director Antonello Di Gennaro, raccoglierà le foto di 21 fotoreporter anonimi palestinesi.
Un’altra importante installazione, “Il muro”, la propone Antonio Bergamino, artista a cui piace fotografare per raccontare o raccontare fotografando. L’installazione rappresenta il muro dell’indifferenza, delle promesse mancate, del Patriarcato della Giustizia, della società civile. Dietro il Muro ci sono le donne che l’artista ha incontrato e fotografato.
Donne che hanno subito violenza a cui ha voluto dedicare l’opera.
Sono, inoltre, previsti laboratori (tra gli altri ne segnaliamo uno esperienzale tramite la metodologia dell’arteterapia) e la presentazione delle opere editoriali “Live in Paris”, di Michele Di Donato e “Eyewitness”, di Manoocher Deghati. Alle giornate di studio interverranno giornalisti, curatori, studiosi, neuroscienziati, estetologi, antropologi e imprenditori: arricchiranno le tre giornate iniziali, infatti, anche gli interventi degli autori moderati dall’addetto ufficio stampa MIP, Ottavio Gurrado, della docente di Storia dell’Estetica presso l’Università di Bari, Maristella Trombetta; della giornalista e curatrice, Graziella Melania Geraci; della direttrice del Laboratorio di Neuroestetica Sperimentale Dipartimento di Medica dei Sistemi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Angela Savino; dell’ideatrice del metodo Caviardage®, Tina Festa; del direttore artistico Opera Arte e Arti, Enrico Filippucci; il giornalista indipendente Attilio Lauria; il maestro di Tai Chi Giovanni Laperchia; il presidente del CNA Basilicata Leonardo Montemurro, l’antropologo e artista Francesco Marano.
La Rassegna resterà aperta dall'8 novembre al 2 dicembre nei seguenti orari: scuole - dal martedì al venerdì (9.30-12.30 / 15.30-18.30); pubblico - il giovedì, venerdì e sabato dalle ore 15.30 alle ore 18.30; domenica e lunedì mattina dalle ore 9.30 alle 12.30 gruppi accompagnati dal direttore artistico.
E' sempre necessaria la prenotazione da effettuare sul sito ufficiale www.materainternationalphotography.com.
La rassegna è realizzata con la collaborazione del M.I.P.P. (Malta Institute International Photography), Malta Photographic Society, CNA Basilicata, Fotodiego Accademy, Hangar Fotografico, Opera Arte e Arti, MTEurope, Museo Comunale Praia a Mare, Atelier du Faux Semblant, Arti Visive Gallery, le Associazioni: Volontari Matera 2019, A.Ma.Sa.M, Il Girasole, Il Segno e la parola, Kwoon Tai Chi Chuan, oltre ai soci, sostenitori e amici del Matera International Photography.
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Testata: Buonasera
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