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La pugliese premiata a Foligno (PG)
11 Marzo 2024 - 08:00
Il 4 marzo, nella solenne cornice della sala rossa di Palazzo Trinci a Foligno (PG), si è svolta la XXIX edizione del prestigioso Premio internazionale per la legalità e l’impegno sociale “Rosario Livatino, Antonino Saetta, Gaetano Costa” - 2024. Un evento di grande rilevanza che ha visto la partecipazione di eminenti personalità locali e nazionali, oltre agli studenti provenienti da vari istituti dell'Umbria.
Il premio, promosso dal Comitato Spontaneo Antimafia guidato a livello nazionale da Attilio Cavallaro, si distingue per il suo impegno a valorizzare coloro che si distinguono per l'operato nell'ambito della legalità e dell'impegno sociale. Tra le regioni coinvolte figurano la Sicilia, la Calabria, la Puglia, la Campania e, dal 2024, anche l’Umbria, con il professor Pippo Di Vita quale presidente ad honorem. Di Vita, noto scrittore antimafia e presidente del CELM (Comitato Europeo per la Legalità e la Memoria), è da anni in prima linea nella sensibilizzazione delle nuove generazioni sui valori della legalità.
L'assenza di finanziamenti pubblici e privati caratterizza l'organizzazione del premio che si rivolge a una vasta gamma di settori, premiando individui meritevoli per il loro contributo sociale, culturale e per la promozione della legalità.
La giuria, composta da esperti e personalità di spicco, ha consegnato riconoscimenti a diversi professionisti, tra cui poliziotti, avvocati e sindacalisti. Ma è stata la premiazione della pugliese Aurora Bagnalasta a catturare l'attenzione. Residente a Crispiano (TA) e attualmente consigliera comunale, Bagnalasta è anche assistente capo coordinatore della Polizia di Stato in servizio alla sottosezione di Palagiano (TA). Aurora Bagnalasta è scrittrice e da alcuni mesi è stato dato alle stampe il suo primo romanzo “Gli amori sprecati”, pubblicato da G.C.L. Edizioni di Pulsano (TA). L'opera ha già ricevuto plausi, essendo stata presentata con successo nel suggestivo scenario del castello di Gradara (PU), alla presenza di Federico Moccia che ne ha curato anche la prefazione.
Bagnalasta ha espresso la sua gratitudine per essere stata inclusa tra i premiati, affermando che questo riconoscimento costituisce uno stimolo per continuare a promuovere iniziative volte a migliorare la società.
Il premio, istituito nel 1994 in onore del giudice Rosario Livatino, comprende ora anche la memoria dei giudici Antonio Saetta e Gaetano Costa, tutti vittime della criminalità organizzata. La manifestazione ha visto la partecipazione di illustri relatori, tra cui Graziella Accetta, madre di Claudio Domino, ucciso dalla mafia nel 1986, che ha condiviso con il pubblico la sua esperienza di lotta per la giustizia e la speranza.
Inoltre, è stato premiato don Coluccia Antonio, un coraggioso sacerdote originario di Tricase (LE) che combatte da anni contro gli spacciatori, sperando di salvare i giovani dalle reti della droga.
Il premio internazionale per la legalità e l’impegno sociale continua a essere un faro di speranza e di giustizia, dando voce a coloro che operano silenziosamente per il bene comune. Con l'annuncio di Di Vita riguardo al ruolo fondamentale delle scuole nella prossima edizione, si conferma l'impegno per un futuro di legalità e solidarietà.
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