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L'evento
24 Settembre 2024 - 15:09
La presentazione del Festival
Tre giorni tra workshop, spettacoli e dibattito culturale: dal 27 al 29 settembre al quartiere Tamburi e in Città Vecchia prende il via l'edizione pilota del "Festival delle periferie", un format unico nel suo genere nato con l'intento di porre i quartieri di Taranto al centro dell'evento che mescola arti performative e filosofia.
Organizzato dall'associazione Contaminazioni, si articola attorno a due nuclei tematici: “TAM TAM - Arti Performative Partecipate di Strada” e “Hello, Socrate! La filosofia della città”.
Presentato alla stampa nei giorni scorsi da Tiziana Magrì, «Il Festival rappresenta un'occasione per riflettere sulla rigenerazione urbana, non solo come trasformazione fisica, ma anche come riqualificazione delle relazioni sociali e del senso di comunità - come ha spiegato ai giornalisti l'ideatrice e direttrice artistica - Una visione che - ha sottolineato Magrì - si ispira all'opera di Danilo Dolci, figura emblematica della lotta pacifica e dell'impegno sociale e si allinea con l'obiettivo 11 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ovvero, costruire città e comunità sostenibili».
«Da anni – ha proseguito l'autrice del Festival – mi occupo anche di progettazione culturale e turistica e misurazione dell'impatto sui territori. Come DM e community manager, non potevo non partire dai quartieri, che sono luoghi ancora inesplorati ma ricchi di potenzialità per uno sviluppo economico alternativo. Per fare questo, la prima a crederci deve essere la comunità che vive e accoglie; da qui è nata la necessità di creare, attraverso le arti e i dialoghi per mezzo della filosofia, empowerment sociale e welfare culturale, con l'obiettivo di valorizzare i quartieri di Taranto».
«Richard Florida – ha continuato Magrì nel corso della conferenza stampa – con la sua teoria della "classe creativa", dimostra che le arti e la cultura giocano un ruolo centrale nello sviluppo urbano e nell'innovazione sociale. Le arti performative non sono solo espressione creativa, ma catalizzatori di aggregazione e rigenerazione culturale, in grado di trasformare spazi dimenticati in luoghi di incontro e partecipazione. Parallelamente, la filosofia invita a una riflessione profonda sulle dinamiche sociali e urbane, proprio come ci insegna Hannah Arendt in Vita activa. Dunque, attraverso l'ausilio dell’arte e la filosofia, puntiamo a rigenerare le periferie di Taranto non solo fisicamente, ma anche a livello relazionale e culturale, restituendo questi spazi alla comunità come luoghi di scambio e crescita».
Magrì ha poi ringraziato la startup tarantina Asymmetrica che ha cofinanziato il festival, l'amministrazione comunale, in particolare l'assessore alla Cultura Angelica Lussoso, gli altri stakeholder e tutti gli artisti, imprenditori e operatori che hanno accettato di dare avvio a questa sfida, frutto di anni di competenze acquisite sul campo e dell'ascolto del territorio.
Durante il Festival Asymmetrica presenterà le sue tecnologie avanzate, mettendo in luce il potenziale della piattaforma Citycon per supportare la rigenerazione urbana. Questo progetto, in collaborazione con Contaminazioni, mira a restituire alle periferie un ruolo centrale attraverso la partecipazione attiva dei cittadini e l’uso di strumenti tecnologici innovativi.
«Essendo nati a Taranto - ha proseguito il CEO di Asymmetrica e Main sponsor Marco Capani - sentiamo una responsabilità profonda nel contribuire al progresso della nostra città, utilizzando la tecnologia come motore di cambiamento e favorendo la partecipazione collettiva. Il Festival delle Periferie rappresenta per noi una straordinaria opportunità per mostrare come, attraverso l'innovazione e il civic hacking, possiamo trasformare le periferie in spazi centrali per la vita urbana, creando città più resilienti, inclusive e aperte alle esigenze dei cittadini. Con Citycon e la collaborazione con Contaminazioni, vogliamo dimostrare che il futuro delle città passa dalla capacità di integrare la tecnologia e coinvolgimento civico per una rigenerazione urbana sostenibile» ha concluso Capani.
Questa edizione pilota è dedicata al centenario della nascita di Danilo Dolci, a cui l'artista tarantino, Giulio De Mitri, dedicherà l'installazione ambientale "Abitare la periferia. Omaggio a Danilo Dolci". Quest'ultima è un'opera site-specific che sarà presentata durante l'inaugurazione del Festival, venerdì 27 settembre alle 18:00 presso il Conservatorio Musicale. Successivamente, l’opera sarà dislocata negli spazi periferici dei quartieri Tamburi e Porta Napoli (Città Vecchia).
«Siamo lieti di collaborare - ha dichiarato, nel corso della presentazione, il direttore del Conservatorio Vito Caliandro- a questa grande iniziativa, che ci auguriamo possa avere seguito negli anni a venire. Le iniziative culturali in luoghi spesso inesplorati, ma di grande valore sociale, sono fondamentali. Tutto ciò che ci circonda ci appartiene, e dobbiamo impegnarci al massimo per arricchire continuamente la nostra amata Taranto con manifestazioni originali e inclusive come questa».
Le periferie tarantine devono porsi al centro di un cambiamento culturale, in cui le nuove generazioni dovrebbero essere le prime a partecipare. A onore del vero per padre Angelo Bissoni, dei Giuseppini del Murialdo, non basta che i ragazzi vivano la vita "online" ma "on life": «Auspichiamo – ha puntualizzato durante la conferenza stampa - che le periferie possano rifiorire e affinché ciò accada, è fondamentale ripartire dalle persone. Dobbiamo impegnarci tutti insieme, rigenerando relazioni di fiducia e creando alleanze educative con le istituzioni e tutti i soggetti coinvolti».
