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L'appuntamento

Librerie a Taranto, segnali di speranza

Stasera l’inaugurazione del punto vendita della Scorpione Editrice

Librerie a Taranto, segnali di speranza

Librerie a Taranto, segnali di speranza

Proprio a due passi dalle saracinesche abbassate della Ubik e dagli ampi spazi una volta occupati dalla gloriosa attività di Ulderico Filippi, ecco un piccolo segnale di speranza per la situazione delle librerie tarantine, un tempo alquanto numerose.

Infatti sabato sera alle ore 18 in via Nitti 16/A s’inaugura un’altra attività del settore: il punto vendita della Scorpione Editrice. Il taglio del nastro inaugurale sarà effettuato da Camilla e Aurora, la cui mamma è la titolare dell’esercizio, Maria Carmela Massafra, a sua volta figlia dell’editore tarantino, il prof. Pietro Massafra.

“La decisione di aprire questo esercizio non è venuta in conseguenza alla chiusura della Ubik ma è solo semplice casualità, in quanto presa molto prima che se ne avesse notizia - spiega Maria Carmela, attendendo l’arrivo dell’insegna, ultima tappa per il completamento dei preparativi - Però questa coincidenza ci riempie di responsabilità in quanto teniamo a far comprendere che il nostro settore è ancora vitale e tenta d’imboccare strade nuove per far tornare i tarantini in libreria”. In vendita sarà gran parte della produzione della Scorpione (seicento titoli su oltre mille complessivi) in quarant’anni giusti di attività, essendo la casa editrice sorta nel 1983, con la storia e la saggistica locale in prevalenza; fra le ultime novità “Discepoli di Cristo nel cambiamento d’epoca”, a cura del prof. Vittorio De Marco e dedicato al magistero dell’arcivescovo mons. Filippo Santoro a Taranto.

Completano l’assortimento, souvenir, borse e oggettistica varia, con la possibilità di prenotare testi universitari e libri di altri editori. “Non è vero che i tarantini non leggono, anzi - interviene il prof. Massafra che con entusiasmo giovanile mantiene salda la conduzione della casa editrice - Accade solo che ormai si va consolidando l’abitudine di acquistare per corrispondenza, soprattutto da quando, rinchiusi in casa, abbiamo patito la terribile pandemia da Covid 19. Vogliamo quindi che i tarantini tornino a frequentare le librerie, a partire da questa nostra iniziativa, chiaro invito alla socializzazione e che ritengo possa incidere significativamente sulle nostre abitudini”. Sull’esempio dei Massafra, seguiranno altre aperture di librerie? Lo speriamo vivamente, come speriamo anche che non sia tramontata l’ipotesi della Feltrinelli in via Di Palma.

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