Durante la conferenza stampa è intervenuta anche l'assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Angelica Lussoso, che ha ringraziato l’associazione Contaminazioni per il grande lavoro svolto, nella progettazione della manifestazione: «Siamo entusiasti – ha detto - di presentare la prima edizione del Festival delle Periferie, un’iniziativa molto significativa per la nostra città. Taranto, infatti, si appresterà a vivere tre giorni intensi tra appuntamenti divertenti, rivolti a qualsiasi fascia d’età ma anche formativi, perché promuovono un dialogo più inclusivo e partecipativo anche nei quartieri capillari della comunità».
Il format e gli appuntamenti
“TAM TAM - Arti Performative Partecipate di Strada”: la parola agli addetti ai lavori. Il primo filone comprende, cinema, spettacoli dal vivo di musicisti, attori, giocolieri e danzatori. Tra gli appuntamenti, che vede protagonisti i giovani, c’è il contest Urban Flow: Rap & Freestyle Battle, una competizione di rap e freestyle che si terrà nella piazza centrale del quartiere Tamburi, in piazza Masaccio. Appuntamenti organizzati sotto la supervisione del responsabile dell’area musicale l’artista Guido De Vincentis, in arte Fido Guido: «Il progressivo abbandono- ha detto l’artista in conferenza stampa - di spazi pubblici, come piazze e parchi, spinge le persone verso altri luoghi, talvolta di degrado, riducendo la qualità della vita. Il nostro obiettivo è dare un nuovo impulso alla creatività e al confronto, per evitare che la città diventi un vuoto in cui ci si possa perdere facilmente, offrendo alle fasce più emarginate accesso alla cultura e alla vita comune. Nonostante i cambiamenti sociali, crediamo che stimolare l’arte e la musica possa migliorare la vita collettiva, come già accaduto in molti luoghi, perché la creatività condivisa è la vera ricchezza».
Secondo il responsabile dell’area artisti di strada, Furio Costamagna, questa manifestazione potrebbe essere un segnale concreto per le comunità periferiche che, in molti casi, si sentono ancora isolate: «Ringrazio l'associazione Contaminazioni per avermi dato questa opportunità. Sono molto emozionato all’idea di mettermi in gioco e spero di apportare un contributo significativo, dato che opero in questo settore da vent'anni e vivo in questa splendida città da tredici. Il nostro impegno farà sì che anche le periferie e i quartieri, spesso definiti ingiustamente di terzo ordine, possano finalmente sorridere. Questo perché nei quartieri si vivono spesso realtà difficili e anche un gesto ordinario può fare la differenza».
La coreografa responsabile dell’area danza, Annalisa Potenza, ha spiegato alla stampa le attività della scuola e l'impegno dei ragazzi nel progetto: «Attraverso la danza, i ragazzi trovano uno spazio per esprimere sé stessi, il proprio ritmo per crescere insieme agli altri. Il palcoscenico del Festival rappresenterà proprio questi valori: i ragazzi sono il nostro futuro e, se guidati verso i giusti valori, possono diventare cittadini più consapevoli e giusti».
Il Festival delle Periferie non è rivolto solo agli adulti: ci saranno anche workshop, attività ludico-motorie e laboratori di cucina dedicati alla preparazione di piatti tipici. La responsabile dell'area food partecipato, Luana Resta, ha sottolineato che è giunto il momento di «recuperare la tradizione culinaria dei quartieri, raccontando la memoria nascosta tra i sapori antichi e storie di rinascita».
“Hello, Socrate! La filosofia della città”: riflettere sul presente e il futuro della comunità. Le menti allenate al pensiero sono libere e, se guidate, possono contribuire nel costruire comunità migliori. Per questo motivo, il Festival delle Periferie non celebra solo l’importanza dell’arte performativa, ma anche il dialogo come strumento necessario per forgiare, attraverso i giovani, una società più inclusiva e democratica. I dibattiti improntati alla riflessione filosofica e le presentazioni dei libri si terranno presso gli istituti scolastici di secondo grado, nelle piazze e negli oratori. A tal proposito, i primi appuntamenti di questo filone, che apriranno ufficialmente la rassegna, vedranno protagonisti gli autori Gianluca Caporaso e Massimo Gerardo Carrese, rispettivamente alle 10:30 al Teatro della Scuola Consiglio (Città Vecchia) e nella palestra della Scuola Giusti (Tamburi). Tra gli ospiti dei panel che si terranno sul sagrato della Chiesa Gesù Divin Lavoratore si attende padre Angelo Cassano, referente Libera Puglia, per parlare di giustizia e legalità.
Tra le arti performativa la rassegna cinema periferia dal titolo La Grande Bellezza s’inaugurerà con la proiezione del documetario Spazzi, diretto da Giorgio Di Palma, Dario Miale, Giuseppe Calamunci Manitta e del corto "Cara Alice", diretto da Gabriele Armenise.
La manifestazione è supportata dal Comune di Taranto con il patrocinio del Dipartimento Turismo, Economia Della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, del Teatro Pubblico Pugliese, dell’ARCI Ragazzi Nazionale e del Centro Sviluppo Creativo Danilo Dolci, Trust e Giulia Urbana.
Questi i Partner: Conservatorio Statale “G. Paisiello”, Istituto Comprensivo Galileo, Fondazione Rocco Spani, Parrocchia Gesù Divin Lavoratore, Parrocchia SS. Angeli Custodi, Auser Tamburi, Giulia Trust, scuola di Danza Dance With Me, Cora Festival, Panificio Imperiale. Main sponsor: Asymmetrica.
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